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giovedì 8 settembre 2022

Percorsi Spirituali

Sono cresciuto in una famiglia poco religiosa, ma sono sempre stato interessato alla spiritualità. Questo post spiega il significato di spiritualità per me e presenta alcune delle mie esperienze spirituali più significative.



Per "spiritualità" intendo le idee sulla natura dell'anima, della coscienza e della realtà. Per me, le esperienze spirituali sono quelle che inducono in me sentimenti di connessione con gli altri e con l'universo,  e possono essere molto diverse tra di loro - possono essere legate alla lettura, alla meditazione, all'ascolto della musica, all'osservazione delle stelle e all'essere nella natura, e avere pochi collegamenti con le religioni. 

I Guru Spirituali

Le tradizioni indiane pongono molta enfasi sul ruolo di un Guru, un maestro spirituale. Invece per me, i miei maestri spirituali sono i libri (le mie letture spirituali preferite sono le Upanishad dell'Induismo).

In India ho incontrato diversi Guru famosi. Nel 1968, avevo incontrato Mahesh Yogi, nei giorni in cui i Beatles erano in visita presso il suo ashram a Rishikesh. Improvvisamente era diventato il Guru per i famosi del mondo. Mi era piaciuto il suo sorriso e le sue spiegazioni sulla meditazione trascendentale. Durante gli anni 1970-80, ero diventato molto interessato a leggere i libri di Acharya Rajneesh (Osho). Infine, durante i primi anni 2000, avevo visitato l'ashram di Sree Sree Ravishanker vicino a Bangalore e poi nel 2015 ero andato ad ascoltarlo quando aveva visitato Guwahati (nell'immagine sotto).

Il Guru Ravishanker durante la sua visita a Guwahati nel 2015

Tuttavia, finora non ho mai sentito alcun desiderio di seguire un Guru. Forse, ciò significa che non ho bisogno di un Guru, o, forse, significa che non sono ancora pronto per un Guru.

Invece di un Guru, circa 40 anni fa, ho avuto la fortuna di incontrare Don Silvio Favrin, un sacerdote cattolico di Castel Franco V. nel nord-est d'Italia. È morto all'inizio di quest'anno (aprile 2022). Era un amico per me ed era un grande maestro spirituale - alcune delle nostre conversazioni hanno avuto una profonda influenza su di me. Aveva la capacità di condividere le idee più profonde in parole semplici, spesso con un sorriso disarmante ed un pizzico di ironia (Don Silvio nell'immagine sotto).

Don Silvio Favrin, Castel Franco Veneto, un amico e un grande maestro spirituale

Interazioni spirituali inaspettate

Molte delle mie memorabili interazioni spirituali con le persone sono state inaspettate. Ad esempio, durante il 2014-16, mentre vivevo a Guwahati, ho avuto un paio di esperienze spirituali.

Il primo incontro è stato nella foresta dietro il tempio Bashishtha, dove ho incontrato un Sadhu, che aveva costruito la sua casa sotto una sporgenza rocciosa. I sadhu sono persone simili ai monaci nella tradizione induista, loro rinunciano a tutto ma non vivono dentro un monastero. Lui mi ha raccontato delle sue peregrinazioni attraverso l'India. Gli ho chiesto perché avesse scelto quel posto particolare per allestire la sua casa e ha iniziato a parlare dell'energia sottile che esce dalla terra e di come si poteva sentire quell'energia in quella roccia.

Il sadhu che viveva sotto la roccia in una foresta


"Metti la mano in questo posto", indicò la roccia, "poi chiudi gli occhi e cerca di sentire l'energia". Ho provato ma non ho sentito nulla. Allora mi ha detto che per poter sentire quell'energia avevo bisogno di prima calmare la mia mente. Era una persona semplice ma ascoltarlo parlare dell'universo e della nostra connessione con la natura è stata un'esperienza meravigliosa.

Un'altra esperienza spirituale per me è stata durante la festa di Ambubashi al tempio di Kamakhya. Kamakhya è uno Shaktipeeth (ciò è, un tempio che celebra il principio femminile della natura). La festa di Ambubashi celebra la mestruazione metafisica della dea-madre. In un cortile sulla collina vicino al tempio, mi sono imbattuto in un gruppo di cantanti Baul. Alcuni di loro fumavano cannabis. Altri ballavano e cantavano i canzoni Baul. Ad un certo punto, un vecchio, una persona molto magra, si alzò, con gli occhi chiusi in una trance estatica, e cominciò a ballare. In una mano aveva una scatolina e nell'altra, aveva un barattolo di talco. Vederlo muovere lentamente seguendo una musica che sentiva dentro di sé, è stata una delle esperienze spirituali più sorprendenti che abbia mai avuto.

