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Visualizzazione dei post da ottobre, 2005

Viaggiare senza fermare

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Prima un giorno a Roma, poi 8 giorni a Delhi. Al ritorno, mi sono fermato a casa per 2 giorni, prima di ripartire per Ginevra. Pioveva quando sono arrivato, ma poi il tempo si è migliorato e così sono andato a fare una passeggiata lunga le rive del lago di Ginevra. Il lago era una meraviglia. Lungo la riva, vi era una mostra fotografica per celebrare i 60 anni delle nazioni unite. Fotografo Uwe Ommer, residente a Parigi, ha girato il mondo per fotografare le famiglie dei vari paesi. Vi sono le famiglie povere e ricche, tutte vestite con i loro migliori vestiti colorati per farsi fotografare. India ha due foto - una di una famiglia del Rajasthan e l'altra, una famiglia sikh di Delhi. Italia ha una copia italo-tesdesca di una piccola città di toscana. Mi ha comosso questa mostra. Leggere le storie di queste famiglie, apparentemente così diverse, ma allo stesso tempo uguali per le loro paure, per le loro speranze. Forse il fatto che Marco sta per sposarsi, mi fa pensare alla famiglia

Un'altra India

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Alaknanda, dove sto in questi giorni, e' una delle zone dei benestanti di Delhi. Tutte le case hanno 2-3 macchine, alcuni hanno i guardiani. Le case sono belle e spaziose. Al nord c'e' Greater Kailash II, la zona di quelli che hanno ancora piu' soldi e le loro case sono ville di marmo. Questo mondo ricco e comfortevole si regge sulle spalle di un'armata invisbile, che si muove come formiche - lavano le macchine, vendono verdure, portano i cani al passeggio, cucinano, aprono i cancelli, portano via le mondizie. Se uno sta qui per un po', cominci a non vederli e se per qualche motivo, si intromettono nel tuo mondo, li guardi con un leggero fastidio. Loro vivono in mezzo alla richezza con gli occhi pieni di speranza, sognano un mondo cosi' per i propri figli. "Voglio che mio figlio studia e diventi un alto ufficiale", dice Shanti, la donna delle pulizie. Ogni tanto i telegiornali parlano del ricco signore o la ricca signora, uccisa dal suo domestico,

Dall'India

Sono a Nuova Delhi. La tastiera e' diversa e non ci sono i tasti per i carratteri accentati. Dopo 4 giorni, comincio a abituarmi all'orario indiano e stamattina mi sono svegliato presto. Cosi' stamattina ho un po' di tempo per scrivere un appunto per il blog. Si sta bene alla mattina e alla sera, quando le temperature scendono a livelli piu' ragionevoli, ma di giorno quando vi sono 35-36 gradi, non riesco a fare niente. Vorrei ne anche uscire fuori. Dopo domani, c'e' la maratona di Delhi e solo l'idea di correre con questo caldo, mi fa venire la sete. Comunque, e' vero che per gli altri qui, abituati al caldo, il peggio delle estate e' gia' passato e ormai il caldo del giorno e' piu' supportabile! Mi guardano con un po' di perplessita' quando dico che fa troppo caldo. Il 12 ottobre c'era la festa di Dusshera. Dopo tanti anni, sono andato a vedere la cerimonia di bruciare il pupazzo del demone Ravan e i suoi fratelli - eran

Intubato

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Amo essere "intubato", ciò è viaggiare per il tubo (metro) di Londra. Ultimamente, sembra che il sistema di trasporto pubblico perde colpi, sia per il pericolo bombe che per problemi di manutenzione e personale. Mi fa sempre impressione vedere quante persone leggono mentre fanno un viaggio nella metro. Non i fumetti o giornali, ma veri e propri libri. Anche maschi giovani. *** Sono uscito dalla stazione di Hammersmith. Pioveva. Non quella pioggerellina inglese che è endemica, ma una pioggia più vicina ai monsoni. Ho esitato per un attimo. Non avevo ombrello e anche se l'albergo non era lontano, sapevo che mi sarei bagnato completamente. Mi sono messo la cartella sulla mia testa e ho iniziato a correre. Mentre attraversavo King's street, una ragazza al ciglio della strada ha detto"Aiutate mi per favore". La guardai mentre correvo. Alta, cappelli neri a riccioli, bella. Tirava un carrello di spesa dietro. Non mi fermai. Le girai intorno e continuai a correre.