venerdì 23 gennaio 2009

Mostra fotografica su Gandhi e le Danze di Bollywood

L'accostamento tra Mahatma Gandhi e le danze di Bollywood può sembrare un po' strano, ma Valentina Manduchi pensa che le danze di Bollywood siano un modo per confrontarsi con le altre culture, e in questo senso che si avvicina al pensiero di Gandhi. Voi cosa ne dite?

Si tratta di due annunci, che vi trasmetto molto volentieri. Sta per iniziare un periodo di viaggi per me - lunedì 26 partirò per Ginevra per una settimana, e poi il 10 febbraio andrò in Tailandia.

Così non potrò assistere all'inaugurazione della mostra fotografica su Mahatma Gandhi, ma spero di andare a vederla prima di partire per il Bangkok.

Invece il corso di danze di Valentina è troppo lontano per me, ma spero che tutti gli appassionati di Bollywood che vivono a Roma e nei dintorni, vorranno sperimentarlo.

Ecco il primo annuncio, Mostra Fotografica su Gandhi a Bologna, 30/1-13/2/2009

Gentili colleghi e amici,


Il 30 Gennaio, presso il Dipartimento di Studi Linguistici e Orientali in Via Zamboni, 33 si terr una rassegna fotografica, dal  titolo La mia vita il mio pensiero MK Gandhi. 


La mostra sar inaugurato in Aula V il 30 gennaio ore 10.30 dal console generale dell'India a Milano, Sarvajit Chakravarti con la presenza Proff. Giorgio Renato Franci e Proff. Roberto Grandi. 

La mostra illustra in cinquanta immagini, la vita del Mahatma ricostruendo le principali tappe del suo cammino: gli anni di Londra, le esperienze sud-africane, il ritorno in patria e linizio della lotta per lindipendenza.  La data 30 gennaio la ricorrenza dell'assassinio di Gandhi e l'inaugurazione avr luogo l'ora esatto (10.45) della sua morte.

Cordiali saluti,

Mette Rudvin
Ana Carvalho

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E, questo è l'annuncio di Valentina Manduchi: Corso di Danza Indiana Bollywood


Ciao a tutti,
è con immenso pacere che vi informo della nascita del corso di danza indiana Bollywood presso la Sultana Academy  a cura di Valentina Manduchi.
Le lezioni si svolgeranno il Venerdì dalle 18.30 alle 20.00.

Più siamo numerosi più c'è la possibilità di aprire altri corsi in altri orari. L 'obbiettivo è quello di creare un gruppo numeroso in cui diverse culture si confrontino e si divertino attraverso il linguaggio della danza e di Bollywood. 


domenica 18 gennaio 2009

2008: I Migliori Film Di Bollywood

Prima di cominciare, devo chiarire che non mi sono piaciuti tutti i film in questa lista che si chiama “migliori film di Bollywood del 2008”. In questo senso il titolo del post non è molto preciso. Anzi, qui troverete qualche film che ho fatto fatica a guardare. Comunque è la lista dei film più significativi di Bollywood del 2008 – o perché erano film belli, o perché hanno avuto grande successo commerciale o perché hanno qualche scena o qualche attore che mi è piaciuto, anche se nell’insieme il film poteva anche essere un po’ deludente. 
(1) Aamir: Il primo film del regista Raj Kumar Gupta era un thriller con l’attore Rajeev Khandelwal, conosciuto per qualche telefilm, nella sua prima apparizione sul grande schermo di Bollywood. Il film raccontava la storia di 8 ore nella vita di un giovane medico musulmano, che rientra in India dall’Inghilterra e si trova subito immischiato in una rete dei terroristi islamici, i quali hanno rapito la sua famiglia e vogliono la sua collaborazione. Oltre ad essere un thriller mozzafiato, il film entra nei vicoli e stradine della vecchia e puzzolente Mumbai, dove vivono i poveri, senza romanticismo e senza le visioni grandiose e fantasiose del mondo di Bollywood. Rajeev Khandelwal lascia un’ottima impressione. 


