domenica 16 agosto 2009

“La paura nel cuore” e “Un Padre per mio figlio”

Pensavo che “La Paura nel cuore” forse l’ultimo film del ciclo “Amori Con... turbanti” invece sembra che il ciclo continuerà per il momento, forse perché questi film hanno avuto il successo dell’audience. Il film del prossimo sabato, 22 agosto è “Un padre per mio figlio” (Titolo originale, “Dil Ka Rishta”, India 2003).

Prima di parlare di “Un padre per mio figlio”, vorrei spiegare un po’ il contesto culturale del film di ieri, “La paura nel cuore”. Il film è ambientato in due luoghi principali – la città di Nuova Delhi e una valle vicina a Udhumpur in Kashmir. Mentre la parte relativa a Delhi è stato girato a Delhi, la parte relativa al Kashmir, sopratutto la parte conclusiva con tutto il paesaggio coperto di neve è stato girato in qualche paese dell’est Europa, perché le condizioni di sicurezza in Kashmir non permettevano di girare il film.

La città di Delhi del film di ieri, non era la città dove vive la gente, ma era sopratutto la città dei grandi monumenti del sud di Delhi, la città dei turisti, con i monumenti delle dinastie Khilji e Mughal. Recentemente, alcuni film sono stati ambientati nella Delhi vera, quella dove vivono le persone normali. Tra questi i film più belli sono - Rang de Basanti (Colorami d'arancione), Khosla Ka Ghosla (Il nido dei Khosla) e Oye Lucky, Lucky Oye (Un richiamo per Lucky). Invece nel film di ieri, le scene che dovevano rappresentare la vita nella città, mancavano di ambientazione reale.

La prima parte del film con lo scambio continuo di poesie era basato sulla cultura “shero-shayiri” nata negli anni della dinastia Mughal. I “sher” sono breve poesie in lingua urdu, un po’ simili agli Haiku giapponesi, nel senso che sono governate da alcune regole fisse. Immagino che la traduzione di queste poesie, sicuramente avvenuto dalla traduzione in inglese delle poesie originali, non deve essere stato facile. Anche se le poesie recitate nel film, almeno per me, non avevano la bellezza dei “sher” originali, erano comunque belle, ma forse non molto comprensibile. Se volete conoscere di più su sulle regole che governano i “sher” per cimentarvi in qualche sher in italiano, vi consiglio un mio post su questo blog di qualche tempo fa – le poesie indiane.

Sono contento che nel film di ieri sera, la RAI aveva deciso di lasciare qualche spezzone di alcune canzoni. Mentre ogni film di Bollywood dovrebbe avere della musica originale, qualche volta i registi decidono di usare parti di una vecchia e famosa canzone, sopratutto quando vogliono sottolineare le emozioni. Gli spettatori indiani che conoscono queste vecchie canzoni a memoria, possono subito intuire i collegamenti la scena attuale con le scene dei film già conosciuti. Così in “Vogliamo essere amici”, il protagonista Raj (Hrithik Roshan) ascoltava e cantava “Pyar hua iqrar hua, to pyar se phir kyon darta hai dil” (Se mi sono innamorato, se l’ho accettato, allora perché ho la paura dell’amore) da un film degli anni cinquanta (Shri 420). Anche in “La paura nel cuore” vi era una vecchia canzone in sottofondo quando Zooni (Kajol) vuole passare la notte con Rehan, ma lui vorrebbe tirarsi in dietro. La canzone era:

Lag ja gale, ke phir ye hasin raat ho na ho
Shayad phir iss janam mein, mulakat ho na ho


Abbracciami, una notte bella così potrebbe non tornare mai più
Può darsi che in questa vita, non incontreremo mai più

Questa canzone è stata definita “la canzone più romantica di Bollywood”, è dal film “Woh kaun thi?” (Chi era lei?) del 1964. Ovviamente classifiche come queste, sono molto soggettive. Se volete sentire questa canzone, potete guardare il video di Youtube, i protagonisti sono Manoj Kumar e Sadhana. Alla fine del video, si ha anche la possibilità di guardare qualche altra canzone di questa classifica delle "canzoni più romantiche" di Bollywood.

Il film di ieri era doppiato bene e nell'insieme i tagli erano stati fatti con cura, per cui il film aveva un ritmo giusto. L'unico punto debole era la mancanza di sottotitoli durante le canzoni. Dato che capisco le parole delle canzoni, mi sembra che aiutano ad aumentare le emozioni della scena, e penso che sarebbe opportuno che siano sottotitolate ma forse la musica ha un linguaggio universale e non sapere il senso delle parole delle canzoni non influisce troppo negativamente?
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Il prossimo film “Un padre per mio figlio” (Titolo originale “Dil Ka Rishta”, India, 2003) è la storia di Tia (Aishwarya Rai) e Jai (Arjun Rampal). Jai è innamorato di Tia, ma poi scopre che Tia è già fidanzata con Raj (Priyanshu Chaterjee). Tia si sposa con Raj e hanno un figlio. Anni passano. In un incidente stradale con la macchina di Jai, Raj muore e Tia resta gravemente ferita e perde la memoria. Jai vorrebbe farsi perdonare per aver causato la morte del suo marito. Insomma, un normale film masala di Bollywood con gli amori non corrisposti, i malintesi vari, la madre conservativa, ecc.

