domenica 17 agosto 2008

E’ Arrivato Bollywood

Se vi piacciono i film di Bollywood allora forse vi siete già accorti che in questi giorni, ogni sabato in prima serata, su Rai 1 c’è un film di Bollywood (ciclo "Amore con turbante").



Non so quando è iniziato questo ciclo di film indiani su Rai 1. Ho visto il primo film “Senza Zucchero” (Cheeni Kum) il 9 agosto sera e poi, ieri 16 sera, c’era “Io e te: confusione d’amore” (Hum tum). Non so fino a quando proseguirà questo festival. Sul sito di Rai 1 ho cercato in vano per trovare qualche informazione. Forse agosto è un mese morto per i programmi televisivi e forse non si ha grandi aspettative da questi film, o magari le informazioni vi sono ma non sono riuscito a trovarle!

In ogni caso penso che sia un’idea grandiosa. Bollywood è ormai riconosciuto come un fenomeno. In Inghilterra, America e Australia, ogni tanto qualche film indiano riesce ad entrare nella classifica dei film più visti, magari al decimo posto, ma comunque inizia ad avere una sua rilevanza economica.

In Italia, la comunità indiana non è molto grande ma se mettiamo insieme le persone provenienti da Bangladesh, Pakistan e Sri Lanka, tutti paesi dove si guardano anche i film di Bollywood, allora un bacino importante di emigrati esiste per questi film, oltre agli spettatori italiani.

In questo senso penso che i film possono essere un ponte per promuovere integrazione. Spesso gli adulti in queste famiglie non guardano la TV italiana e non sanno parlare bene l’italiano, mentre i ragazzi che frequentano la scuola in Italia crescono diversamente. Penso che queste persone adulte possono avvicinarsi all’italiano tramite i film dei loro paesi.

La cultura odierna in Italia esprime immagini e giudizi fortemente negativi verso gli emigrati. Quando si parla in maniera indiscriminata degli emigrati come ladri e criminali, ferisce tutte le persone, anche quelle che vivono e lavorano in Italia da molti anni. Per questi ragazzi d’origine straniera che crescono in Italia, è atroce scoprire che il paese che considerano come il proprio, li giudica come esseri spregevoli tramite i mass media.

Invece, accettare e valorizzare queste diversità significa migliorare l’integrazione di questi ragazzi. In questo senso, penso che il servizio pubblico italiano dovrebbe fare uno sforzo in più per portare e presentare i prodotti culturali di paesi presenti in Italia, come le Filippine, il Cina, i paesi del mediterraneo, Africa del nord.



Per tornare ai film di Bollywood su Rai 1, non so se la scelta di doppiare questi film in italiano sia la scelta migliore. E’ vero che in Italia non esiste una cultura dei film in altre lingue con i sottotitoli, tutto deve essere doppiato in italiano. Ma forse il doppiaggio di questi film richiede la capacità di immedesimarsi in un’cultura lontana dalla cultura occidentale e forse quella manca di esperienza. In fatti mentre guardavo i due film, qualche volta avevo l’impressione che i doppiatori non erano convinti delle parole che dicevano, e le loro voci erano caricature di quello che loro pensavano il modo di esprimere indiano. Forse è stata soltanto una mia sensazione e nessun altro se ne è accorto, ma delle volte mi metteva a disagio!

L’altra questione che mi ha colpito è la scelta di tagliare tutte le canzoni da questi film (tranne le canzoni di sottofondo). E’ vero che i film indiani sono troppo lunghi e con le pause pubblicitarie, dureranno troppo. E’ altrettanto vero che spesso le canzoni servono soltanto per accentuare le emozioni di un momento e toglierle non toglie elementi essenziali dal film. Dall’altra parte, le canzoni, la musica e le danze sono fattori importanti e integrali della cultura comunicativa di Bollywood, e tagliarli del tutto mi sembra un’operazione di chirurgia ricostruttiva per renderli più vicini ai film occidentali, ma disabili.



Per esempio, nel film di ieri, “Io e te: Confusione d’amore”, la scena verso la fine quando Ria (Rani Mukherjee) viene a prendere Karan (Saif Ali Khan) mentre lui si ubriaca insieme ad un gruppo di persone, continuava con una canzone che li portava alla spiaggia dove facevano l’amore. Secondo me, quella canzone si poteva lasciare con i sottotitoli per capire meglio il momento clou del film, e toglierlo ha reso il film un po’ meno comprensibile. Anche per la canzone girata a Parigi, dove karan cerca di far sorridere una Ria dipressa e malinconica, era importante per lo stesso motivo e secondo me non doveva essere tagliata.

Comunque queste sono piccole critiche e sono proprio contento che Rai 1 ha deciso di ospitare questo ciclo di film. Non so cosa faranno vedere il prossimo sabato sera, se il festival si è già concluso o se continuerà, ho le dita incrociate.