Alla fine del film, l’unica cosa del film che non mi aveva convinto era la sua premessa, la scelta di un giovane medico quasi sconosciuto, rientrato dal estero da parte dei terroristi per portare a termine un’operazione terroristica, soltanto perché è musulmano. Mi chiedevo, se un’organizzazione terrorista vuole organizzare un attentato, non ha bisogno di usare delle persone fidate invece di affidarsi ad un giovane che non conosce? Comunque, questo interrogativo, non toglie niente dalla trama del film. 
Oltre ad essere un thriller, il film ci aiuta a riflettere sulle pressioni subite da giovani musulmani moderati e moderni, i quali devono sempre giustificare la propria posizione sia alla maggioranza che ai propri confratelli, perché ormai tutti i musulmani sono visti come “terroristi islamici”. 
(2) A Wednesday (Un mercoledì): Come Aamir, anche questo è un piccolo film di un giovane regista al suo esordio nel mondo di Bollywood, Neeraj Pandey, e anche questo film riguarda il terrorismo. E’ un altro thriller, una corsa contro il tempo per identificare le bombe nascoste da un terrorista che vuole il rilascio di alcuni terroristi islamici a Mumbai. Gli attori principali del film, Naseeruddin Shah nel ruolo dell’uomo che minaccia la polizia, Anupam Kher nel ruolo del capo della polizia, e la coppia di due poliziotti (Jimmy Shergill e Aamir Bashir), uno musulmano violento e impulsivo e l’altro indù ligio alle regole e preciso, sono tutti bravissimi. La sorpresa finale del film era molto forte.


Ho trovato il film inquietante perché in maniera subdola fa sembrare giusta la vendetta personale, giustifica la rabbia del uomo comune che decide di prendere la legge nelle proprie mani perché pensa che la polizia, lo stato e la giustizia non proteggono gli innocenti. Così i giustizieri fuorilegge sono applauditi. Il film ha trovato grande consenso in India. 
E’ vero che quando vi sono degli eventi che distruggono la vita degli innocenti, ci sentiamo impotenti, arrabbiati e frustati, e in questo senso il film rappresenta il punto di vista delle persone comuni. Dall’altra la filosofia del film, che le persone comuni possono decidere di vendicarsi senza rispettare la legge, penso che sia una stupidità perché porta a nuove ingiustizie, e non risolve niente. 
(3) Rock on: Ho già scritto di questo film, qualche mese fa. Nel frattempo, l’ho già visto tre volte e penso che resterà tra i miei film preferiti di Bollywood. Bellissima musica, bravi protagonisti a partire da Farhan Akhtar e una trama prevedibile, ma molto piacevole.

In questi giorni, fa troppo freddo e uso la macchina per andare al lavoro. Dentro la mia macchina, senza essere guardato da altri come un pazzo, mi posso lanciare nelle fantasie di essere un rockstar, e cantare a squarciagola le canzoni di Rock On, è meraviglioso, non devo preoccuparmi di essere completamente stonato! 
(4) Jodha Akbar: Ho già scritto anche di questo film e l’ho già visto tre volte. In un momento libero, se non ho altro da fare, torno a riguardarlo. Bellissima colonna sonora, ottima ricostruzione dell’era Mughal, ottime scenografie e un Hrithik Roshan veramente bravo insieme alla bella Aishwarya Roy. Il film è un po’ troppo lungo e certe scene della guerra non finiscono mai. Comunque, nonostante tutto, merita di essere visto. 