L'anziano Baul che danza in un trance durante la festa di Ambubashi


Ho avuto esperienze spirituali anche in altri parti dell'India. Per esempio, una volta stavo con una famiglia in un villaggio appena fuori Orchha nel Madhya Pradesh. Una ONG locale aveva organizzato il mio soggiorno. Una mattina, stavo camminando verso Sundar Mahal, il dargah di un santo sufi chiamato Sundar Shah, quando incontrai un povero mendicante, che era seduto a terra.

Mi sono fermato a parlargli. Era vedovo ed era uscito di casa a causa di maltrattamenti da parte della nuora. Aveva deciso di girovagare e di vivere di carità come fanno i sadhu. Abbiamo parlato della sua vita precedente, della sua casa e dei suoi figli, e della sua vita presente come un mendicante errante. Mi dispiaceva molto per la sua situazione che nella sua vecchiaia, invece di avere una vita tranquilla, era costretto ad andare in giro, chiedere l'elemosina e non essere mai sicuro se avrebbe trovato un posto dove riposare per la notte.

L'anziano mendicante errante vicino aldargah di Sundar Shah


"Allora, cosa desideri, cosa vuoi adesso?", gli chiesi. Sorrise e scosse la testa: "Niente, ho trovato tutto ciò di cui ho bisogno", rispose. Ricordare quell'incontro e le sue parole, può ancora farmi sentire emozionato.

I luoghi spirituali e le statue che si sciolgono

Sono stato in molti luoghi di pellegrinaggio di diverse religioni in diversi paesi. Non sono religioso e non vado da nessuna parte a pregare. Tuttavia, mi piace visitare i luoghi religiosi alla ricerca di esperienze spirituali. In India, ho viaggiato molto, dalla roccia di Vivekanand a Kanyakumari nel sud del paese al raduno di Kumbh mela a Prayagraj nel nord. Ci sono stati molti bei momenti durante questi viaggi ed è sempre appagante vedere la bellezza nei templi, nelle moschee e nelle chiese.

Eppure, quando penso ai miei momenti spirituali indimenticabili, di solito non sono associati a nessuno di questi luoghi. Invece adoro l'idea di costruire le statue di fango per le festività indiane e, alla fine delle festività, immergere quelle statue nel mare o in un fiume. La divinità diventa quindi un'espressione temporanea della natura. Adoro la vista di vecchie statue lasciate vicino ai fiumi che gradualmente si sciolgono e tornano nella terra, un po' come tutti noi esseri mortali.

Negli anni quando vivevo nel nord-est dell'India, era comune trovare le statue di divinità come Ganesh, Durga, Kali e Saraswati, lasciate vicino ai fiumi e laghi (Come nell'immagine qui sotto).

La statua che si scioglie e ritorna alla natura


Invariabilmente, mi fermavo a guardarle. Una sera, mentre passeggiavo lungo il fiume Kolong a Nagaon e mi sono imbattuto in una vecchia statua malandata di Saraswati, la dea della sapienza, illuminata dai raggi del sole al tramonto. Per un momento, mi sentii come se la Dea mi stesse parlando. Quell'esperienza era così potente che per circa altri 10 minuti, mi sembrava che tutto fosse illuminato da una luce interna.

Musica ed esperienze spirituali

Una delle esperienze spirituali più profonde che posso ricordare è stata a Mandya nel Karnataka, quando stavo con alcune suore cattoliche in un convento. Sr Leela, la superiora delle suore, era stata nostra ospite in Italia molte volte. Una mattina presto, le ascoltai cantare dolcemente le loro preghiere in una piccola cappella. Le loro voci erano come le onde della marea che si alzavano e abbassavano e mi circondavano con il loro calore, un'esperienza spirituale davvero meravigliosa.

Un'altra volta, ero in Cisgiordania in Palestina e stavo con la famiglia di un amico. Di solito mi sveglio presto alla mattina. Ricordo di essermi svegliato nella sua stanza degli ospiti, ascoltando il suono di azaan, la chiamata dei muezzin alla preghiera, proveniente da diverse moschee nei dintorni, mentre fuori era ancora buio. Le voci non erano sincrone, e ogni voce aveva un timbro diverso - anche questa volta, l'alzare e l'abbassare delle loro voci avevano creato una meravigliosa esperienza spirituale.

