mercoledì 10 agosto 2011

E' tempo di sognare - Bollywood su Rai Uno

Il prossimo film del ciclo "Stelle di Bollywood" programmato per il sabato 13 agosto sera si chiama "E' tempo di sognare" (titolo originale, "Nanhe Jaisalmer" di Samir Karnik, India, 2007). E' un film con un messaggio sociale - l'importanza dell'educazione per i bambini.

Poster E' tempo di sognare

Ma i film possono veramente influenzare la realtà del mondo? Le risposte a questa domanda variano secondo il tipo di film che avete girato.

Se i film parlano di violenza, stupro, crudeltà, ecc., i loro registi sostengono che i film riflettono la realtà del mondo che ci circonda e non è giusto pensare che solo i film possono influenzare i comportamenti delle persone.

Invece vi sono altri registi che pensano che tramite il cinema si può veicolare dei messaggi per promuovere un cambiamento sociale. Il regista Samir Karnik fa parte di questo gruppo dei registi.

Un altro film di Samir Karnik ("Gara dei Cuori", Titolo originale, "Kyon ho gaya na", India, 2004) era già stato trasmesso nel ciclo estivo di Rai Uno nel 2008.

Dopo diversi film bocciati dal pubblico, finalmente Karnik ha trovato il suo primo successo commerciale in India nel 2011 con il film "Yamla Pagla Deewana".

Invece il film programmato per il 13 agosto, "E' tempo di sognare", era stato rifiutato dal grande pubblico indiano quando era uscito al cinema. Non l'avevo visto, per cui non posso dire molto sul film. Le recensioni indiane del film avevano parlato molto bene di Dwij Yadav nel ruolo di Nanhe (letteralmente "Piccolo"), il bambino protagonista principale del film, un bambino che lavora come guida turistica a Jaiselmer, la favolosa città nel deserto di Rajasthan nel nord ovest dell'India. Nel film, Nanhe è un grande fan dell'attore Bobby Deol, una stella di Bollywood. Il film parla delle fantasie di Nanhe che sogna di incontrare l'attore, e come queste fantasie aiutano il bambino a superare le difficoltà e a studiare.

L'attore Bobby Deol, è un figlio d'arte. Suo padre Dharmendra è stato una degli attori più importanti di Bollywood per circa 30 anni, dagli anni sessanta agli anni novanta. Sunny Deol, altro figlio di Dharmendra ha trovato grande successo come attore dei film d'azione negli anni novanta. Invece Bobby Deol non ha trovato il grande successo come una stella di Bollywood.

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PS: Per ulteriori riflessioni sul film http://awaraghi.blogspot.com/2011/08/e-tempo-di-sognare-sogno-di-studiare.html

domenica 7 agosto 2011

La sposa dell'imperatore

Alla fine, ieri 6 agosto sera, il ciclo dei film di Bollywood sul Rai Uno è iniziato con La Sposa Dell'Imperatore (titolo originale "Jodha Akbar", regista Ashutosh Gawarikar, India 2008) e non potevano scegliere un film migliore per iniziarlo.

Finalmente sembra che le persone che curano l'organizzazione della presentazione dei film di Bollywood hanno capito come farlo funzionare e il film presentato ieri sera ne era un buon esempio - non hanno tagliato tutte le canzoni e le danze del film.

Il film "La sposa dell'imperatore" presentato ieri sera sulla TV italiana era molto diverso dal film originale "Jodha Akbar" uscito in India e che aveva vinto diversi premi nazionali ed internazionali. Il film originale durava 3 ore e 33 minuti, mentre la versione italiana durava intorno a 1 ora e 45 minuti, per cui nella versione italiana mancava circa il 50% del film. Soltanto questa differenza può dare un'idea della diversità tra i due film.

Penso che questo fatto solleva questioni interessanti legate al diritto di modificare e cambiare sostanzialmente un'opera artistica. Comunque, è altrettanto vero che secondo le situazioni e il contesto, spesso le scene dei film e dei telefilm sono tagliate, per esempio quando si proiettano i film negli aerei.

La storia di "Jodha Akbar" aveva due filoni principali - (1) la storia d'amore tra imperatore Jalaluddin Mohammed Akbar (interpretato da Hrithik Roshan) e la principessa Rajput Jodha Bai (interpretata da Aishwarya Rai), e (2) la costruzione e consolidamento dell'impero Mughal in India. "La sposa dell'imperatore" focalizza quasi esclusivamente sul primo filone, la storia d'amore tra Jodha e Akbar. Il film originale aveva diverse scene lunghe e imponenti delle guerre, che sono state tagliate completamente dalla versione italiana. In fatti, la versione italiana inizia dopo i primi 30-40 minuti del film originale.