(5) Singh is Kingg (Singh è il Re): Veramente ho fatto fatica a finire di guardare questo film, ma conosco diverse persone che pensano che sia il miglior film di Bollywood del 2008. Il film è la storia di un ragazzo sikh (Akshay Kumar) un po’ pazzo, il quale parte per l’Australia per riportare a casa una persona del suo villaggio che è diventato un boss di malavita organizzata di Melbourne. Durante il viaggio, per sbaglio lui finisce in Egitto dove incontra una bella ragazza ... insomma una storia che fa acqua da tutte le parti. Forse si può paragonare il film a certe polpettine italiane tipo “Natale a Rio”, ciò è, lasciate a casa il cervello prima di andare a vedere questo film. Tuttavia devo riconoscere che Akshay Kumar è veramente bravo nel ruolo del ragazzo sikh schizzato e si può guardare questo film solo per le sue pazzie simpatiche. 



Quando è uscito Singh is Kingg, tutti parlavano di Akshay Kumar come l’attore più famoso e più pagato di bollywood. Tutti i suoi film ultimamente avevano ottenuto il successo commerciale. Anche quando un film non ha ottenuto il successo commerciale, tutti hanno comunque apprezzato lui come la stella che sa coniugare bravura come attore al suo carisma personale, anche nei film più banali con le trame più incredibili. Purtroppo, all’inizio del 2009, uno dei film più costosi di Bollywood, Chandni Chowk to China (Da Chandni Chowk alla Cina o CCTC) finanziato da un big di Hollywood, Warner Brothers, con Akshay Kumar come protagonista principale, è stato rifiutato dalla critica e dal pubblico. Nessuno si apsettava un flop così miserabile da Akshay Kumar. Subito tutti hanno cominciato a parlare dell’imminente eclisso di Akshay Kumar.
E’ così il modo del cinema, un giorno sei in cima, e il giorno dopo sei precipitato in fondo! 


Warner Brothers aveva lanciato una campagna per avvertire i futuri pirati di non osare a scaricare il film CCTC dall’internet, che le loro spie avrebbe perseguitato tutti i pirati. Il giorno che è uscito il film, le male lingue hanno detto che l’avvertimento di Warner Brothers era per sollecitare gli internauti a scaricare il film e guardarlo perché nessuno lo guardava nei cinema! 
(6) Oye Lucky, Lucky oye: Un altro piccolo film dal regista Dibanker Bannerjee, diventato famoso nel 2006 per il successo del suo primo film Khosla ka Ghosla (Il nido dei Khosla), ha trovato molti consensi tra i critici, ma purtroppo non ha trovato il grande pubblico. Uscito nei giorni degli attacchi terroristici di Mumbai alla fine di novembre 2008, il pubblico non si è accorto di questo film, perché in quei giorni si pensava a tutte altre cose. 



Il film ha una colonna sonora molto particolare e non convenzionale per il cinema di Bollywood. Inoltre, il film ha una ambientazione veramente maestrale dei quartieri della piccola borghesia di Nuova Delhi, i personaggi, il loro modo di parlare, tutto sembrava autentico. Abhay Deol, l’attore principale del film, nel ruolo di Lucky, un ragazzo di una famiglia piccola borghese che vuole diventare ricco e diventa un ladro, è stato molto apprezzato. Il titolo del film è il modo in cui gli amici e parenti di Lucky lo chiamano. 
Il film mi è piaciuto, anche se non quanto mi era piaciuto Khosla ka Ghosla, e molte liste dei critici indiani hanno questo film in cima delle loro liste dei migliori film del 2008. 
(7) Jane tu ya jane na (Tu lo sai o non lo sai) era il film romantico del 2008, con due protagonisti principali molto giovani, Imran Khan e Genelia D’Souza, circondati da un gruppo di amici. I due giovani sono amici all’università, non si accorgano che si amano ... solita storia romantica, ma raccontata con una freschezza disarmante. Ratna Pathak Shah nel ruolo della madre single e femminista del ragazzo, che lavora per un’associazione di volontariato e che vuole crescere il suo figlio con le idee del pacifismo, è brillante. 



