lunedì 27 luglio 2009

Le canzoni della pace

Tutto è partito da una canzone che non avevo sentita da più di 10 anni. Ero sulla bici e mi ha emozionato. Quasi, non me la ricordavo più. Poi, quando l’ho sentita, ho iniziato a pensare alle altre canzoni che parlano della pace. "Pace" nel senso più ampio della parola, canzoni contro la violenza, canzoni che parlano di fratellanza e di rispetto della natura.

Ho pensato che mi piacerebbe raccogliere una lista delle canzoni più belle sul tema della pace in diverse lingue del mondo. Per cui se conoscete una canzone, o una poesia, che parla della pace e della fratellanza, e che ha toccato il profondo del vostro cuore, non importa in quale lingua del mondo, fatemi sapere.

Per iniziare presento le cinque canzoni della pace che mi piacciono di più:

(1) La mia prima canzone preferita che parla della pace è “Imagine” di John Lennon. Potete pensare che sia una scelta scontata, ma non importa quante volte l’ho già sentita, ha le parole così semplici e allo momento così profonde, che mi emozionano ogni volta.

Imagine there's no countries,
It isn't hard to do,
Nothing to kill or die for,
And no religion too,
Imagine all the people
living life in peace...


Immagina che non ci siano le nazioni,
Non è difficile farlo,
Nulla per cui uccidere o morire,
E nessuna religione,
Immagina che tutti i popoli
Vivano la vita in pace..

(2) La seconda canzone di questa mia lista è quella che ha iniziato tutta questa riflessione - Krishna ni begane baaro (Krishna vieni presto), una canzone in 2 lingue – la maggior parte in inglese e alcune parole in Kannada, una lingua del sud dell'India. La canzone è del gruppo Colonial Cousins (Cugini coloniali), un gruppo composto da due cantanti - Hariharan, un cantante indiano e Leslie Lewis, un cantante inglese di origine indiana, e la canzone è un appello alla pace alle varie religioni del mondo.

Darkness coming around,
And every body fight with the brother
Every body wants control,
Don't hesitate to kill one-another
So come back as Jesus
Come back and save the world
Bless all the future of every boy and girl
Come back as Rama,
Forgive us for what we've done
Come back as Allah,
Come back as anyone


Il buio incombe
Persone lottano contro i fratelli
Tutti vogliono il controllo
e non esitano a uccidere uno o l'altro
Per cui torna come Gesù
Torna e salva il mondo
Benedici il futuro di ogni ragazzo e ragazza
Torna come dio Rama
Perdonaci per quello che abbiamo fatto
Torna come Allah
Torna come chi vuoi


(3) La mia terza canzone favorita è in italiano, cantata dal cantante italo-spagnolo Miguel Bose nel 1993-94, “I cieli dell’est”. L'idea di un sogno di un colore che non ha bandiere, lo trovo bellissima.

Sogna una Terra che guerre non ha

che ama la libertà

Sogna un colore che bandiere non ha
che ama la libertà sogna forte amore
E se senti gridare lontano

non avere paura perché

giuro che ci sarò io con te
sotto i cieli dell'est


(4) La quarta canzone della mia lista si chiama “Gurus of Peace”, (i guru della pace) ed è stata cantata da un cantante pakistano, Nusrat Fateh Ali Khan, e un cantante indiano, A. R. Rahman, insieme ad un coro di bambini. Le parole di questa canzone sono in 3 lingue - hindi, urdu e inglese e le trovo bellissime. Il contrasto tra il richiamo dei bambini (What are you waiting for – cosa aspettate?) insieme alla voce ruvida di Nusrat Fateh Ali, mi piace molto. Questa canzone chiede di dimenticare il passato delle guerre e di costruire un futuro di pace tra le nazioni.


