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Visualizzazione dei post da giugno, 2008

Parata gay, lesbiche, bisessuali e transsessuali di Bologna

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Sono tornato dalla Mongolia due giorni fa. Ho migliaia di foto da sistemare da questo viaggio. E’ stato un viaggio molto bello e appassionante. Spero di sistemare presto queste foto e presentarle sulle pagine di Kalpana. Invece ieri era 28 giugno, il giorno della parata gay, lesbiche, bisessuali, transessuali. Questa giornata ricorda il raid della polizia di New York a Stonewall Inn del 28 giugno 1969, quando invece di subire passivamente le brutalità e la repressione, le persone omosessuali raccolte lì quella sera deciserò di lottare. Più cerco di capire le diverse sfaccettature delle diversità di genere, di identità sessuali e di preferenze sessuali, più mi confondo. Alla fine, parole come eterosessuali, bisessuali, omosessuali, transessuali, ecc. sono soltanto delle approssimazioni per rappresentare le nostre unicità. Crescere in paesi come l’India non aiuta a avvicinarsi a questo mondo circondato dal senso di vergogna, discriminazione e sfruttamento. Corpi coperti, pudore, ri

La Camera Della Musica

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E’ il miglior libro che ho letto quest anno. “ The Music Room ” di Namita Devi Dayal (Random House, India, 2007). I giudizi come “il migliore libro” sono molto soggettivi. Perché ci piace un libro? Forse quando riesce a evocare forte emozioni? Avevo iniziato a leggere The Music Room, durante il mio viaggio a Ginevra. Accanto a me avevo due persone che parlavano continuamente. Quando non parlavano tra loro, parlavano al telefono. Con la voce alta. All’inizio sentivo questo senso di irritazione che mi viene quando penso che persone sono poco educate e non riuscivo a concentrare a quello che leggevo. Invece ci è voluto poco e ho dimenticato completamente i due chiacchieroni, emerso nella lettura. Ho finito il libro poco prima che siamo arrivati a Ginevra. E’ un libro difficile da classificare. E’ in parte una auto-biografia della scrittrice, in parte è la storia di Dhondhutai, la sua insegnante di musica, in parte è la storia degli insegnanti di Dhondhutai e in parte un saggio sulla

Mario Barzaghi e la danza Kathakali

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Il 13 aprile 2008, Mario Berzaghi dell’ Associazione Culturale Teatro dell’Albero era a Bologna per uno spettacolo di danza del sud dell’India, la kathakali, nel ambito del festival del cinema Human Rights Nights 2008 . Mentre lui si preparava, truccava e vestiva per lo spettacolo, ho registrato una piccola intervista con lui, anche se venivamo interrotti continuamente durante questa intervista per le questioni pratiche. Nella trascrizione dell’intervista MB significa Mario Berzaghi e SD significa Sunil Deepak. SD: Cominciamo dall’inizio, quando e come hai iniziato con la danza kathakali? MB: Ho iniziato a fare il kathakali nel 1981 al Teatro Tascabile di Bergamo . Un gruppo teatrale che tutt’ora esiste e che aveva iniziato a lavorare come lavoro di ricerca al teatro indiano nel 1978. Quindi quando io sono entrato in questo gruppo nel 1981, il regista del Teatro Tascabile mi ha chiesto di studiare kathakali, di fare pratica con mio maestro, che è tutt’ora il mio maestro, e si chia