Il dialogo più bello dell’anno di Bollywood era da questo film – l’amica del figlio dice, “Non so dove e come si sono volati via i 5 anni della vita all’università!” e la mamma del ragazzo dice rassegnata, “Al telefono mia cara, al telefono!” 
La colonna sonora del film è di A. R. Rahman e ha subito trovato grande successo commerciale. La canzone “Aditi” ha già vinto qualche premio come migliore canzone del anno. 
Un altro film con la colonna sonora di A. R. Rahman nel 2008 era Yuvraaj ma il film è stato un grande flop. Mi è piaciuto la musica di questo film, e ogni volta che lo riascolto, lo apprezzo di più, ma purtroppo questa colonna sonora non appare nella lista delle migliori colonne sonore di Bollywood del 2008. In ogni caso, il 2009 è iniziato benissimo per A. R. Rahman, il quale ha vinto il Golden Globe per la colonna sonora di Il Milionario di Danny Boyle. 
(8) Rab ne bana di jodi (Dio ha deciso la coppia) aveva Shah Rukh Khan insieme ad una nuova ragazza, Anushka Sharma, con il regista Aditya Chopra, famoso come regista di film romantici di grande successo con Shah Rukh Khan. 
Come sempre, anche questo era un film romantico, ma almeno questa volta la storia non era di ricchi indiani che vivono all’estero. 
Il film racconta la storia di un uomo di una certa età, semplice e noioso, che è costretto a sposare una ragazza giovane e brillante. Cosciente della grande delusione della ragazza per essersi sposata con un uomo più vecchio e all’antica, l’uomo cerca di cambiare per cercare di vincere l’amore della ragazza. Shahrukh in ruolo dell’uomo vecchio e noioso, è stato diverso e bravo, e il film ha trovato grande successo del pubblico. 



(9) Ghajini – l’anno si è concluso con il più grande successo commerciale di Bollywood del 2008, un film sulla vendetta uscito nella settimana di natale. Con l’attore Aamir Khan e due attrici nuove (Asin e Jia Khan), il film è ispirato da un film di Hollywood, Memento, e racconta l’amnesia di un uomo a seguito di un attacco di malviventi, durante il quale la sua fidanzata è stata uccisa. Il film segue il tentativo dell’uomo di riscoprire il proprio passato con l'aiuto di una studentessa di medicina e andare alla ricerca degli assassini e il loro capo, un uomo che si chiama Ghajini. 
A tratti il film era interessante, ma la sua violenza non mi è piaciuta. In ogni caso devo ammettere che non sono grande ammiratore dei film d’azione, mentre sembra che il pubblico indiano ha gradito questo film più di tutti gli altri film del 2008. 
Tra i protagonisti, Aamir Khan e Asin (fidanzata) sono bravi, invece non mi è piaciuta Jia Khan, nel ruolo dello studentessa di medicina che aiuta l’uomo (Aamir Khan) a riscoprire il suo passato. 



La colonna sonora era di nuovo favolosa, di A. R. Rahman. 
(10) Bachna ae Hasino (Ragazze, state attente) era un altro film romantico con l’attore Ranbir Kapoor. Era il secondo film per lui dopo il disastroso debutto in Saawariya, prodotto da Sony films e uscito anche in Italia nel 2007. Questa volta, lui faceva la parte di un casanova che sfrutta le ragazze e poi le lascia finché un giorno incontra una ragazza uguale a lui, che sta insieme a lui per poco e poi decide di cambiare l’uomo. Per la prima volta lui capisce che cosa significa essere scaricati dalla persona che ami. Pentito, lui torna dalle sue ex fiamme per chiedere il loro perdono. 
Alcune parti di questo film erano state girate in Italia, tra Venezia, Capri, Roma e Alberobello. Anche la colonna sonora di questo film ha riscosso grande successo. 