Chanda suraj laakhon taarehain jab tere hi yeh saare

Kis baat par hothi hai phir thakraarein


Keenchi hai lakkeere is jameen pe par na keencho dekho
Beech mein do dilon ke yeh deewaarein
Duniya mein kahin bhi, dard se koyi bhi…
Duniya mein kahin bhi, dard se koyi bhi
Thadpe to humko yahan pe
Ehsaas uske zakhmon ka ho ke
Apna bhi dil bhar bhar aaye roye aankhein

Luna, sole, migliaia di stelle
quando sono tutte vostre
Allora cosa avete da litigare
Le linee tracciate sulle terre,
non tracciate li tra i vostri cuori
Non importa chi nel mondo ha male
Il tuo cuore dovrebbe sentire il suo dolore
Che sei consapevole delle sue ferite
Che il tuo cuore si riempie con le sue lacrime

(5) Al quinto e ultimo posto in questa lista, vorrei scegliere una canzone di Michael Jackson. Lui ha diverse canzoni che possono entrare nella categoria delle canzoni di pace. Per esempio, "The earth song" (La canzone della terra) o "Heal the world" (Guarisci il mondo). Comunque, per questa lista ho scelto Black or White (Bianco o nero) perché parla delle discriminazioni sulla base del colore della pelle e allo stesso momento, ha un bel ritmo.



They Print My Message In The Saturday Sun
I Had To Tell Them I Ain't Second To None
And I Told About Equality An It's True
Either You're Wrong Or You're Right
But, If You're Thinkin' About My Baby
It Don't Matter If You're Black Or White


Hanno pubblicato il mio messaggio sul giornale Saturday Sun
Ho dovuto dirli che non ero secondo a nessuno
e ho raccontato a loro dell'uguaglianza, ed è vero
che sei giusto o sei sbagliato.
Ma se stai pensando alla mia bambola
Non importa che sei bianco o nero.


Allora cosa pensate dalle canzoni che ho scelto? e al mio posto, cosa avreste scelto voi? Quali canzoni di pace vi piacciono di più?

domenica 26 luglio 2009

Vogliamo essere amici

Sembra che il prossimo sabato, 1 agosto, sia il giorno del ultimo appuntamento con il ciclo Amori Con.. Turbanti 2009.

Ieri sera, non ho guardato “La Verità negli occhi” (titolo originale, “Laaga chunari mein daag”, Yashraj films, India 2007) nonostante la bella Rani Mukherjee. Per molto tempo avevo un’immagine di questo film come lo sfondo per il computer e il 2007. Era uno dei film più attesi di quel anno. Ma ieri sera non avevo voglia di riguardare questo film, avevo già fatto a guardarla la prima volta.




Il 2005 era stato l’anno di Rani Mukherjee, quando l’attrice era apparsa in 3 dei film più importanti, apprezzati dal pubblico e dalla critica – (1) Black, la storia di una ragazza cieca e sorda e del suo insegnante affetto da alzheimer, in parte ispirata dalla storia di Helen Keller; (2) Banti aur Babli, la storia di due ladruncoli simpatici; e, (3) Paheli (Il rompicapo), la storia di un fantasma che si innamora di una sposa.

La parola “Rani” significa regina, e nel 2005, Rani era la regina, l’attrice più importante di Bollywood.

Dal 2006 in poi, nessun film di Rani ha trovato successo – Babul (La casa del padre, 2006), Tara Rum Pum (2007), Thoda Payar thoda magic (Un po’ d’amore e un po’ di magia, 2008), ma tra tutti i film, la delusione più grande era proprio, “La verità negli occhi”.


Il parere dei critici era - “La verità negli occhi” poteva andare bene negli anni settanta e ottanta, ma nell’India degli anni novanta con le liberalizzazioni, il boom economico e l’arrivo dell’informatica e dei call centre, non era molto credibile parlare di “difficoltà di trovare lavoro per le persone educate” e di dover prostituirsi per mancanza di alternative. Diversi film del genere avevano avuto grande successo in passato, e le tre attrici principali del film, Rani Mukherjee, Konkana Sen (nel ruolo della sorella più giovane) e Jaya Bhaduri (nel ruolo della madre) erano brave, ma il film fu rifiutato dai critici e dal pubblico in India.

***

L’ultimo film del ciclo Amori con ... turbanti, programmato per il sabato 1 agosto 2009, “Vogliamo essere amici” (Mujhse dosti karoge, Yashraj films, 2002) è il primo film del ciclo che ha tradotto il titolo originale letteralmente, e avrà le due attrici insieme – Kareena Kapoor di “l’Amore arriva in treno” e Rani Mukherjee.