Un'altra occasione in cui la musica mi ha toccato profondamente è stata a Bologna durante un programma di danza. Alessandra Pizza, l'insegnante di Bharatnatyam, stava cantando una preghiera al Ganapati, accompagnata dal battito ritmico di un gong su un blocco di legno. Eravamo seduti in una galleria, sotto un'alta cupola in modo che la sua voce avesse una piccola eco. È stata un'esperienza molto travolgente.

Alessandra Pizza (seduta per terra in mezzo alle danzatrici) canta


Adoro anche ascoltare il canto di Gurubani nei gurudwara dei sikh. Spesso i raagi (cantanti) nei gurudwara sono cantanti addestrati in musica classica e le loro preghiere hanno parole semplici ma profonde, che trovo molto commoventi.

Da adolescente e giovane, alcune delle mie esperienze spirituali sono state durante l'ascolto di cantanti classici indiani come Bhimsen Joshi, Pandit Jasraj, Kumar Gandharv e Kishori Amonkar. Per esempio, per me ascoltare Kumar Gandharv mentre canta "Udd jayega hans akela" (Volerà via, il cigno solitario) è sempre un'esperienza emozionante. 

Infine, alcuni anni fa, durante un concerto di musica a Bologna, la signora Ashwini Bhide Deshpande aveva cantato "Ganpati Vighnaharan Gajanan" - l'acustica di quella sala era meravigliosa e mi sentivo circondato dalla sua voce. Solo pensare a quell'esperienza mi fa provare una grande gioia.



Alla fine

Scrivere questo post è stata un'esperienza meravigliosa. Quando l'ho iniziato, avevo un'idea molto diversa nella mia mente di cosa avrei scritto. Invece, quando ho cominciato, mi sono venuti in mente molti ricordi dimenticati e questo post è andato in una direzione inaspettata.

Rileggendo quanto ho scritto, mi rendo conto che la maggior parte delle miei esperienze spirituali sono legate all'India, forse perché sono cresciuto circondato da quel mondo e quel modo di pensare. Posso immaginare che qualcuno che cresce in Italia, potrebbe avere delle esperienze molto diverse dalle mie. Penso che in fondo un'esperienza spirituale è qualcosa che ci fa intuire, anche per un attimo, che la realtà della nostra esistenza va oltre il mondo vissuto attraverso i nostri sensi.

Spero che leggere questo scritto vi farà riflettere su cosa significa la spiritualità per voi e forse vi aiuterà a ricordare le vostre esperienze spirituali più importanti.



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domenica 31 dicembre 2006

25 Passi Per Una Vita Migliore (2)

Questa è la seconda parte di un post riguardo i consigli del guru indiano Sri Sri Ravi Shanker. Se volete conoscere di più su di lui, potete leggere anche la prima parte del mio post.

Guru Sri Sri Ravi Shankar

Primo di iniziare: Secondo il guru la prima cosa da fare è quello di verificare il proprio stato di salute: "Salute è ... il corpo libero da malattie, il respiro senza sforzo, la mente senza stress, l’intelligenza senza inibizioni, la memoria libera da ossessioni, l’ego che comprende tutto e l’anima libera da tristezza".

Inoltre, lui consiglia di riflettere spesso sul senso della propria vita, perché secondo lui soltanto quando uno inizia a farsi queste domande, la sua vita inizia da vero. “Non bisogna avere fretta per trovare le risposte a queste domande. Quelli che le conoscono non vi le diranno, e quelli che vogliono dirvele, non le conoscono.

25 Insegnamenti del Guru

Ora arriviamo ai 25 insegnamenti del Guru per vivere meglio la nostra vita. Alcuni suoi consigli sono banali, li ripetono tutti. Ve ne presento 13:

(1) Riflettere sul contesto della propria vita: Ciò significa riconoscere la brevità della propria vita se paragonata ai milioni di anni durante le quali la vita si è sviluppata sulla terra. Se qualcuno ci guardasse da fuori, i 70-80 anni delle nostra vita sono meno di un attimo. Visti contro la grandezza dell’universo, siamo invisibili. Secondo il guru, questa riflessione ci aiuta a superare gli alti ed i bassi della vita, restando tranquilli, felici e soddisfatti. Tutti gli esseri hanno amore dentro di se – devi sforzarti di riconoscerlo mentalmente per trovare il tuo radicamento nell’amore.