Altri attori del film sono Isha Koppikar (nel ruolo della amica di Tia) e Rakhi (nel ruolo della madre di Tia). Isha Koppikar ha lavorato in alcuni film anche come la protagonista principale, mentre Rakhi, era una delle stelle di Bollywood negli anni settanta e ottanta.

I tre protagonisti principali del film, hanno tutti iniziato la carriera come modelli. Aishwarya Rai è stata Miss India e poi Miss Mondo e ha già lavorato in alcuni film occidentali. Arjun Rampal, uno dei modelli più popolari in India, non ha trovato successo per molti anni e soltanto nel 2007-08 ha trovato popolarità come attore. Priyanshu Chatterjee, ha lavorato in alcuni film negli anni 2000-05 ma ultimamente non si è visto nei film.

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sabato 15 agosto 2009

Se vi piace Kajol

Avete visto “La paura nel cuore” e se vi è piaciuta Kajol, allora siete in buona compagnia. E’ tra le mie attrici preferite.

Come molti altri attori di Mumbai, anche Kajol è una figlia d’arte, ma se pensate che basta essere il figlio o la figlia di qualche attore o attrice per diventare una stella di Bollywood, la famiglia di Kajol dimostra quanto può essere imprevedibile la dea della fama.

La nonna materna di Kajol, Shobana Samarth, era una delle attrice più famose del suo tempo, negli anni millenovecentoquaranta. Anche se era una donna sposata, la sua storia d’amore con l’attore Motilal era su tutti i giornaletti di Mumbai.

Shobhana ha avuto due figlie – Nutan e Tanuja. Nutan era una delle attrici più importanti di Mumbai negli anni sessanta-settanta. Anche dopo il suo matrimonio con un ufficiale navale e un figlio, è sempre stata molto popolare e ha lavorato fino alla sua morte negli anni ottanta per cancro al fegato.

Tanuja, la figlia più giovane di Shobana, anche se considerata una brava attrice, non ha mai trovato il grande successo di sua madre e di sua sorella. Ancora adesso, appare in qualche film.

Nutan ha avuto solo un figlio, Mohnish Behl, anche lui ha voluto diventare un attore e ha sposato un’attrice, Ekta, ma nessuno dei due ha trovato grande successo.

Tanuja invece si era sposata con un regista, Somu Mukherjee e ha avuto due figlie – Kajol e Tanisha, entrambe hanno deciso di diventare attrici, ma solo Kajol ha trovato il grande successo, un po’ come sua zia Nutan. Kajol si è sposata nel 1999 con l’attore Ajay Devgan e la coppia ha una figlia, ma nonostante tutto, la popolarità di Kajol non si accenna a diminuire. Negli ultimi 10 anni, ha lavorato in pochi film per la propria scelta, ma ancora oggi resta tra le attrici più apprezzate di Bollywood. L’attrice, Rani Mukherjee è una cugina di Kajol.

Kajol ha iniziato a lavorare nei film nel 1992. Ha lavorato con Shahrukh Khan per la prima volta nel 1993 (Baazigar - Il Mago) e da allora è la coppia più famosa e popolare di Bollywood. Ogni film di questa coppia è stato un grande successo commerciale. Prossimamente la coppia si vedrà in “My Name is Khan” (Il mio nome è Khan), la storia di un ragazzo autistico musulmano in America dopo i fatti dell’11 settembre 2001. Venerdì 13 agosto, Shahrukh è stato fermato per due ore al aeroporto di New York dalla polizia americana e secondo lui, ciò è successo solo perché ha un nome musulmano e i giornali indiani sono pieni di storie sulle "discriminazioni basate sulla religione" in America.

Vi presento i miei film preferiti di Kajol e vorrei iniziare con “Yeh Dillagi” (Questo scherzo) ispirato dal film americano “Sabrina”, con Kajol nel ruolo che fu di Audrey Hepburn, Akshay Kumar nel ruolo che fu di Humphrey Bogart e Saif Ali Khan nel ruolo del fratello minore. 

Il secondo film di Kajol che mi piace di più è “Dilwale dulhania le jayenge” (DDLL- Quelli con il cuore porteranno via la sposa), dove lei faceva coppia con Shahrukh Khan. Questo film è entrato nel Guiness dei campionati perché da quando è uscito nel 1995, viene proiettato nello stesso cinema di Mumbai (Maratha Mandir) senza interruzioni da 14 anni. Generazioni di persone l’hanno visto al cinema almeno 3-4 volte. Un amico che era andato a vedere questo film recentemente mi aveva raccontato che la sala era piena di persone che ripetevano tutte le frasi del film e che cantavano le canzoni insieme ai protagonisti.