Il film non aveva trovato grandi consensi in India quando era uscita, ma aveva una trama tipicamente Bollywoodiana, con un intreccio complicato di persone che si amano, ma non riescono a dirlo o che decidono di sacrificare il proprio amore per un senso di dovere o d’amicizia. I protagonisti principali del film erano vagamente ispirati dai 3 personaggi del fumetto americano “Archie”, con il ragazzo simpatico e bello che corre dietro alla bella ma egoista Veronica mentre la più semplice e genuina Betty è innamorata di lui. Nel film, questi tre personaggi diventano Raj (Hrithik Roshan), Tina (Kareena Kapoor) e Pooja (Rani Mukherjee).

Il film ha altri elementi tipici di Bollywood – per esempio, in alcuni film indiani, i dei giocano un ruolo importante e quando tutto sembra oramai perso, combinano qualche miracolo per arrivare a una conclusione felice del film. Anche “Vogliamo essere amici” ha un intervento divino alla fine. E come molti film indiani, ha anche una danza “medley” – ciò è, una danza dove diverse persone cantano qualche riga delle canzoni vecchie e famose.

La canzone più famosa del film era “Jaane kabse dil mein hai tu” (Non so da quando sei dentro il mio cuore).

***


Altri articoli sul ciclo Amori con...turbanti, li potete trovare su Kalpana.

domenica 19 luglio 2009

Per gli ammiratori di Shahid Kapoor

"Ishq Vishk" ("Amore Sciamore" 2003, è un modo indiano di allegare una seconda parola senza senso che rima con la parola per darla più enfasi) era il primo film di Shahid Kapoor come attore, ed ha ottenuto un discreto successo commerciale. Il film presentava le avventure sentimentale di un ragazzo universitario. 

Shahid è un bravo danzatore, per diversi anni ha frequentato una scuola di danza e prima di fare attore, ha ballato in alcuni film. Secondo me, essere un danzatore troppo bravo è un problema perché in quasi ogni film, lui ha più o meno la stessa danza!

Dopo il primo film, per qualche anno, i film di Shahid non hanno trovato grandi consensi. Tra questi vi erano 3 film con Kareena Kapoor - China Town, Fida (Innamorato pazzo) e Chup chup ke (Di nascosto). Quest ultimo film Chup Chup ke (2006), con Kareena Kapoor nei panni di una ragazza muta, ha avuto un discreto successo.

All'ultima settimana del 2006 è uscito Vivah (Il matrimonio), la storia di un matrimonio combinato che segue il processo di innamoramento dei due promessi sposi, ed ha trovato grande successo. In questo film, Shahid era di nuovo con l'attrice Amrita Rao. 

Poi il successo di "Jab we met" (L'amore arriva con treno) ha consolidato la posizione di Shahid in Bollywood e ora lui è considerato tra gli attori più popolari. "Kaminey" (Bastardi), il nuovo film che uscirà fra qualche settimana, avrà Shahid in doppio ruolo di due gemelli, uno un ragazzo semplice e l'altro, un buono a nulla. In questo film, Shahid fa la coppia con Priyanka Chopra, con la quale, si dice, che ha una storia sentimentale. 


Per gli ammiratori di Kareena Kapoor

Un amico che guardato ieri sera "L'amore arriva con treno" è rimasto folgorato da Kareena Kapoor e voleva sapere quali altri film aveva fatto Kareena.

Il primo film di Kareena era "Refugee" (Rifugiato) uscito nel 2000, dove era una ragazza del Bangladesh che vive nel Pakistan, vicino alla frontiera con l'India che si innamora di un ragazzo che fa corriere dei clandestini, aiutandoli ad attraversare le frontiere tra i due paesi nel deserto. 

"Kabhi Khushi kabhi gham" (Qualche volta gioia, qualche volta tristezza), il film di Karan Johar uscito alla fine del 2001 era il primo grande successo commerciale di Kareena, ma il film aveva molti attori famosi. In questo film, pieno di attori più importanti di Bollywood, da Shahrukh Khan, Amitabh Bacchan e Hrithik Roshan a Kajol e Jaya Bhaduri, Kareena faceva la parte di una ragazza moderna cresciuta a Londra. Il film raccontava la storia di un ragazzo ricco che si innamora di una plebea, ed è costretto a lasciare la casa. 

Per diversi anni, nessun film di Kareena ha trovato il grande successo commerciale, anche se Kareena ha dimostrato le sue capacità della recitazione in diversi film come "Chameli" del 2003, la storia di una notte di pioggia in una strada di Bombay. In questo film, Kareena Kapoor era "Chameli", una prostituta, e per questo film lei ha vinto il premio 2003 come la miglior attrice.

