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Convivere con le diversità religiose

Domenica pomeriggio ero auditorium della scuola delle arte drammatiche (DAMS) di Bologna per un incontro organizzato nell’ambito del Festival del Cinema HRN sui diritti umani. Il tema dell’incontro era la ricerca della spiritualità nelle diverse religioni a Bologna.  Ero il rappresentante della religione indù. Avevo spiegato a Virginia (Cenresig), organizzatrice della serata, che non sarei stato un rappresentante ideale degli indù. Non sono mai stato religioso nel senso concreto e quotidiano, anche se cerco di seguire sopratutto il lato spirituale della ricerca della coscienza interiore. In più, come famiglia siamo un miscuglio delle religioni tra induismo, cattolicesimo, sikhismo con un pizzico di islam. Pensavo che sarei stato un rappresentante migliore dei meticci delle religioni che nel mondo di oggi, sono in aumento.  Comunque è stato un incontro molto bello e caloroso. Gli ebrei erano rappresentanti da Giuliano Colla, i cattolici da suor Annamaria Gellini, i musulmani da Luigi Am

Violante Placido

Dopo Rosa Catalano , finalmente un'altro nome italiano entra nel mondo di Bollywood. Rosa era l'amica-compagna-amante dell'attore Saif Khan e appariva spesso nelle notizie della pagina 3, ciò è, le pagine dove si parla di feste e di pettegolezzi. Dopo la separazione con Saif, il quale ha una storia con l'attrice Kareena Kapoor, Rosa è apparsa in qualche item-number, le danze inserite nei film masala per aggiungere un po' di sex appeal al film. Per qualche strano motivo, le riviste la chiamano Rozza, forse perché lei pronuncia il proprio nome in maniera italiana dove la "s" del nome suona come una "z". Invece Violante Placido ha avuto maggiore fortuna. Ieri è uscito in India il suo primo film in lingua Hindi, "Barah Aana" (12 monete), nel quale si trova in illustre compagnia di attori come Naseeruddin Shah e Vijay Raaj. Il film ha avuto recensioni abbastanza buone e sui siti come Rediff.com e Bollywood Hungama  si parla bene della pe

Scoprire Yiyun Li

Era tanto che non avevo letto un libro così bello, come “Mille anni di preghiere” di Yiyun Li . Più gli anni passano, faccio sempre più fatica a finire i libri, anche quelli scritti da scrittori famosi e premiati. Invece, in questi giorni, mi costringo a non leggere i racconti di Yiyun in troppa fretta. Vorrei farlo durare quanto più possibile. Ha la capacità di costruire personaggi complessi e molto umani, coinvolti nelle trame complicate e allo stesso momento semplici e universali.  Yiyun, nata a Beijing ora vive in Stati Uniti e scrive in inglese.  Nel suo racconto "Principessa di Nebraska", che ha qualche elemento che vagamente somiglia alla trama di "Tutto su mia madre" di Pedro Almodovar, lei descrive il personaggio di Yang, l’ex Nan Dan (attore in ruoli femminili) dell’opera di Pecchino così:  Il giovane aveva alzato lo sguardo verso di lei e Sasha aveva visto una strana luce nei suoi occhi. Le ricordavano quelli di un passero ferito che una volta aveva pres

Programma concerti dott. Raza

Programma: India di Ieri, India di Oggi

Il Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere Moderne dell'Università di Bologna ha organizzato un secono ciclo di incontri-eventi sull'India. Questi incontri sono aperti al pubblico e si terranno presso la sala convegni del Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere Moderne in Via dela Cartoleria 5, Bologna. Ecco il programma degli incontri:

Influenze esterne e il cinema indiano

Qualcuno mi aveva scritto: Ho notato che in alcuni casi, soprattutto nei film d'azione, Bollywood si sta un po' troppo occidentalizzando, scopiazzando gli action movies americani, per non parlare dei veri e propri remake se non proprio plagi Ho risposto: "Secondo me l'occidentalizzazione del cinema indiano non è un vero pericolo anche se alcuni gruppi radicali autonominatisi "i guardiani della cultura tradizionale indiana" vorrebbero pensare diversamente! Dall'inizio, da quando avevano girato il primo film indiano muto all'inizio del ventesimo secolo, il cinema indiano sempre stato aperto alle influenze occidentali, basti pensare all'influenza del cinema neorealistico italiano. Dall'altra parte, il cinema indiano ha sempre saputo indianizzare tutte le influenze straniere, farle proprie, amalgamarle dentro affinché non si capisce più dove stava la parte straniera. Degli oltre 600 film nuovi che escono annualmente in India, vi saranno alcuni

Luck by chance (Destino per caso)

"Luck by chance" è il primo film del regista  Zoya Akhtar  ed è ambientato nel mondo del cinema di Bollywood. Il film racconta due storie parallele, quella dei 2 protagonisti (Sona e Vikram) che girano intorno al mondo di Bollywood e quella del film che si sta girando. Dopo il film “Effetto Notte” di  Françcois Truffaut  (1973) e il film “Guddi” di  Hrishikesh Mukherjee  (1971), è il primo film ambientato nel mondo del cinema che mi è veramente piaciuto. Un altro film recente di grande successo, " Om Shanti Om " (OSM) era ambientato nel mondo di Bollywood ma in OSM, il mondo di bollywood non era reale, per cui anche se il film era piacevole, non penso che sia giusto chiamarlo "un film sul mondo di Bollywood". Il film "Luck by Chance" (LBC) prende in giro il sistema delle mega stelle di Bollywood, dove i “figli di arte”, ciò è i figli degli attori e delle attrici, ma anche i figli dei registi e dei produttori di Bollywood, tutti tentano la loro f