Jodha Akbar - Mahamanga and Jodha

Comunque, sono felice di questa scelta operata da Nicodemo Martino e Michela D'Agata per realizzare la versione italiana di Jodha Akbar. Quando avevo visto il film al cinema in India, avevo trovato noiose le lunghe scene di lotte e di guerre, e avevo pensato che il film sarebbe stato molto migliore se focalizzava solo sulla storia d'amore tra i due protagonisti principali.

L'unica scene che è stata tagliata e che avrei voluto vedere nel film di ieri su Rai Uno, era quella dove il giovane Akbar va a domare un elefante.

Invece, non sono sicuro se è stata una buona scelta, quella di non spiegare le parole delle canzoni con dei sottotitoli. Da una parte penso che sentire solo la melodia potrebbe essere un buon modo per non distrarre gli spettatori italiani e per lasciarli a sentire le emozioni in maniera più profonda e istintiva.

E' vero che per me personalmente, capire il senso delle canzoni è parte importante dell'esperienza del film. Dall'altra parte, penso anche che comprensione letterale delle parole non è sufficiente per capire il loro significato, senza una conoscenza della cultura e della visione di vita di un popolo. Per cui leggere le parole delle canzoni nei sottotitoli forse potrebbe diventare una distrazione per molti spettatori italiani, e non molto utile per sentire le emozioni che le parole vogliono esprimere?

Jodha Akbar - marriage and the sufi singers and dancers

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Altri film di Bollywood sugli imperatori Mughal: "Jodha Akbar" era il primo film di Bollywood centrato sulla loro vita, anche se le due figure avevano avuto un ruolo molto importante in un altro film - "Mughle-Azam" (Il capo dei Mughal", regista K. Asif, India 1960). "Mughle Azam", è oggi considerato un film di culto in India e racconta la storia d'amore del principe Shekhu (Imperatore Jehangir), primogenito di Akbar e Jodha, con la danzatrice Anarkali (letteralmente "Bocciolo di Melograno").

Mughle-azam poster

Un altro film sulla tragica storia d'amore tra principe Shekhu e la danzatrice, era "Anarkali" (regista Jaswantlal, India 1953), ma in questo film le parti relativi all'imperatore Akbar e alla regina Jodha erano meno importanti.

Dopo la scomparsa di Anarkali, l'imperatore Jehangir aveva sposato Nur Jahan, e vi sono stati alcuni film sull'alto senso di giustizia dell'imperatore Jehangir. Si dice che una volta durante una caccia, per sbaglio, la regina Nur Jahan aveva ucciso un uomo e la vedova di questo uomo aveva chiesto giustizia all'imperatore. La decisione dell'imperatore Jehangir, che amava molto la moglie Nur Zehan, era, "Come la regina ha ucciso il tuo marito, anche tu puoi uccidere il marito della regina". Naturalmente la vedova non voleva uccidere l'imperatore e accettò la ricompensa finanziaria offerta dalla corte.

Invece vi sono stati diversi film indiani relativi alla storia di Shahjehan, il figlio dell'imperatore Jehangir e il nipotino di Jodha e Akbar, il quale aveva costruito il famoso Taj Mahal per la sua amata regina Mumtaz Mahal. C'è stato un film anche sulla vita della principessa Jehanara, sorella di Shahjehan.

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Le riforme religiose di Akbar: L'imperatore Akbar aveva forti legami con la famiglia Rajput ("Raj" significa il re o il guerriero, "put" significa "figli", ciò è il clan dei guerrieri - dal loro nome, questa zona nel nord ovest dell'India prende il nome di Rajasthan o "la terra dei guerrieri") e cercò di trovare sinergie tra i principali due gruppi religiosi dell'India - musulmani e indù.

Si dice che lui aveva fatto venire alla sua corte gli uomini religiosi di tutte le diverse religioni e poi aveva proposto una nuova religione che metteva insieme i punti più importanti di diverse religioni. Questa nuova religione si chiamava "Deen-e-ilahi", ciò è, "la religione di Dio". Tuttavia, questa nuova religione non trovò sostegno di altri sovrani che avevano seguito Akbar, a partire dall'imperatore Jehangir e alla fine scomparve.