Nel 2008, è uscito il primo film di Kareena con Saif Ali Khan - "Tashan" (anche se nel film, lei faceva coppia con Akshay Kumar, il protagonista di "Sposerò mia moglie"), con Saif, lei attualmente convive. La sua storia sentimentale con Saif nel 2007 ha segnato la fine della sua storia con Shahid Kapoor. Anche "Tashan" non ha trovato il successo commerciale, ma nessuno ha potuto negare il successo e il fascino personale di Kareena. 

"Jab we met" (L'amore arriva con il treno) è stato il primo successo vero grande successo commerciale da solista di Kareena e per questo film lei ha vinto anche il premio 2007 per la migliore attrice.

Qualche settimana fa è uscito l'ultimo film di Kareena in India, "Kambhakkht ishq", dove fa la coppia di nuovo con Akshay Kumar (il protagonista di Sposerò mia moglie). Anche questo film ha avuto successo popolare, anche se per la ennenisma volta lei si veste nei panni di una ragazza egoista e superficiale e in generale il film è una commedia volgare e cruda.

Kareena fa parte anche del quarto film del ciclo "Amori con ... turbanti" - ciò è, "Vogliamo essere amici" (titolo originale "Mujhse dosti karoge, 2002), programmato per l'8 agosto, dove di nuovo lei recita la parte della ragazza moderna, superficiale e egoista.

Amori senza turbanti


“L’amore arriva in treno” era un massacro di “Jab we met”, con dei tagli selvaggi e incredibili. Forse sono partiti con l’idea di un tempo massimo di 90-95 minuti e hanno tagliato per stare dentro quel tempo massimo. La durata del film originale è di 138 minuti per cui, alla fine hanno tagliato circa 45 minuti del film.

I tagli non erano soltanto delle canzoni e delle danze, intere scene mancavano, sopratutto nella parte iniziale quando i due protagonisti principali perdono il treno. Il taglio più crudele e incomprensibile è della scena finale, quando i due protagonisti, oramai già sposati, tornano a trovare il vecchio nonno, accompagnati dalle due figlie gemelle.

Ma i film non sono arte? Chi ha dato questo diritto alla Rai Uno di tagliare, massacrare e censurare questi film?

***

Non so chi è responsabile di scegliere i film, ma forse è qualcuno che non conosce bene il mondo di Bollywood e magari si è lasciato influenzare dagli amici? Altrimenti, non si capisce la scelta del prossimo film del ciclo, programmato per il 25 luglio, “La verità negli occhi” (titolo originale “Laaga chunri mein daag”, letteralmente significa, “La tua sciarpa si è macchiata”).



“La verità negli occhi” (2007) è stato prodotto da Aditya Chopra della famosa casa di produzione Yashraj Films, famosa per i film romantici. Il film è stato criticato dalla critica per i suoi personaggi stereotipati e ed era stato rifiutato anche dal pubblico.

Il film aveva tre delle attrici più brave di Bollywood – Rani Mukherjee (che allora era considerata la regina di Bollywood), Konkana Sen (un’attrice “seria” per la prima volta in un film commerciale) e Jaya Bhaduri Bacchan (un’attrice famosa degli anni millenovecento settanta e ottanta, che è tornata in questo film nel ruolo della madre). Queste 3 attrici erano accompagnate da 2 attori famosi Abhishekh Bacchan e Kunal Kapoor, insieme a Anupam Kher, nel ruolo del padre.

Nonostante tutti questi bravi e famosi attori, e belle scene di Varanasi, il film non era gran ché forse perché aveva una storia da vecchie melodramme – una famiglia che perso una causa legale, si sta sciovolando verso la povertà, la vecchia mamma fa piccoli lavori per mandare avanti la famiglia. La figlia maggiore Vidhavari (Rani Mukherjee) decide di lasciare la casa per cercare un lavoro e parte per Mumbai (Bombay), dove non trova altro, diventa una prostituta di alto bordo e manda i soldi a casa per far studiare la sorella minore (Subhavari). La sorella minore viene a Mumbai e scopre che la sua sorella maggiore faceva la prostituta ....