Potete vedere una canzone di DDLL su Youtube - “Tujhe dekha to yeh jaana sanam” (Quando ti ho visto, ho capito amore).

Il terzo film di Kajol che mi è piaciuto molto era “Kuch Kuch Hota Hai” (KKHH - Ho una strana sensazione) del 1998, e di nuovo lei faceva la coppia con Shahrukh Khan. Come DDLL, anche KKHH è considerato un film di culto per le persone innamorate. In questo film, Kajol era una ragazza poco femminile che scopre l'amore per il suo migliore amico (Shahrukh) solo quando capisce che lui è innamorato di un’altra ragazza (Rani Mukherjee). Dopo molti anni, il vedovo Shahrukh vorrebbe tornare da Kajol, ma ormai lei sta per sposare un altro (Salman Khan).

Il quarto film di Kajol che mi piace di più, ha di nuovo la coppia Kajol-Shahrukh Khan. Il film si chiama Kabhi Khushi Kabhi Gham (Qualche volta felicità, qualche volta tristezza), una saga famigliare di un industriale e suoi due figli e le loro storie d’amore.

Tutti questi film sono disponibili su Youtube - interi film suddivisi in tanti spezzoni di 10-20 minuti ciascuno, ma purtroppo sono senza i sottotitoli. Se li volete cercare, usate i nomi originali in Hindi per cercarli.

Per gli ammiratori di Preity Zinta

Il papà di Preity era un militare che morì in un incidente stradale quando Preity aveva 13 anni. In diverse interviste, Preity ha parlato dell’enorme influenza di suo papà sul suo carattere. Di fatto, Preity è famosa nel mondo di Bollywood come una persona che parla chiaro e che non vuole nascondersi dietro le frasi di convenienza. Alcuni anni fa, in un processo legato ad uno scandalo sui finanziamenti del mondo di Bollywood provenienti dal traffico di droga, Preity fu l’unica persona di Bollywood a testimoniare pubblicamente, nonostante le minacce dei mafiosi indiani. Dopo diversi anni di convivenza, nel 2009 Preity si è separata dal suo compagno, industriale Ness Wadia.

Preity ha iniziato a lavorare come una modella nel 1996. Nel 1998, è arrivato il suo primo film “Dil Se” (Dal cuore) del regista Mani Ratnam. In questo film, i protagonisti principali erano Shah Rukh Khan e Manisha Koirala, mentre Preity aveva una parte molto breve. Ciò nonostante è stata notata subito ed è stata definita “la ragazza piena di brio, con due fossette profonde”. Per questo film Preity ha vinto diversi premi, sia come “migliore debuttante” che come “migliore attrice non protagonista”.

34enne Preity ha volutamente lavorato in pochi film e forse, oramai è considerata troppo vecchia per la parte del protagonista femminile principale di Bollywood. In ogni caso, ultimamente non ha lavorato molto nei film.

Nel 2000, è arrivato Kya Kehna (Cosa si può dire?) con Chandrachud Singh e Saif Ali Khan, dove Preity era nei panni di una ragazza single rimasta in cinta. Mentre questo film ha stabilito Preity Zinta come una delle stelle di Bollywood, già si notava la sua allergia ad essere definita “la ragazza frizzante e buona”. Forse per lottare contro questa etichetta, che lei non è riuscita a scrollarsi ancora, ogni tanto Preity ha scelto dei film dove ha dei ruoli con i tratti negativi.

Sempre nel 2000, è apparsa in Mission Kashmir, un film sul terrorismo islamico, con Hrithik Roshan nei panni di un terrorista. Questo film era stato doppiato in italiano ed è disponibile in Italia in DVD. Mi sembra di ricordare che anche questo DVD era stato "adattato" per Italia, ciò significa che non aveva le canzoni. Se volete potete guardare la canzone “Chupke se sun, is pal ki dhun” (Ascolti in silenzio, la musica di questo momento) da Mission Kashmir.

Nel 2001, è arrivato “Dil Chahta Hai” (Il cuore lo vuole), considerato un film culto tra i giovani indiani. In questo film, con Preity vi erano Aamir Khan, Saif Ali Khan e Akshay Khanna, e la parte relativa a Preity era ambientato in Australia. Sempre nel 2001, Preity è apparsa anche in Chori Chori Chupke Chupke (Di nascosto), insieme a Salman Khan e Rani Mukherjee, nel ruolo di una prostituta che accetta di noleggiare il proprio utero per una donna che non può avere figli. 

Nel 2003, Preity ha avuto due grandi successi. Il primo era, “Koi Mil Gaya” (Ho incontrato qualcuno) con Hrithik Roshan, nel ruolo di un ragazzo down che incontro un extra terrestre e acquisisce dei poteri sovrannaturali. Il secondo era “Kal ho na ho” (Chi’ssa se vi sarà un domani) con Shah Rukh Khan e Saif Ali Khan.