Jehangir, il figlio di Akbar, e Shahjehan il nipotino di Akbar, comunque, avevano mantenuto stretti legami con gli indù, sopratutto con i Rajput. Il primogenito di Shahjehan che si chiamava Dara Shikoh, era uno studioso di testi sacri indù. Invece un altro figlio di Shahjehan, che si chiamava Aurangzeb, era più ortodosso e vicino al islam più radicale. Aurangzeb aveva ucciso il suo fratello maggiore Dara, e aveva imprigionato il padre Shahjehan, per diventare l'imperatore di Hindustan (India). Con Aurangzeb, la politiche religiose cambiarono e per la durata del suo regno, islam radicale tornò ad essere la forza maggiore nell'impero indiano dei Mughal.

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I monumenti dei Mughal: Akbar era cresciuto a Delhi. La scala alla chiocciola della biblioteca circolare dove era morto Hamayun, il padre di Akbar, si trova dentro il forte vecchio, accanto allo zoo di Delhi. Dall'altra parte della strada c'è ancora il palazzo di Mahamanga, la balia di Akbar (interpretata molto bene da attrice e cantante Ila Arun in "La sposa dell'imperatore").

Palazzo di Mahamanga a Delhi

Il mausoleo di Hamayun, papà di Akbar, che ha ispirato il più famoso Taj Mahal, è un monumento importante di Delhi.

Mausoleo di Hamayun a Delhi

Dopo essere diventato l'imperatore, Akbar aveva fatto costruire il suo palazzo a Fatehpur Sikri, sulla strada che va da Delhi verso Agra. Si dice che Akbar e Jodha non avevano figli e andarono da un santone sufi che si chiamava, Khawaja Muinuddin Chishti, e che abitava da quelle parti. Dopo questa visita la regina Jodha restò incinta e per questo motivo, Akbar decise di avere la sua capitale vicino alla casa del santone. Non so se Ashutosh Gawarikar, il regista di "La sposa dell'imperatore" con la danza dei sufi durante la scena del matrimonio tra Jodha e Akbar, voleva accennare alla devozione dell'imperatore per il santo Khawaja.

La città fortezza di Fatehpur Sikri è chiamata la città fantasma, essa fu abbandonata perché non aveva accesso all'acqua potabile per la popolazione. Jehangir, figlio di Akbar, fece costruire il forte rosso e spostò la capitale dell'impero ad Agra. Anche Shahjehan aveva mantenuto Agra come la sua capitale all'inizio ma poi aveva deciso di far costruire il forte rosso di Delhi. Si possono visitare a Delhi anche i giardini di Roshanara begum, un'altra sorella di Shahjehan.

Poi nel 1658, quando Aurangzeb salì sul trono dei Mughal, la capitale dell'impero Mughal tornò a Delhi definitivamente. La moschea di Moti (perle) dentro il forte rosso di Delhi, fu costruito da lui.

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Potete leggere anche la recensione di Jodha Akbar che avevo scritto quando il film era uscito nel 2008.

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venerdì 5 agosto 2011

PSBT: Documentari dall'India

Introduzione: La fondazione per le trasmissioni a scopo di servizio pubblico (Public Service Broadcasting Trust - PSBT ) è la più importante organizzazione non governativa in India che sostiene la produzione di film documentari sulle tematiche sociali. La missione dell'organizzazione è di lavorare per produrre materiale audiovisivo utile per il bene pubblico in India senza lasciarsi influenzare dalle considerazioni del mercato.

Allo stesso momento, la fondazione aiuta l'accesso ai lavori dei registi indiani indipendenti tramite trasmissioni televisive, organizzazione dei festival del cinema in India e partecipazione ai festival del cinema nel mondo.

La fondazione è nata nel 2000 con il sostegno di Prasar Bharati, l'ente governativo indiano radio-televisivo e di Ford Foundation, la fondazione americana. Personaggi famosi del mondo del cinema indiano come i registi Mrinal Sen, Adoor Gopalakrishnan e Aruna Vasudev e l'attrice Sharmila Tagore, hanno sostenuto la sua creazione e sono tutt'ora coinvolti nel suo Consiglio d'amministrazione.

Lavori prodotti da PSBT: Negli ultimi dieci anni, PSBT ha aiutato la produzione di oltre 400 film, i quali hanno vinto più di 100 premi nazionali ed internazionali.

Tra gli enti che finanziano PSBT e collaborano con essa, vi sono Doordarshan (TV pubblica indiana), International Public Television (Input TV, Australiana), Max Mueller Bhawan (Germania), Movies that matter (Olanda) e diverse organizzazioni delle nazioni unite come l'UNESCO.

I film sostenuti da PSBT e in fase di produzione comprendono tematiche molto diverse. Per esempio, tra i film in produzione vi sono - storia del cinema tamil, l'arte di chiacchierare di Calcutta, il sistema giudiziario indiano, urbanizzazione "illegale" nella capitale Delhi, ecc.