In un breve ruolo di una prostituta-cantante di Varanasi, c’è anche Hema Malini, l’attrice più importante di Bollywood degli anni millenovecento settanta e ottanta, ancora oggi affascinante. Purtroppo con questa mania di tagliare le scene, è probabile che i telespettatori di Rai uno non vedranno Hema Malini.

Anche se con il doppiaggio, i telespettatori italiani non se ne accorgeranno, ma per me la novità del film era anche l’uso del modo particolare di parlare di Varanasi.



martedì 14 luglio 2009

Musica e canzoni nei film di Bollywood

Musica e canzoni, qualche volta accompagnate da danze sono una parte integrante dei film di Bollywood, che servono a esprimere, sottolineare o esaltare un’emozione. Spesso le canzoni sono cantate da cantanti professionisti e non dagli attori, e per questo motivo le cantanti si chiamano “play back” (ciò è, “cantano di dietro”), e forse il termine viene dai tempi, quando i cantanti veri si sedevano dietro gli schermi e cantavano.

Tra le cantanti femmine, fino a 10-15 anni fa, la cantante più importante era Lata Mangeshkar. Oggi ottantenne, canta raramente ed è conosciuta sopratutto per le canzoni radicate nella tradizione indiana. Anche sua sorella di qualche anno più giovane, Asha Mangeshkar Bhosle, è stata una cantante famosa, sopratutto per le canzoni pop, influenzate dalla musica inglese, oggi si sente meno. Tra i cantanti maschi, i nomi più famosi erano quelli di Kishore Kumar e Mohammed Rafi. In quelli anni, tra 1960 e il 1990, questi 4 cantanti cantavano circa il 90% di tutte le canzoni dei film di Bollywood.

Oggi invece la situazione è cambiata radicalmente, ormai esistono una ventina di cantanti più o meno famosi, e nuove voce continuano a arrivare.

Le canzoni dei film possono essere classificate in 3 gruppi principali: (1) canzoni basate sulla musica classica indiana, (2) canzoni basate sulla musica folk o rurale di diversi stati indiani, e (3) canzoni basate sulla musica rock e pop occidentale.

In generale, ogni film di Bollywood ha un direttore di musica per le canzoni e un direttore di musica per il resto del film. Spesso, i direttori di musica sono 2-3 persone che insieme costituiscono un gruppo.

Il prossimo film del ciclo “Amori Con ...Turbanti” - "L'Amore arriva con il treno" (titolo originale, Jab We Met), ha 5 canzoni: 2 canzoni basate sulla musica folk del Pangiab (Punjab) – Nagada Nagada (Tamburo, tamburo) e Maugia hi maugia (Divertimento, più divertimento), entrambe usate per le danze; 2 canzoni basate sulla musica pop occidentale con qualche influenza indiana – Yeh ishq hai (Dio, questo amore) e Aao milo chalo (Vieni, incontra, andiamo); e una canzone basata sulla musica classica indiana – Aaogo jab tum (Quando tu verrai).

Il direttore di musica per le prima 4 canzoni si chiama Preetam mentre l’ultima canzone, “Aaoge jab tum” è stata composta da Sandesh Shandilya. Questa canzone, “Aaoge jab tum” è basata sul raga Kumud (il sistema di musica classica indiana è basata sui “raga”, e ogni raga permette uso di soltanto alcune note musicali.

Normalmente, la musica classica indiana usa voce come uno strumento musicale, per cui le parole non hanno molta importanza e sono le note musicali che devono esprimere un’emozione. Invece nel film, le parole della canzone hanno un significato e vi sono alcuni pezzi composti soltanto di note musicali.

Questa canzone fa parte della musica di sottofondo, quando il film racconta la delusione d’amore di Geet, protagonista del film, e penso che non sarà tagliata.

Questa canzone è stata cantata da Ustad Rashid Khan, una delle nuove voci della musica classica indiana.

Adesso, leggete la trascrizione delle parole e i loro significati e lo guardate di nuovo. La canzone ha le parole allegre invece la melodia è triste. Le parole hanno molti riferimenti a Sawan (stagione delle piogge) che è la stazione della felicità e amore. Dopo i tre mesi più caldi del anno (aprile, maggio e giugno), dominati da temperature sopra i 40 gradi che bruciano tutto, quando arrivano le piogge, le temperature calano, gli alberi diventano verdi, ed è per questo che spesso gli indiani quando vedono le nuvole dicono “Che bello!”