Nell’insieme, penso che il film di Bollywood del 2008 non erano particolarmente importanti. Questa lista non è comprensiva, non comprende alcuni film interessanti come Fashion. Non vi era nessun film che potrei definire eccezionale. Se devo scegliere i miei film favoriti del 2008, forse sceglierei Rock On al primo posto, Jodha Akbar al secondo posto e Jaane tu ya Jaane na al terzo posto.

domenica 11 gennaio 2009

L'anno passato - 2008

A fine dell'anno, ogni rivista che si rispetta, parla delle sue memorie dell'anno passato, degli eventi più importanti. Ho scelto alcune delle foto che mi hanno colpito di più per parlare di cosa significava questo anno per me:

Iniziamo con gli attacchi terroristici di Mumbai e le memorie di quel 26 novembre 2008. Avevo visto l'11 settembre delle due torri di New York, ma il coinvolgimento emotivo era diverso. Questa prima foto scattata da Arko Datta/Reuters, presenta una tranquilla mattina presso il Gateway of India e l'hotel Taj Mahal.





La seconda foto è stata scattata da Gleb Garanich/Reuters in Georgia durante un bombardamento russo. Le guerre sanguinose, le persone che continuano a morire per l'indifferenza del mondo, hanno continuato anche nel 2008, e l'esempio più feroce di questo attacco è quello che succede a Gaza, dove i militari israeliani continuano a trucidare innocenti dietro la scusa di attaccare l'Hamas. Alcune descrizioni della ferocia dei militari, raccontate da un gruppo di medici israeliani erano agghiaccianti. Alcuni figli delle persone chiuse e torturate nei ghetti di Versavia e nei campi di concentramento naziste, sembrano aver preso le sembianze crudeli di quelli che torturavano i loro genitori.





La terza foto è stata scattata da Mark Wessels/Reuters a Cape Town in Sud Africa dove la furia contro gli immigrati continua. Anche qui, le persone uscite da una lunga lotta al regime di apartheid si accaniscono contro i poveri immigrati africani. In India, nella ricca Mumbai le forze dell'orgoglio marathi di Raj Thakre attaccano i poveri immigrati venuti da Bihar e Uttar Pradesh. In Italia, i senatori della Lega propongono delle leggi discriminatorie, come quella che vorrebbe convertire i medici nelle spie per denunciare i malati clandestini.




La quarta foto è di Danish Ismail, scattata a Srinagar nel Kashmir indiano durante un funerale. La polizia è spesso presentata come carnefice e violenta, e di colpe ne ha tantissime. Basta pensare a quanto successo a Bolzanetto dopo il G8 di Genova. 

Nello stato di Kashmir, diversi attivisti e scrittori indiani compresi Arundhati Roy e Pankaj Mishra avevano parlato di questa violenza dello stato, chiedendo il governo indiano di smettere subito con le crudeltà delle forze militari e di lasciar andare Kashmir al Pakistan, se lo desiderano. L'idea che persone possono decidere di "cambiare" paese solo perché appartenenti alla loro stessa religione, lo trovo difficile da applicare all'India perché è così piena di diversità e se ogni religione, ogni etnia lo penserà così, l'India non dovrebbe esistere, ma concordavo con Roy quando diceva che non si può chiedere alle persone di pagare il prezzo del rispetto di un principio con la loro vita. Ma i risultati delle ultime elezioni nel Kashmir mi confondano. Se la maggioranza della popolazione musulmana di Kashmir vuole che Kashmir sia Pakistana, perché 70-80% è andata a votare per le elezioni? Forse quelli che gridano del loro diritto di far parte del Pakistan, non rappresetano la maggioranza della popolazione?

Il pianto dei polizziotti in questa foto è importante per ricordare che vi sono persone da entrambe le parti che perdono la vita e che la rischiano, anche se nelle discussioni spesso tendiamo a demonizzare una parte e santificare l'altra.




L'ultima foto è di Peter Andrew/Reuters scattata a Nakuru in Kenya e presenta un ragazzo con una freccia ficcata nella sua testa. Quando ho visto la foto, il mio primo pensiero era che questa foto presentava una nuova acconciatura afro, poi quando ho visto la freccia, ho pensato ad un trucco con fotoshop. Invece la foto non è un trucco di fotoshop, ed è una testimonianza della ferocia della rabbia umana durante le lotte. 


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