Si possono vedere gratuitamente online i trailor di molti documentari sostenuti da PSBT sul Film Store, mentre per vedere i film completi bisogna pagare una somma modesta (dopo la registrazione, potete vedere 3 film completi gratuitamente).

PSBT è interessata alle nuove collaborazioni per la distribuzione di suoi film e far arrivare questi film alle associazioni e ong che si occupano dei problemi dei paesi in via di sviluppo.

Su Kalpana, potete trovare maggiori informazioni riguardo alcuni film sostenuti da PSBT come Swayam.

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lunedì 1 agosto 2011

2011 - secondo appuntamento con il Bollywood

Il primo appuntamento, quello del 30 luglio, con l'Amore Porta Fortuna, è andato a buca. Chissà se il secondo appuntamento con il Bollywood, quello del 6 agosto avrà fortuna o no!

Il 6 agosto 2011, in prima serata su Rai Uno è previsto "La sposa dell'Imperatore" (titolo originale, Jodha Akbar, di Ashutosh Gawarikar, 2008) con Hrithik Roshan nel ruolo dell'imperatore Mugal Jalauddin Akbar e Aishwarya Rai nel ruolo della sua sposa, la principessa Rajput, Jodha Bai. E' un film storico ed è una storia d'amore di un imperatore che sognava pace tra i musulmani e gli indù in India.

Qualche anno fa, avevo scritto una recensione di Jodha Akbar che potete leggere su Kalpana.

Il 6 agosto, in seconda serata, sempre su Rai Uno è previsto Matrimoni e Pregiudizi (titolo originale, Pride and Prejudice, di Gurinder Chadha, 2004) la versione Bollywoodiana del famoso romanzo di Jane Austen, con Aishwarya Rai, Namrita Shirodhkar e Martin Henderson.

Quando avevo visto Jodha Akbar, avevo pensato che il film era troppo lungo e che se si accorciavano le scene di lotte e di guerre, forse sarebbe diventato un film più bello. Come sappiamo, ci penserà Rai Uno ad accorciare il film, ma speriamo che lasceranno alcune scene delle belle canzoni di Jodha Akbar con le musiche di A. R. Rahman.

Jodha Akbar - la sposa dell'imperatore

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giovedì 28 luglio 2011

Si ricomincia - Amore porta fortuna

Bollywood torna di nuovo per il ciclo estivo su Rai Uno - Le stelle di Bollywood. Si dice che quest anno, il ciclo sarà più breve con 5 film. Il primo film del ciclo è "Amore Porta Fortuna" (titolo originale "Kismet Konnection" di Aziz Mirza, 2008) con Shahid Kapoor (che forse avete già visto nell'Amore arriva con il treno) e Vidya Balan.

Kismet Konnection Shahid Kapoor & Vidya Balan

Veramente non so perché hanno scelto questo film per il ciclo di Rai Uno, era un film romantico, un po' blando, senza grandi passioni.

Aziz Mirza, il regista del film, ha fatto i suoi lavori migliori tra il 1990 e il 2005 con film romantici leggeri senza grosse pretese come Raju Ban Gaya Gentleman (Raju è diventato un gentiluomo), Kabhi Haan Kabhi Naa (Qualche volta si, qualche volta no), Yes Boss (Si capo) e Chalte Chalte (Mentre camminavo).

"Amore Porta Fortuna" era ispirato dal film americano "Just my luck" (titolo italiano, "Baciati dalla sfortuna"), la storia di un ragazzo sfortunato che all'improvviso trova fortuna ogni volta che si trova nelle vicinanze di una bella ragazza.

Vidya Balan, una delle attrici più brave nel mondo di Bollywood oggi, non sembrava molto a suo agio in questo film, nella parte di una bella ragazza che lotta contro la distruzione di un centro comunitario. Shahid Kapoor invece è il costruttore che vorrebbe costruire un nuovo centro commerciale al posto del centro comunitario.

Invece, nel film mi era piaciuta l'attrice Juhi Chawla, in una piccola parte, quella di una zingara che racconta il futuro delle persone.

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PS, 29 luglio 2011: Sembra che Rai Uno ha cambiato il programma e questo film non andrà in onda domani 30 luglio!

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Nota: 23 agosto 2011: Doveva essere il primo film del ciclo sul Bollywood, invece l'avevano annullato. Ora è in programma per il prossimo sabato - 27 agosto 2011. Immagino che le persone che hanno visto "Il mio cuore dice si" e hanno apprezzato Shahid Kapur, saranno felici.

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