(2) Ricordare la transitorietà della vita: Pensi alla tua vita, pensi a tutte le cose fatte e non fatte. Tutto è passato, finito. Tutto nella vita è transitorio, ma dentro questa vita che cambia continuamente, dentro di te c'è anche qualcosa di permanente che non cambia, che osserva questo mondo mutevole. Ogni tanto pensa a questa parte di te che vive dentro di te e che osserva il passare della vita e delle situazioni.

(3) Ricordati di sorridere più spesso: In una ricerca hanno scoperto che bambini, mediamente sorridono circa 400 volte al giorno, gli adolescenti 17 volte al giorno, e gli adulti molto più raramente. Ricordati di guardare la tua faccia nello specchio ogni giorno e di sorriderti. Basta poco per renderci tristi e stressati. Con qualche battuta o azione, gli altri ti rubano il tuo sorriso – non lasciare che ti portano via il tuo sorriso. Dal punto di vita della conoscenza, sorriso è gratuito come il sole, l’aria e acqua mentre rabbia ci costa – ricorda questo e rendi il tuo sorriso gratuito, da usare sempre e dovunque, e la tua rabbia molto costosa, da usare con molta cautela.

(4) Sii entusiasta e parla bene degli altri: Entusiasmo è la natura della vita ma impariamo a dimenticarlo. Se siamo dominati dalla paura, impariamo a nascondere il nostro entusiasmo. Non solo diventiamo seri, ma cerchiamo anche di controllare l’entusiasmo degli altri, ricordando loro di essere “realisti”.

(5) Ricordati di meditare: Trova alcuni momenti per la meditazione ogni giorno. Meditazione significa introspezione, ma significa anche lo stato di non-pensiero quando la mente non è agitata, quando la mente vive nel presente. Più profondamente riuscirai a stabilire il contatto con te stesso, più libero sarai. Meditazione significa lasciar andare la rabbia, il passato, i piani per il futuro, significa vivere il presente in profondità.

(6) Trova tempo per te stesso: Trova ogni tanto un giorno per la tua "manutenzione". In quel giorno, non pensare a tutte le cose che devi o dovresti fare, trova tempo solo per essere con te stesso, senza urgenze, senza rimproveri, senza cose da fare. Alzati all’alba, fai esercizi e lo yoga, mangia solo il necessario e medita. Impara ad ascoltare gli altri con attenzione, senza elaborare domande o giudizi dentro di te. Impara ad ascoltare il tuo respiro.

(7) Comunica meglio: Se incontri qualcuno che sa più di te, ascolta con le orecchie e gli occhi aperti. Se incontri che sa meno di te, sii umile e gentile. Gioca con un bambino come quando eri un bambino. Quando parli con un anziano, ricordati che un giorno anche tu sarai anziano. Quando sei aperto senza pregiudizi, a imparare e a condividere, diventerai un comunicatore migliore.

(8) Sviluppa la tua creatività: Impara a distanziarti dal tuo lavoro – mentre lavori, lo devi fare con 100% di te stesso ma senza preoccupare dei risultati. La creatività nasce quando sei rilassato, quando sei senza preoccupazione per i risultati.

(9) Migliora il mondo che ti circonda: La nostra energia vitale ha bisogno di una direzione. Senza la direzione, c’è soltanto la confusione. La nostra energia ha bisogno anche di impegno. Pensa al mondo che ti circonda e pensa a quello che puoi fare tu per renderlo migliore. Aggiungi questa direzione e impegno alla tua vita, lo renderà più piena e appagante.

(10) Pianifica i tuoi obiettivi e lungo e a breve termine: Lo devi fare restando ben radicato nel tuo presente. Dove vuoi essere tra 3 anni, tra 20 anni? Come farai ad arrivarci? Scegli soltanto poche cose essenziali e non la lista di tutte le cose che vuoi fare. Se la tua vita seguirà la direzione giusta per le cose essenziali, tutto il resto si aggiusterà senza sforzo.

(11) Pregare aiuta: pregare non come un rituale da seguire ma pregare dal cuore, pregare con la gioia.

(12) Non avere paura dei cambiamenti: Rifletti se tua vita è diventata un routine, qualcosa che ha bisogno di un cambiamento ma hai paura di affrontarlo? Anche se le cose abituali sono comode, delle volte devi sforzarti per promuovere il cambiamento per migliorare.

(13) Sii consapevole di tuoi limiti: Tutti noi abbiamo i nostri limiti. Quando incontri i tuoi limiti, impara ad riconoscerli. Preghiera aiuta in questo incontro. Accettate quelli limiti con amore.