2004 era un altro grande anno per Preity con 2 film importanti – Lakshya (Il Bersaglio) con Hrithik Roshan e Veer Zaara (La storia di Veer e Zaara) con Shah Rukh Khan e Rani Mukherjee.

In Lakshya, Hrithik era un ragazzo che non riesce a combinare niente nella vita mentre Preity era la sua ragazza che vuole fare un giornalista. Da questo film potete guardare la canzone, “Agar mein kahoon ki mujhe tumse mohabaat hai, to kya kahogi?” (Se ti dico che sono innamorato di te, allora cosa dirai?), girato tra i giardini Lodhi e le rovine della rocca di Tughlak a Nuova Delhi, entrambi posti molto suggestivi.

Veer Zara è il più grande successo commerciale della carriera di Preity Zinta, dove era Zaara, una ragazza pakistana innamorata di un pilota indiano. Per questo film, Preity ha vinto premi sia nazionali che internazionali. Da questo film potete guardare la canzone “Mein yahan hun, yahan hun” (sono qui, sono qui) su Youtube. In questa canzone, c'è la cerimonia di fidanzamento di Zaara con un ragazzo pakistano (Manoj Bajpai), ma Zaara continua immaginare di vedere il suo Veer (Shahrukh Khan).

Nel 2005 è arrivato Salaam Namastey (Cuori in Onda), l’ultimo grande successo commerciale di Preity. Da allora, nessun film di Preity ha trovato grande consenso del pubblico.

venerdì 14 agosto 2009

La Paura nel Cuore (Titolo originale “Fanaa”, India, 2006)

“La paura nel cuore” è il prossimo e forse, ultimo film del ciclo “Amori Con ... Turbanti 2009”. Per capire lo spirito di questo film, è importante capire il significato del titolo originale del film, “Fanaa”. E’ una parola di origine persiana e significa perdersi completamente dentro di qualcuno o qualcosa fino a perdere la propria identità o la propria vita. Nella poesia, si parla spesso di amore simile a quello dei Parwana ( moscerini) per la fiamma, attratti dalla fiamma si lasciano bruciare.



“La paura nel cuore” è la storia d’amore di un terrorista, e il film, anche se resta dentro i limiti del cinema popolare di Bollywood, presenta un ritratto un po’ più complesso di un terrorista, di come si vede nei film americani. Terrorista senza cuore che può uccidere uomini, donne e bambini senza alcun rimorso, può essere incapace di far male al proprio figlio o la propria ragazza.

Il film è stato girato sullo sfondo della “guerra di liberazione” del Kashmir da parte dei gruppi islamici, e presenta anche l’altro lato dell’islam. Kashmir è la terra dell’islam sufi, un islam sviluppato lungo centinaia di anni nelle alte montagne che è una religione gentile e aperta, lontano dall’islam dei talibani o dei wahebiti.

“La paura nel cuore” è il primo film insieme per i due attori – Aamir Khan e Kajol, entrambi famosi per lavorare in pochi film.

Consiglio due canzoni da questo film che potrete vedere su Youtube:

(1) La prima canzone si chiama Chand sifaarish



chaand sifarish jo karta hamari deta woh tumko bata

(Se la luna poteva intercedere per me, ti avrebbe raccontato)

sharm-o-haya pe parde gira ke karni hain hamko khata

(Voglio andare oltre questo tuo velo di timidezza per avvicinarti)
Questa canzone che presenta il primo incontro tra Zooni (Kajol) e Rehan (Aamir) è stata girata tra due monumenti famosi di Delhi – il Qutab Minaar, una torre del tredicesimo secolo e le tombe del quindicesimo secolo nei giardini di Lodhi.

(2) La seconda canzone si chiama “Dekho na” (Guarda):



yeh saajish hain boondon ki koi khwaahish hain chup chup si
yeh saajish hain boondon ki koi khwaahish hain chup chup si

(E’ una cospirazione della pioggia, è un desiderio silenzioso)

dekho na dekho na
dekho na dekho na

(Guarda guarda)

hawa kuchh haule haule zubaan se kya kuchh bole

(Piano piano, il vento sussurra e che cosa dice?)

kyon duuri hain ab darmayaan

(Perché vi sono queste distanze?)

dekho na dekho na
dekho na dekho na

(Guarda, guarda)

sabato 8 agosto 2009

Cuori in Onda

Non avrei mai pensato di ringraziare RAI per aver tagliato delle scene di un film, ma per “Cuori in Onda” (titolo originale “Salaam Namastey”), almeno per una volta è esattamente quello che ho sentito, quando ho visto questo film.

Il film mi era piaciuto quando l’avevo visto nel 2005, ma avevo odiato tutta la parte relativa al attore Javed Jaffery, nel ruolo del indiano bigotto, proprietario della casa che Nick (Saif Ali Khan) e Amber (Preity Zinta) prendono in affitto. In ogni caso, era una parte dove gli spettatori italiani non avrebbero capito il senso del suo modo di parlare perché usava i doppi sensi dei significati delle parole tra hindi e inglese, in italiano avrebbero perso questa funzione.