Aaoghe giab Tum O Saagiana, Aaoghe Jab Tum O Saagiana
(Quando tu verrai amore)

Angana fool Khilenghe
(Nel cortile sbocceranno i fiori)

Barsega Saawan, Barsega Saawan Jhoom Jhoom ke
(Le nuvole porteranno la pioggia, le nuvole ubriache – letteralmente, le nuvole che non sanno camminare diritto)

Do Dil Aise Milenghe
(Due cuori si incontreranno)

Aaoge Jab Tum O Saajana, Angana Phool Khilenge
(Quando tu verrai amore, Nel cortile sbocceranno i fiori)

Naina Tere Kagiaraare Hai, Naino Pe Hum Dil Haare Hai
(i tuoi occhi sono neri, ho perso il mio cuore a questi occhi)

Angiaane Hi Tere Naino Ne Waade Kiye Kayi Saare Hai
(Incoscienti, i tuoi occhi mi hanno fatto tante promesse)

Saanson Ki Lay Madham Chalein, Tose kahe
(Il ritmo del respiro, leggermente affannato, ti dice)

Barasega Saawan, Jhoom Jhoomke, Do Dil Aise Milenge
(Le nuvole porteranno la pioggia, le nuvole ubriache, Due cuori si incontreranno)

Aaoge Jab Tum Ho Saajana, Angana Phool Khilenge
(Quando tu verrai amore, Nel cortile sbocceranno i fiori)

Ka ba ba sa sa re ga ga
(note musicali)

Chanda Ko Taaku Raaton Mein, Hai Zindagi Tere Haanthon Mein
(Guardo alla luna durante le notti, la mia vita è nelle tue mani)

Palkon Pe Jhilmil Taarein Hain, Aana Bhari Barsaaton Mein
(Ho le stelle luccicanti (lacrime) sulle ciglia degli occhi, vieni da me quando pioverà)

Sapnon Ka Jahaan, Hoga Khila Khila
(Il mondo dei sogni, sarà in piena fioritura)

Barasega Saawan Jhoom Jhoomke, Do Dil Aise Milenge
(Le nuvole porteranno la pioggia, le nuvole ubriache, Due cuori si incontreranno)

Pa ni sa re ma ma ga ga ga
ga re re re ga re da ni re re ma da ni da da
da ni da pa ma ma ma da da ma re pa ga
ga ma da ni sa sa re pa ma ma ga ga ga re ga sa
(Note muscali)

Angana phool khile
(Nel cortile sbocceranno i fiori)

pa ni da ni da sa re ma ma ma ma ga
(Note musicali)

Angana phool khile
(Nel cortile sbocceranno i fiori)

ma ma pa ni da re ma pa re re sa da
re pa pa ma ma ga ga
(Note musicali)

Se riuscite a imparare qualche riga di questa canzone, fatemi sapere. E’ la mia canzone preferita di questo film, magari un giorno possiamo cercare di cantarla insieme!

domenica 12 luglio 2009

L’amore arriva con il treno


Il prossimo film del ciclo Amori Con-Turbanti programmato per il 18 luglio è “L’amore arriva con il treno” (India, titolo originale “Jab we met” che significa “quando ci siamo incontrati”, regista Imtiaz Ali, 2007). (Nella foto, un momento durante le riprese del film)



Il film è tra i più grandi successi commerciali di Bollywood in India degli ultimi anni, che ha reso Kareena Kapoor, la protagonista femminile principale del film, tra le attrici più pagate di Bollywood.

Trama: Giovane e senza esperienza, Aditya Kashyap (Shahid Kapur) diventa il titolare di un grande business a Bombay dopo il suicidio del padre, mentre sua madre si è messa con il miglior amico di suo papà. Al lavoro sembra che niente va per il verso giusto e gli investitori ed i dipendenti non hanno fiducia in lui. Le azioni del suo business valgono poco. La sua ragazza decide di lasciarlo.

Sfiduciato e depresso, con una vaga idea di suicidarsi, Aditya sale su un treno e incontra Geet Dhillon (Kareena Kapoor). Geet (pronunciato Ghiit) è una giovane ragazza sikh, ficcanaso e chiacchierona. Aditya cerca di dirle che non ha voglia di parlare ma non è facile far chiudere la bocca a Geet. Così iniziano le avventure di Aditya e Geet, che quella notte perdono il treno e Geet obbliga a Aditya di accompagnarla a casa in Pangiab (Punjab).