9 commenti:

Anonymous ha detto...

sign. deepak
mi e' piaciuto tanto quello chr ha scritto sul film. anzi lei ha ragione sul fatto che non avrebbero dovuto tagliare le canzoni perche' e' la parte migliore dei nostri film indiani. io essendo una ragazza indiana che vive in italia da 15 anni mi aspetterei di vedere qualcosa che provenga dal mio paese. e comunque dopo aver vissuto 4 anni in nord america ho capito ke bollywood e' qualcosa di molto conosciuto in tutto il mondo a parte l'italia e altri paesi europei. ma se diamo un occhiata alla germania o gran bretagna gli italiani dovrebbero fare un incorraggiamento verso il multiculturismo, che ora e' diffuso intorno tutta italia. dovrebbero accettare l'idea che ormai l'italia puo' andare tanto avanti di quanto ne' ora con l'aiuto e la diversa conoscienza della cultura. infatti per questo la germania ha un economia piu' avanzata dal resto dell'europa. spero che a nessuno abbia deluso il mio commento ma ho cercato di scrivere sinceramente quello che pensavo.
da heena

Anonymous ha detto...

sign. deepak
mi e' piaciuto tanto quello chr ha scritto sul film. anzi lei ha ragione sul fatto che non avrebbero dovuto tagliare le canzoni perche' e' la parte migliore dei nostri film indiani. io essendo una ragazza indiana che vive in italia da 15 anni mi aspetterei di vedere qualcosa che provenga dal mio paese. e comunque dopo aver vissuto 4 anni in nord america ho capito ke bollywood e' qualcosa di molto conosciuto in tutto il mondo a parte l'italia e altri paesi europei. ma se diamo un occhiata alla germania o gran bretagna gli italiani dovrebbero fare un incorraggiamento verso il multiculturismo, che ora e' diffuso intorno tutta italia. dovrebbero accettare l'idea che ormai l'italia puo' andare tanto avanti di quanto ne' ora con l'aiuto e la diversa conoscienza della cultura. infatti per questo la germania ha un economia piu' avanzata dal resto dell'europa. spero che a nessuno abbia deluso il mio commento ma ho cercato di scrivere sinceramente quello che pensavo.
da heena

sara ha detto...

che bello scoprire questo sito, non pensavo di trovarne qui in Italia! Io sono un'italiana appassionata dell'India e del suo cinema (Bollywood, Kollywood e cinema d'autore bengali)e non capisco perché questo mercato non riesca ad entrare qui in Italia, forse é a causa dei falsi pregiudizi che si hanno su Bollywood, forse é ancora visto troppo kitch..non so...ma come te sono felice di vedere che qualcosa si sta muovendo, anche se come te non sono d'accordo né sulla scelta dei films (penso che ci sia molto di meglio!)ne' il fatto che abbiano tagliato dai films tutte le scene delle canzoni, tagliando via l'anima stessa del film. Prendiamo per esempio Devdas e tagliamoci via 'Maar Dala'e 'Dola Re Dola', impensabile vero?? Sarebbe uno sfregio...
Allo stesso tempo qualcosa si muove, anche se piano piano, anche se i films sono doppiati in italiano (ancora un altro grande sbaglio) perdendo di carattere,ma forse chissà, tra qualche anno potremo vedere dei films come Devdas o Jodha Akbar o Mughal E Azam in televisione...anche se ne dubito un po'...
io mi sento impotente, vorrei fare qualcosa per fare capire agli italiani che il cinema non si limita a Hollywood, che ci sono altri mondi, con altri cinema e altri attori venerati nel mondo intero...E' solo che noi non lo conosciamo e quindi lo sottovalutiamo o lo deridiamo...
Io so soltanto che non ho mai visto mio padre piangere in vita mia, e la prima volta che l'ho visto fondere in lacrime é stato mentre guardava Mughal E Azam,non doppiato e con i sottotitoli in inglese...

Sunil Deepak ha detto...

Ciao Heena e Sara, grazie per i vostri commenti e sono contento che concordiamo sulla maggior parte delle idee. Speriamo che questa stagione di Bollywood su Rai 1 continui.

Paola ha detto...

Salve Sunil Deepak,
mi chiamo Paola e vivo come lei a Bologna, ma sono originaria di Napoli.
Pur non essendo mai stata in India (purtroppo) e pur non conoscendo benissimo la vostra cultura, ho sempre sentito una forte affinità con la gente della vostra bellissima terra che ho conosciuto finora qui in Italia. Sarà forse per il modo simile di vedere le cose, per il rispetto ed i modi cortesi che ho sempre riscontrato..non so :)
Anch'io sto seguendo appassionatamente il ciclo di films su RaiUno, ora però vorrei vede qualcosa di più serio, in versione integrale e magari con sottotitoli che mi consentissero di seguire meglio la trama, in italiano o anche in inglese.
Lei cosa mi consiglia? Dove potrei trovarne in internet o qui a Bologna? e soprattutto quali titoli mi consiglia?
Grazie e complimenti per il bellissimo blog!
Paola

damiana ha detto...