E poi la parte finale in ospedale, con l’attore Abhishek Bacchan nella parte del dottore, l’avevo trovato insupportabile, era una scena lunghissima e completamente demenziale. Per fortuna, anche questa parte è stata accorciata da RAI.

Invece le canzoni, mi è dispiaciuto non vederli. Pazienza. Potete guardarli su Youtube. Ecco per voi le parole della iprendeva il titolo originale del film, che nel film era durante la parte quando Nick e Amber si incontrano per la prima volta al matrimonio sulla spiaggia: Ik din ik pal ik jaaniya, aaj hai kal phir ud jaaniya, ud jaaniya, aa mil gia fir gale, hanste hanste, salaam namastey (un giorno, un momento, oggi è qui, poi sparirà, sparirà, vieni ad abbracciarmi, sorridi e ridi, saluti saluti)





La parte di questa canzone dove tutti si trovano nell’acqua a ballare, forse andrebbe bene per fare ginnastica sulla spiaggia!


mercoledì 5 agosto 2009

Per gli ammiratori di Hrithik Roshan

Avete guardato “Vogliamo essere amici” e vi è piaciuto il protagonista, Hrithik Roshan e volete saperne di più sul suo conto? Allora questo post è per voi.

Hrithik è un figlio d’arte. Suo nonno paterno, sig. Roshan era un compositore famoso di Bollywood negli anni cinquanta e sessanta, ed è responsabile per alcune delle canzoni più belle di quelli anni.

Il papà di Hrithik, Rakesh Roshan, era un attore negli anni settanta, ma a parte qualche film, non è mai diventato una stella di Bollywood. Ha trovato maggiore successo come regista negli anni novanta. Rakesh Roshan si è sposato con Pinky, la figlia di un altro regista importante di Bollywood, J. Omprakash. Hrithik ha iniziato la sua carriera di attore in un film del nonno (Asha, 1980), quando aveva 6 anni.

Hrithik si è sposato con Susanne, figlia del attore Sanjay Khan, e la sua amica d’infanzia, e hanno due figli.

Il suo primo film da grande era "Kaho Na .. Pyar hai" (Dillo che sei innamorata) nel 2000. Padre di Hrithik era il regista di questo film e Hrithik aveva un ruolo doppio in questo film, il timido e serio Rohit che viene ucciso e il ricco Raj che fa finta di essere Rohit per individuare i suoi assassini. Era il primo film anche dell’attrice Amisha Patel. Il film ha avuto grande successo e ha stabilito Hrithik come uno dei migliori danzatori di Bollywood.

Dopo il primo film di grande successo, i film successivi non hanno trovato il successo commerciale e le persone hanno iniziato a dire che Hrithik era come suo padre, un attore ma senza la possibilità di diventare una stella di Bollywood. L’unico successo di Hrithik di quelli anni era “Kabhi Khushi Kabhi Gham” (Qualche volta felicita, qualche volta tristezza, 2001), un film pieno di diversi attori famosi compreso Shahrukh Khan, Kajol e Kareena Kapoor.

Nel 2003, Hrithik ha ritrovato successo con un altro film di suo padre, "Koi Mil Gaya" (Ho incontrato qualcuno), storia di un ragazzo down che incontra un extra-terrestre e acquisisce poteri sopranaturali. Per questa interpretazione, oltre al successo commerciale, Hrithik ha vinto diversi premi.

Dopo questo film, Hrithik è stato consacrato come una delle stelle di Bollywood. La sua danza che mi piace di più è dal film “Lakshya” (Bersaglio, 2004). La canzone si chiama, “Main aisa kyon hoon” (Perché sono fatto così). Non si può importare questo video dentro il blog ma lo potete guardare su Youtube.

Un’altra canzone che potete ammirare su Youtube è dal film Dhoom 2 (Tamburi 2) e la canzone è “Dhoom machale” (Batti i tamburi).

Recentemente, nel 2008, per “Jodha Akbar”, il film sulla storia d’amore tra la principessa Rajput Jodha e l’imperatore Mughal Akbar, Hrithik ha di nuovo vinto diversi premi come migliore attore del anno. In questo film, Hrithik non doveva danzare e così ha convinto i critici che non è soltanto un danzatore, ma è anche un attore serio.

Se volete cercare altri video di Hrithik su Youtube, ricordatevi di scrivere i nomi indiani dei film e ne troverete molti.


martedì 4 agosto 2009

Salaam Namastey – Cuori in Onda

Il prossimo film del ciclo Amori Con ... Turbanti è “Cuori in Onda” (Salaam Namastey, 2005, India) programmato per l’8 agosto. Il film presenta la coppia Saif Ali Khan e Preity Zinta.

