martedì 29 novembre 2005

La Neve a Bologna

In questi giorni ha nevicato tanto a Bologna. Il nostro parco è sepolto sotto la neve.

Neve, parco Via Agucchi, Bologna

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A Delhi, l'inverno era la stagione più bella della città. Persone abituate a Delhi, trasferitesi a Bombay, spesso dicevano che gli mancava l'inverno di Delhi. 

Inverno era l'occasione per tirare fuori maglioni di lana colorati e le giacche invernali per un paio di mesi che non potevi portare per il resto dell'anno perché faceva troppo caldo. A Delhi, non faceva freddo sul serio. Durante i giorni più freddi, le temperature potevano arrivare fino a 1-2 gradi, ma questi giorni freddi erano pochi e più spesso le minime erano intorno a 7-8 gradi mentre le massime arrivavano fino a 14-18 gradi. Ciò nonostante, il freddo si sentiva di più, perché le case non hanno il riscaldamento. Per cui, dentro le case, tutti giravano con i maglioni e si doveva dormire con le coperte speciali - i "rajai", coperte imbottite di cottone.

Ogni 3-4 anni, quando il cottone dentro i "rajai" vecchi formava dei grumi, si chiamavano gli uomini che facevano il mestiere di sgrumare il cottone. Avevano degli archi con un robusto bastone da una parte, al quale erano legati dei fili di metallo, come delle giganti chitarre. Loro strofinavano questi fili tesi, in mezzo al cottone. I grumi si rompevano facendo volare i morbidi fiocchi di cottone per la stanza, come succede quando fai la lotta con i cuscini e un cuscino si rompe e perde il suo cottone.

Da bambino non avevamo mai visto la neve, delle volte fantasticavo che nevicava a Delhi. Invidiavo mia mamma quando lei ci raccontava della sua infanzia in mezzo alla neve nelle montagne di Simla.  Allora immaginavo che la neve dovrebbe essere come quei fiocchi di cottone. Alla fine della sgrumatura, era divertente raccogliere tutti i fiocchi di cottone e rimetterli dentro i "copri-rajai".

Durante l'inverno, da bambino le dita di miei piedi si gonfiavano come il pane nel forno. Diventavano rosse e mi sentivo un prurito infinito. Anche se oggi penso che non faceva molto freddo, allora mi sembrava di avere molto freddo.

Ricorderò per sempre il mio primo incontro con la neve. Ero all'ospedale di Vicenza ed era ottobre. Ero dentro una sala dietro la vecchia rianimazione, vicino al cancello posteriore. Non mi ricordo che cosa facevo, ma quando ho visto i fiocchi di neve venire giù, sono corso fuori per sentirli sulla mia pelle.

Invece dopo tanti anni, adesso, quando nevica, penso alla fatica di camminare sulle strade sporche e ghiacciate perché devo portare a passeggio mio cane e ho paura di scivolare.

Settimana scorsa ero a Ginevra. Aveva nevicato, c'era tanto vento e faceva freddo. Per il viaggio di ritorno passai da Monaco, la città era tutta coperta dalla neve. La campagna intorno all'aeroporto di Monaco sembrava una torta matrimoniale glassata.

Quando il nostro aereo è arrivato a Bologna, l'aeroporto era chiuso per la neve e abbiamo dovuto andare a Pisa e poi, tornare a Bologna in Pullman.

Si, ormai l'inverno è qui.

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domenica 6 novembre 2005

Non nascono i bambini

Una mia collega ha avuto il terzo figlio quest'anno. Lei abita in un piccolo comune, che calcola le tasse dei rifiuti sulla base dei componenti dei nuclei famigliari in una casa. Così, quest'anno, lei con i 5 componenti della sua famiglia ha superato la soglia e dovrebbe pagare 38% in più per queste tasse. Si parla tanto che l'Italia non fa figli, ma quando qualcuno rischia e li fa, lo stato ti da una bella martellata per ricordarti di non farlo mai più, vero?

Mostra fotografica con la donna in cinta, Bologna

Sono molto efficienti e efficaci gli amministratori. Misurano totale dei rifiuti e li distribuiscono equamente tra le unità famigliari sulla base dei componenti di ciascuna famiglia. Ma ciò incentiva riduzione dei rifiuti da parte delle famiglie? Li aiuta a migliorare il proprio comportamento con la raccolta differenziata? No, non importa quanti rifiuti produci, tanto pagherai sulla base dei componenti del nucleo famigliare. Penso che una persona sola o una coppia, può produrre tonnellate di rifiuti e si può avere una famiglia di 5 persone, che ne producono molto meno.

Ma lo stato non può stare dietro a tutte queste complessità! In Svizzera si fa così, o almeno si faceva così a Basilea 10 anni fa - pagavi le tasse sulla base del tuo volume di rifiuti. Forse è complesso e difficile da attuare in Italia con il continuo taglio delle risorse. Ma forse possiamo calcolare solo i componenti delle famiglie con più di 18 anni, se si vuole aiutare le famiglie con i bambini piccoli?

Penso che la complessità umana fa paura ai contabili, agli amministratori, alle persone che misurano le cose in numeri. Per loro, è meglio se si può semplificare, ridurre la complessità, e identificare alcuni elementi essenziali applicabili universalmente. Per loro è importante che tutto è razionale,logico, efficiente, efficace, e reale, per questo preferiscono la riduzione della complessità ai semplici numeri, facili da capire.

Purtroppo, il mondo reale insiste per continuare ad essere piena di complessità, imprevisti e persone poco logiche.

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In ufficio, tutto il nuovo personale è assunto con contratti a tempo determinato. Solo dopo questa prova, qualche volta, si procede ad un contratto a tempo indeterminato. Ogni volta che ciò succede, le donne neoassunte rimangono incinta.

Vuol dire che molte donne vorrebbero fare i figli, ma l'incertezza del lavoro le blocca. Cosa si fa per ridurre questa incertezza e insicurezza delle famiglie per aiutarli a fare più figli? Si fa il contrario, assicurando che non vi siano sufficienti asili nidi per i figli così se per sbaglio hanno osato avere un figlio, possono pentirsene?

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Anche in India si fanno meno figli oggi. Magari tra i poveri, tra le famiglie rurali, ancora oggi, fare tanti figli è normale, ma in città, con crescente numero di nuclei famigliari sempre più piccoli senza il sostegno della famiglia allargate, e con l'impossibilità di avere un minimo di comfort se la donna rinuncia al lavoro, si fanno meno figli.

Nessuno dei miei amici di scuola e di università ha avuto più di 2 figli. Ci ho pensato molto, ma non sono riuscito a pensare ad uno di loro che abbia avuto tre figli. Purtroppo, la maggior parte di loro non ha nipotini. Forse i dati demografici non lo mostrano ancora, ma il giorno arriverà anche per loro quando tutti diranno che bisogna fare più figli.

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