ciao a tutti,
io possiedo una vasta collezione di film indiani in dvd e video cd in lingua originale e pochi film indiani in italiano come monsoon wedding e salaam bombay di mira nair e water di deepa mehta.
Li ho comperati in India o me li faccio acquistare da amici, anche a Roma c'è una zona piena di negozi indiani dove vendono questi film in lingua originale.
Io abito tra Pisa e Livorno e quando posso vado a Firenze a dicembre dove c'è un bellissimo festival di cinema indiano, cinema impegnato che tutti gli anni ospita alcuni registi o attori, visitate il sito www.rivertoriver.it.
Tra questi cito la regista Aparna Sen e la figlia attrice Konkona, l'attore Rahul Bose, il regista Gautham Ghose, Satyajit Ray ecc...
Per gli appassionati di lettura e di cultura indiana posso consigliare di cercare tra i libri edizioni TEA spesso in offerta, io ho letto quasi tutto quello che è stato tradotto in italiano, ma spesso ci sono autori molto interessanti che in italia non sono tradotti.
Per quanto riguarda AMORI CON...TURBANTI , apprezzo lo sforzo e soprattutto ho seguito con simpatia il film SENZA ZUCCHERO che non avevo mai visto dove troviamo un AMITHAB BACHCHAN sempre più affascinante, ma gli altri film erano proprio scadenti, va bene bollywood ma c'è di molto meglio.
Per guardare cosa c'è sabato prossimo devi andare sul sito rai (io ci entro dal sito di radio tre anche perché è l'unica radio interessante dove spesso si parla di film,musica,libri indiani e di cose belle) e poi vai su GUIDA TV e inserisci la data che vuoi ma non puoi andare oltre alla settimana, comunque sabato ci sarà SOGNANDO BECKAM , visto e rivisto 4 volte , ma si riguarda giusto per ballare il bangra....
Ancora una cosa, già che sei su radio tre o rai tre aggiungi ai preferiti FUORI ORARIO, nelle notti di venerdì sabato e domenica passano sempre dei film mai visti in lingua originale tra cui quelli indiani, giapponesi, russi o cose mai viste come luis bunuel o manuel de oliveira, magari li registri altrimenti come fai a svegliarti l'indomani?

Marged ha detto...

Salve Sunil, sono Marged, tutto bene? Seguo sempre i tuoi blog, ma come vedi ho avuto poco tempo di commentare, comunque questo caso mi sembrava importante (a proposito, ho in conto di leggere il libro di Namita Devidayal ma non sono ancora riuscita!)... Venendo al post, sono d'accordissimo su tutto. Innanzitutto anche io ho pensato a uno sprazzo di luce che potesse portare a una maggiore comprensione tra le culture, ma sono stata delusa da altro... Per quanto riguarda il doppiaggio non sono del tutto contraria, è vero che il sottotilo mantiene una dimensione più autentica, ma svia anche dalle immagini e molti italiani non ci sono abituati e non apprezzano. La stessa critica del sottotitolo allora si dovrebbe fare per tutto il cinema doppiato, il fatto è che uno se ne accorge solo se ha prima visto il film non doppiato...Il taglio della musica, invece, è assurdo, perché toglie tutto il senso al cinema bollywoodiano (che sarebbe il film indiano di cassetta, distinzione che l'italiano non potrà fare con il cinema dautore che nasce senza l'apparato del musical). Allora, perché non hanno mai tagliato balletti e musiche a film come Grease? Io ho immaginato che abbiano pensato che il pubblico italiano non avrebbe apprezzato la cosa e può essere vero, ma allora si potevano scegliere quei film con meno musiche o con un formato meno musicale, come lo stesso Cheeni Kum, che avevo già visto in hindi ed è stata l'unica scelta che ho condiviso del ciclo 'amori conturbanti'. Credo che gli altri film scelti -se si voleva davvero avvicinare il pubblico italiano al cinema di bollywood- abbiano sortito l'effetto contrario. Io stessa al film seguente (di cui non ricordo nemmeno il titolo) ho cambiato a metà, perché il doppiaggio non rendeva lo spirito e la trama da sola senza il resto non reggeva. Non so chi abbia scelto o fatto la consulenza, ma c'erano molti film migliori e più vicini di per sé al formato occidentale, come come Life in a Metro per fare un titolo a caso.

Sunil Deepak ha detto...

Ciao Marged e saluti e tutti gli altri che sono intervenuti. Sicuramente i film da far vedere potevano essere selezionati meglio ma non lamentiamoci troppo. Almeno un inizio c'è stato. Chissà se i responsabili di Rai leggeranno queste discussioni e magari ragioneranno su prima di programmare il prossimo festival di Bollywood!

Anonymous ha detto...

io adoro questi film peccato che sono finiti cosi presto spero che andando piu avanti continueranno a trasmettere altri film indiani

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