Saif Ali Khan è un figlio d’arte. Sua madre, Sharmila Tagore, appartiene alla famiglia del famoso poeta e premio nobel, Ravindranath Tagore, ed è stata un’attrice importante negli anni sessanta e settanta. Suo padre, Mansoor Ali Khan, era il “Pataudi ke Nawab” ciò è, Re di Pataudi, un piccolo principato nel nord est dell’India ed è stato il capitano della squadra nazionale di Cricket per diversi anni. Per questo motivo, Saif è conosciuto anche come il “Chotte Nawab” (il piccolo re) anche se oramai non esistono più i principati nell’India democratica. Anche una delle sorelle di Saif, Soha Ali Khan, è un’attrice.

Saif è apparso nei film di Bollywood nel 1993, ma non ha avuto grande successo fino al 2001, quando è uscito “Dil Chahta Hai” (Il cuore vuole) è Saif ha finalmente trovato successo ed è diventato uno star di Bollywood. Saif si era sposato giovanissimo con l’attrice Amrita Singh, dalla quale ha avuto due figli. Alcuni anni fa, lui si è separato dalla moglie, per un po’ tempo ha avuto una relazione con una ragazza italiana, Rosa e poi, da più di un anno, convive con l’attrice Kareena Kapoor.

Venerdì 31 luglio Saif è diventato un produttore ed è uscito il suo primo film, del quale è anche il protagonista principale, “Love Aaj Kal” (Amore oggi e ieri). Il regista di questo film è Imtiaz Ali, al suo primo film dopo il grande successo di Jab we met (l’Amore arriva con il treno). Sembra che il film ha avuto l’approvazione sia del pubblico che dalla critica.

Gli spettatori italiani avevano già visto Saif Ali Khan con Rani Mukherjee nel 2008, nel film “Io e tu – confusione d’amore”.

Il prossimo film del ciclo, programmato per il 15 agosto è “La Paura nel Cuore” (Titolo originale Fanaa, India, 2006). Con questo film, i film di Yashraj films in questo ciclo di film su RAI Uno diventeranno 5. Forse, RAI uno ha firmato un accordo con Yashraj films per presentare solo i loro film? Non che i film di Yashraj non siano belli, ma sembra strano che RAI presenti così tanti film della stessa casa di produzione, quando esistono centinaio di produttori a Mumbai.

“La paura nel cuore” sarà anche il primo film “tragico” del ciclo, legato al tema del terrorismo islamico. I protagonisti principali del film sono Aamir Khan e Kajol. Aamir Khan è già conosciuto al pubblico in Italia per il suo film “Lagaan c’era una volta in India”, mentre Kajol è considerata tra le attrici più brave di Bollywood.

Kajol si era sposata con l’attore Ajay Devgan nel 1999 e dopo il matrimonio aveva deciso di accettare pochi film. E’ apparsa in “La paura nel cuore” dopo un’assenza di 5-6 anni. Il film ha trovato grande successo commerciale anche se la critica non era molto favorevole.

Il film racconta la storia di Zooni, una ragazza musulmana cieca del Kashmir che incontra un guida turistica durante un viaggio a Nuova Delhi con la sua classe universitaria. La guida organizza un intervento chirurgico per i suoi occhi ma poi sparisce, lasciandola in cinta.

Dopo diversi anni, un uomo appare nella valle dove lei abita e chiede il loro aiuto. Poco alla volta, Zooni capisce che l’uomo è la stessa persona, la guida turistica di Delhi, padre del suo figlio e l’uomo le confessa che è sempre innamorato di lei. I due decidono di sposarsi, ma poi Zooni scopre che l’uomo ha un segreto.


In "La paura nel cuore", in una piccola parte, c'è anche l'attrice Tabu, protagonista di "Senza Zucchero" e "Destino nel Nome".

domenica 2 agosto 2009

Un’estate di Bollywood su Rai Uno

Serena aveva scritto che questa estate di Bollywood (Amori con... turbanti) su Rai Uno continuerà fino alla fine di agosto. Il prossimo film, programmato per l’8 agosto è “Cuori in Onda” (Titolo originale “Salaam Namastey, India, 2005). Ma prima di parlare di “Cuori in Onda”, parliamo del film di ieri sera, “Vogliamo essere amici”.


Il film era strapieno dei cliché Bollywoodiani, questi temi, personaggi e situazioni che si trovano solo nel mondo di Bollywood. Alcuni di questi cliché sono diventati così veri a forza di essere ripetuti in film dopo film, che ora si sono apparsi anche nel mondo reale. Il mondo di “Vogliamo essere amici” è l’India dei Pungiabi, di queste famiglie dello stato di Punjab, che portano cognomi come Khanna, Kapoor, Sahani e Varma, ed è il mondo del produttore Yashraj Chopra e del regista Kunal Kohli. Questo gruppo di famiglie sono tra le più influenti di Bollywood e hanno imposto la propria cultura come quella “vera indiana”.


