sabato 11 giugno 2005

Bologna: Parata Per Tot

Ho un brutto raffreddore. E, un po' di mal di gola.

In pomeriggio dovrei andare anche alla riunione del consiglio. Nonostante tutto, trovo tempo per fare una corsa alla Villa Angeletti per guardare i preparativi per la parata Partot. Infatti, e' molto bello e così pieno di colori da fotografare!




Alcuni momenti della parata Per Tot, Bologna, 11 giugno 2005

giovedì 9 giugno 2005

Metropolitana di Londra

Dopo la riunione, insieme a Davide e Gio, sono andato a Hyde park. Era una bella giornata, non faceva troppo caldo e senza tanto vento. Abbiamo camminato tanto.

In metropolitana, il treno si ferma spesso. "Ci scusiamo per il disagio, dovuto alla mancanza di personale..." dicono. Magari si sono presi un raffreddore tutti insieme mi chiedo? Ma il problema dura da un po' di tempo sembra. Come fa uno dei paesi più ricchi del mondo avere servizio di metro nella capitale sofferente per la mancanza di personale? Voglio dire, mancanza di personale non è uno tsunami o un disastro naturale?

Londra - Piccadilly circus

mercoledì 8 giugno 2005

Schermo gigante a Trafalgar Square

Quando è finita la riunione, sono andato in centro a Piccadilly. Ho camminato lungo Reagent street fino a Waterloo place dove vi sono statue dei famosi generali inglesi, compreso alcuni responsabili per governare l'India nel '800 e '900.

Poi sono andato verso Trafalgar square. Davanti alla galleria dell'arte moderna, hanno costruito un passaggio temporaneo in cartone, dipinto rosso per pubblicizzare una mostra. E' bellissimo come sfondo per le foto. Ho visto alcuni poliziotti e ne ho scattate diverse foto. Amo fotografare le persone che portano le uniformi. La copertina di Kalpana di questa settimana porta due di queste foto.

A Trafalgar sqaure, su uno schermo gigante proiettavano dal vivo il balletto della campagna reale inglese. La piazza con la colonna di Nelson era piena di persone.

Schermo gigante a Trafalgar square

martedì 7 giugno 2005

Scelta di Sofie

Oggi devo partire per Londra. Amo Londra ma odio andare la per queste riunioni. Già qualche giorno prima della partenza comincio a dormire male. L'unica cosa buona del viaggio è che dopo sarà finita e devono passare 6 mesi prima della prossima!

Nadia non ha le idee chiare su come deve votare al referendum della prossima fine settimana. Ascolta a tutti i programmi radio e televisivi possibili sul tema. Sembra convinta da un'argomentazione ma poi gli argomenti successivi le fanno sorgere nuovi dubbi.

Beppe Grillo scrive "Un embrione su due è abortito spontaneamente. Quelli che negano una differenza tra embrione e figlio partorito, dovrebbero raccogliere questi embrioni e fargli il funerale. Perché non lo fanno? Quando comprate una banana o un fiore delle piantagioni dell’America latina li pagate così poco anche perché sono prodotti con tanti pesticidi, a cui sono esposte molte lavoratrici incinte, che subiscono una percentuale molto alta di aborti da pesticidi. Coloro che hanno a cuore gli embrioni, hanno mai protestato contro questo fenomeno? Vi hanno mai detto di comprare banane e fiori del commercio equo invece di quelli a buon mercato?"

Io non ho questi dubbi. Forse perché alcune cose se hai vissuto, fai fatica ad allontanarti dai ricordi per pensare al astratto. Quando non c'è abbastanza da mangiare, quando ti svegli alla mattina e non sai se mangerai o meno, quando devi decidere quale dei tuoi bambini avrà meno da mangiare, quando devi decidere quale dei tuoi bambini non andrà dal medico, perché la vita è tutta una lotta continua, perché la vita è così fragile appesa in bilico tra sopravvivenza e morte, sai che il mondo non è giusto, niente è giusto, importante è sopravvivere e sperare. Legge di Darwin. Ordinaria quotidiana povertà senza guerre o mine o bombe a grappolo. Quando hai guardato gli occhi di una madre o un padre che tutti i giorni fa la "scelta di Sofie", non per embrioni ma per bambini già nati che piangono e ti guardano, come fai a dimenticartelo?

domenica 5 giugno 2005

Numu e Gulzaar

"Dovunque mi trovo mi sento straniera. In Cina sono moso o americana; in America sono cinese. L'odore del fuoco e del tè al burro di yak mi manca da morire, ma appena torno nel mio villaggio ho subito voglia di andare via. Nulla è come nei miei ricordi, sono arrivate le tv e internet, la gente è cambiata. Forse se fossi rimasta non soffrirei così tanto. Non mi sentirei così sola e vulnerabile. Se potessi tornare in dietro non lascerei il lago Lugu." Dice Numu, la diva cinese, originaria dell'etnia moso, della zona tra lo Yunnan e il Siachen, nel articolo uscito sull'Internazionale di 11/17 marzo 2005.

Ieri c'era il Boss a Bologna. Springsteen. Ha cantato degli invisibili, di guerra, pace e emigrati. Silenzio, ha chiesto. Solo silenzio per ascoltare il silenzio.

Ti dispiace essere dove sei adesso? Torneresti in dietro?

In fondo, in fondo, in fondo, c'è un posto dove c'è sempre silenzio. Penso alle parole di Gulzaar, "Ho visto il profumo di quegli occhi, non toccare con le mani, non ha bisogno di un nome... E' solo una sensazione, sentila con l'anima, non ha bisogno di un nome."

Nella guerra, le avevano ucciso il marito e il figlio (Congo)

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