Geet deve tornare a casa a Bhatinda nello stato di Pangiab per sposarsi con un ragazzo scelto dalla famiglia, ma non ha nessuna intenzione di accettare la scelta della famiglia perché è innamorata di Anshuman (Tarun Arora), un ragazzo indù che abita a Shimla in montagna. Durante il viaggio, Geet capisce che Aditya si sta innamorando di lei.

“E’ vero che ti amo, ma non devi preoccuparti per questo. E’ solo un mio problema e mi arrangerò”, Aditya le risponde.

A casa di Geet, Aditya viene presentato come “un amico che mi ha aiutato durante il viaggio e senza di lui sarei stata in un grosso pasticcio”. Geet usa Aditya per creare un malinteso con il ragazzo scelto per lei dalla sua famiglia e poi, di notte costringe Aditya di scappare da casa sua ed accompagnarla fino a Shimla.

“Anshuman è indù e la mia famiglia vuole un ragazzo sikh per me. Voglio scappare e sposare Anshuman e dopo tornerò per chiedere la benedizione alla mia famiglia. Una volta sposati, nessuno potrà farci niente”, Geet spiega a Aditya, il quale si lascia convincere.

A Shilma, Aditya lascia Geet davanti all’hotel di Anshuman e torna a Bombay. Ha imparato la filosofia della vita da Geet e ha trovato il coraggio di affrontare i problemi del suo business. Lui continua a pensare a Geet e in tanto passano mesi.

Poi un giorno all’improvviso trova il padre e lo zio di Geet nel suo ufficio. “Vigliacco, alla fine ti abbiamo rintracciato. Dove è nostra figlia, era scappata con te? Vogliamo vederla”, loro dicono.



Aditya resta sorpreso. Cosa può essere successo a Geet? Geet gli aveva promesso che avrebbe sposato Anshuman e poi insieme al suo marito si sarebbe tornata dalla famiglia per chiedere la loro benedizione.

“Geet non è con me in questo momento, ma datemi 5 giorni e la porterò a casa vostra”, alla fine Aditya promette. E’ così, di nuovo Aditya parte per un nuovo viaggio alla ricerca di Geet.

Altre notizie relative agli attori del film: Quando è stato girato questo film, Shahid Kapur e Kareena Kapoor erano una coppia anche nella vita reale e si sono separati quando il film è arrivato nelle sale, per l'enorme delusione dei loro fans.

Shahid Kapur è figlio del attore Pankaj Kapur e dell’attrice del teatro, Nilima Kazim, lui indù e lei musulmana, ed è per questo che Shahid ha il nome musulmano e il cognome indù. I genitori di Shahid si sono separati quando lui era un adolescente poi, suo padre ha sposato l’attrice Supriya Pathak. Mentre Pankaj Kapur, Nilima Kazim e Supriya Pathak sono tutti famosi come bravi attori, Shahid ha ottenuto più successo popolare sopratutto come un “chocolate face hero” (ragazzo con la faccia da cioccolatino), ben amato dalle adolescenti.

Kareena Kapoor invece appartiene alla famosa famiglia di Raj Kapoor, un attore e regista degli anni cinquanta e sessanta. Suo padre, Randhir Kapoor e sua madre, Babita, hanno recitato insieme in molti film negli anni settanta e ottanta e anche sua sorella maggiore, Karishma Kapoor, è stata una delle attrici più pagate degli anni novanta.

Attualmente, Kareena convive con l’attore Saif Ali Khan, figlio dell’attrice Sharmila Tagore e fratello dell’attrice Soha Ali Khan. L'attore Rishi Kapoor, nel ruolo di Manmohan Singh, padre della protagonista Jazz nel film "Sposerò mia moglie", primo film del ciclo Amori Con-Turbanti, è lo zio di Kareena, fratello di suo padre.

Comunque, le radici della famiglia di Kareena arrivano molto lontane nel mondo di Bollywood, con parenti, zii, cugini da tutte le parti e ci vorrebbe troppo tempo per spiegarle tutte.


Post Più Letti

Camminare Diversamente: Libro - Passo Lento

Recentemente, Antonella Patete e Nicola Rabbi hanno scritto un libro, " Passo lento - Camminare Insieme Per l'inclusione ",...