Uno dei cliché dei film di Bollywood è le ricche famiglie di indiani che abitano in Europa o in America e che vivono come i principi, con delle case, piscine e giardini enormi. Era così anche la famiglia Khanna (Kiran Kumar e Smita Jaykar), i genitori di Raj Khanna (Hrithik Roshan) nel film. L’altro cliché è quello dei valori indiani tradizionali, così queste famiglie straricche, anche se permettono ai loro giovani di vestirsi all’occidentale e di sembrare ben integrati nel mondo occidentale, al cuore sono molto rispettosi dei propri valori indiani. Dall'altra parte, nei film di Bollywood, gli emigrati indiani poveri non hanno mai avuto il successo commerciale.


Nel film di ieri, l’idea di far vedere qualche ragazza inglese che fa la pulizia in casa davanti agli ospiti era probabilmente una vendetta contro il regno degli inglesi in India. Yash Chopra, il produttore del film e il regista di molti film romantici, considerati tra i classici di Bollywood, era uno dei profughi, costretti a lasciare le proprie case a Lahore, quando fu divisa l’India e creata il Pakistan.


Un altro cliché dei film di Bollywood è l’intervento divino. Così alla fine per risolvere la questione dei due amanti, interviene il dio Krishna, quando fa entrare una corrente d’aria al momento opportuno che rovescia la scatolina di Sindoor (vermilione) per farlo cadere tra i capelli di Puja (Rani Muherjee). Versare il vermilione tra i capelli della sposa è uno dei riti conclusivi del matrimonio indù. Dato che il gesto è stato fatto dal destino proprio davanti alla statua di dio Krishna, non può essere messa in discussione.


Il doppiaggio del film ieri sera mi è sembrato perfetto. Anche se mancavano le danze e le canzoni, una piccola dimostrazione delle capacità di ballerino di Hrithik Roshan è stata lasciata dalla RAI nella canzone “Aaj ke ladke, I tell you, kitne lallu what to do” (I ragazzi di oggi, te lo dico, quanto sono scemi, cosa devo fare) per qualche secondo. Hrithik è considerato tra i migliori ballerini di Bollywood. In questo video di Youtube, vi sono i sottotitoli in spagnolo.

Non so perché quando la RAI lascia qualche canzone nel film, perché non aggiunge i sottotitoli, come si fa con i film musicali americani? Ieri sera, RAI aveva lasciato nel film altre due canzoni:


(1) “Jaane kab se dil mein hai tu, jab se main hun, tab se hai tu” (Non so da quando sei nel mio cuore, da quando ci sono io, da allora ci sei tu), che era il tema del film, ripetuto in diverse occasioni, in versioni felice e triste.


(2) “Payar hua, ikrar hua hai, pyar phir kyon darta hai dil” (Sono innamorato, l’ho anche confessato, ma allora perché ho paura dell’amore) che Raj (Hrithik Roshan) canta a Puja (Rani Mukherjee) nella sua camera quando danzano insieme e poi, viene ripetuto verso la fine, quando Raj porta le fritelle ripiene a Puja nel giardino. Questa canzone è da un film Shri 420 (Signor ladro) del 1955, considerato uno dei classici di Bollywood con Raj Kapoor (nonno paterno dell’attrice Kareena Kapoor che ha interpretato Tina in "Vogliamo essere amici") e Nargis.


Cuori in Onda (Salaam Namastey, 2005): Il film è la storia d’amore di due indiani residenti a Sydney in Australia. Amber (Preity Zinta), una studentessa di medicina e conduttrice di un popolare programma su una radio indiana locale e Nikhil o Nick (Saif Ali Khan), un chef, si incontrato e si odiano, ma poi fanno finta di essere sposati per poter affitare una casa da un signore bigota, di origine indiana (Javed Jaffery) che non vuole affittare la casa alle copie non sposate.


I due dovevano soltanto condividere la casa, ma finiscono ad innamorarsi e Amber resta in cinta. Mentre Nick sarebbe felice di continuare a convivere con Amber, è sicuro che non vuole i figli, ma Amber vuole tenersi il bambino.


Nella parte del film, c’è attore Abhishekh Bacchan, (visto recentemente anche in un breve ruolo in “La verità negli occhi”) nel ruolo di un ostetrico pazzo.


Il film è ovviamente “ispirato” dal film inglese Imprevisti d’amore (1995, Hugh Grant e Julianne Moore), e non era male anche se aveva poco di indiano a parte gli attori e il fatto che era girato in Hindi. Entrambi gli attori principali, Saif e Priety erano molto piacevoli, anche non mi era piaciuto l’ultima parte del film, quella girata in un ospedale.


Dato che non avrete la possibilità di vedere le danze e le canzoni di “Cuori in Onda”, vi presento una canzone del film che appare quando Amber, rimasta in cinta, si sente molto sola e spera che Nick tornerà da lei: “Tu jahan, mein vahan, sang sang yun chaloon tere jaise tera aasman” (Sarò sempre vicino a te, camminerò accanto a te come il tuo cielo)


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lunedì 27 luglio 2009

Le canzoni della pace

Tutto è partito da una canzone che non avevo sentita da più di 10 anni. Ero sulla bici e mi ha emozionato. Quasi, non me la ricordavo più. Poi, quando l’ho sentita, ho iniziato a pensare alle altre canzoni che parlano della pace. "Pace" nel senso più ampio della parola, canzoni contro la violenza, canzoni che parlano di fratellanza e di rispetto della natura.