Forse avete capito, il guru non dice niente di nuovo, conoscete già questi insegnamenti per migliorare la vostra vita. Per esempio, alcuni altri consigli che lui dà sono: non perdere gli amici, non cercare la perfezione, non diventare prevedibili, ecc.

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Se volete conoscere di più sul guru indiano Sri Sri Ravi Shanker, potete leggere anche la prima parte del mio post

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venerdì 29 dicembre 2006

25 Passi Per Una Vita Migliore (1)

E’ di nuovo il momento di fare il resoconto dell’anno appena trascorso, e di farsi i buoni propositi per il nuovo anno. Anche se poi, spesso i propositi restano soltanto delle parole senza un seguito, ma intanto possiamo sentire buoni e risoluti per qualche giorno!

Il Guru Sri Sri Ravishanker

Non voglio pensare ai miei propositi che mi ero fatto l’anno scorso. O, quelle fatte l’anno prima, o prima ancora. Tanto sono sempre le stesse. Devo dimagrire. Devo scrivere il mio romanzo. Devo fare meditazione tutti i giorni. Devo imparare a controllare le mie emozioni. Devo trovare più tempo per stare con la famiglia. E così via.

Ma capita anche a voi di continuare a fare sempre le stesse promesse anno dopo anno?

Invece vi voglio parlare dei consigli di un guru indiano che si chiama Sri Sri Ravi Shanker, apparsi su un settimanale indiano, The Week. "I 25 passi per migliorare la tua vita nel 2007".

Sono sopratutto gli americani che credono nei manuali di auto-apprendimento che insegnano l’arte di vivere – “Come avere tanti amici”, “Come realizzare i propri sogni e diventare miliardari”, “Come vincere le paure e dominare il mondo”, ecc. Ora anche i guru indiani, a partire da Deepak Chopra, Acharya Rajneesh e Mahesh Yogi, fino a Sri Sri Ravi Shanker, hanno imparato i benefici di brevettare gli insegnamenti spirituali degli antichi maestri e di usare le nuove tecnologie per portare sollievo all’umanità sofferente e allo stesso momento, accumulare delle ricchezze.

Sri Sri Ravi Shanker sembra una persona molto simpatica, ha un sorriso disarmante che ti scioglie il cuore e ha un modo di parlare immediato, semplice e chiaro.

Tuttavia, lo trovo un po’ irritante a partire dal suo nome così pomposo. La parola ‘Sri’ è usata in India un po’ come il ‘signore’ in italiano, come un appellativo prima dei nomi maschili, invece per le donne si usa Srimati (signora). Tuttavia il significato specifico di Sri è la 'luce interiore', o l’aura personale. Il fatto che il guru Ravi Shanker abbia voluto aggiungere due ‘Sri’ prima del proprio nome, mi sembra un modo per attirare attenzione e per sottolineare la propria natura divina.

Si è vero che il Dio vive dentro ogni uno di noi e spesso noi lo dimentichiamo. In questo senso, posso capire la scelta del guru di aggiungere i due Sri prima del proprio nome forse per ricordarsi che ha dentro di se la luce divina, ma allo stesso momento penso che un guru dovrebbe essere un ascetico e non attaccato a grandi titoli o onori.

Il nome di Sri Sri Ravi Shanker è associato anche ai corsi di Arte di Vivere (Art of Living) durante i quali si insegnano il Sudershan Kriya, un particolare tipo di meditazione basato sullo yoga Pranayama (esercizio del respiro) durante la quale si ripete il mantra ‘So ham’ ( io sono) secondo un ritmo ben preciso. La tecnica di Sudershan Kriya è brevettata ed i suoi corsi costano.

Questa sua attenzione verso gli aspetti mondani, lo trovo poco consone all’ideale di rinuncia associato ai guru tradizionali in India. Dall’altro canto capisco che oggi la maggior parte delle persone non ha tempo da dedicare a niente ed a nessuno. Oggi tutto funziona secondo la logica dell’usa e getta. Cerchiamo continuamente nuovi stimoli - nuovi giochi, nuovi gadgets, nuova musica, nuovi vestiti, nuovo arredamento e il tutto il resto, perché dopo un po’, ogni cosa diventa noiosa. In questo mondo, forse il suo modo di vendere i suoi corsi a caro prezzo, come qualcosa di esclusivo, forse gli garantisce maggiore attenzione di suoi seguaci?

Comunque torniamo ai suoi 25 consigli per migliorare la vita. Volete conoscerli? Sono nella seconda parte di questo post!

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