Ho pensato che mi piacerebbe raccogliere una lista delle canzoni più belle sul tema della pace in diverse lingue del mondo. Per cui se conoscete una canzone, o una poesia, che parla della pace e della fratellanza, e che ha toccato il profondo del vostro cuore, non importa in quale lingua del mondo, fatemi sapere.

Per iniziare presento le cinque canzoni della pace che mi piacciono di più:

(1) La mia prima canzone preferita che parla della pace è “Imagine” di John Lennon. Potete pensare che sia una scelta scontata, ma non importa quante volte l’ho già sentita, ha le parole così semplici e allo momento così profonde, che mi emozionano ogni volta.

Imagine there's no countries,
It isn't hard to do,
Nothing to kill or die for,
And no religion too,
Imagine all the people
living life in peace...


Immagina che non ci siano le nazioni,
Non è difficile farlo,
Nulla per cui uccidere o morire,
E nessuna religione,
Immagina che tutti i popoli
Vivano la vita in pace..

(2) La seconda canzone di questa mia lista è quella che ha iniziato tutta questa riflessione - Krishna ni begane baaro (Krishna vieni presto), una canzone in 2 lingue – la maggior parte in inglese e alcune parole in Kannada, una lingua del sud dell'India. La canzone è del gruppo Colonial Cousins (Cugini coloniali), un gruppo composto da due cantanti - Hariharan, un cantante indiano e Leslie Lewis, un cantante inglese di origine indiana, e la canzone è un appello alla pace alle varie religioni del mondo.

Darkness coming around,
And every body fight with the brother
Every body wants control,
Don't hesitate to kill one-another
So come back as Jesus
Come back and save the world
Bless all the future of every boy and girl
Come back as Rama,
Forgive us for what we've done
Come back as Allah,
Come back as anyone


Il buio incombe
Persone lottano contro i fratelli
Tutti vogliono il controllo
e non esitano a uccidere uno o l'altro
Per cui torna come Gesù
Torna e salva il mondo
Benedici il futuro di ogni ragazzo e ragazza
Torna come dio Rama
Perdonaci per quello che abbiamo fatto
Torna come Allah
Torna come chi vuoi


(3) La mia terza canzone favorita è in italiano, cantata dal cantante italo-spagnolo Miguel Bose nel 1993-94, “I cieli dell’est”. L'idea di un sogno di un colore che non ha bandiere, lo trovo bellissima.

Sogna una Terra che guerre non ha

che ama la libertà

Sogna un colore che bandiere non ha
che ama la libertà sogna forte amore
E se senti gridare lontano

non avere paura perché

giuro che ci sarò io con te
sotto i cieli dell'est


(4) La quarta canzone della mia lista si chiama “Gurus of Peace”, (i guru della pace) ed è stata cantata da un cantante pakistano, Nusrat Fateh Ali Khan, e un cantante indiano, A. R. Rahman, insieme ad un coro di bambini. Le parole di questa canzone sono in 3 lingue - hindi, urdu e inglese e le trovo bellissime. Il contrasto tra il richiamo dei bambini (What are you waiting for – cosa aspettate?) insieme alla voce ruvida di Nusrat Fateh Ali, mi piace molto. Questa canzone chiede di dimenticare il passato delle guerre e di costruire un futuro di pace tra le nazioni.


Chanda suraj laakhon taarehain jab tere hi yeh saare

Kis baat par hothi hai phir thakraarein


Keenchi hai lakkeere is jameen pe par na keencho dekho
Beech mein do dilon ke yeh deewaarein
Duniya mein kahin bhi, dard se koyi bhi…
Duniya mein kahin bhi, dard se koyi bhi
Thadpe to humko yahan pe
Ehsaas uske zakhmon ka ho ke
Apna bhi dil bhar bhar aaye roye aankhein

Luna, sole, migliaia di stelle
quando sono tutte vostre
Allora cosa avete da litigare
Le linee tracciate sulle terre,
non tracciate li tra i vostri cuori
Non importa chi nel mondo ha male
Il tuo cuore dovrebbe sentire il suo dolore
Che sei consapevole delle sue ferite
Che il tuo cuore si riempie con le sue lacrime

(5) Al quinto e ultimo posto in questa lista, vorrei scegliere una canzone di Michael Jackson. Lui ha diverse canzoni che possono entrare nella categoria delle canzoni di pace. Per esempio, "The earth song" (La canzone della terra) o "Heal the world" (Guarisci il mondo). Comunque, per questa lista ho scelto Black or White (Bianco o nero) perché parla delle discriminazioni sulla base del colore della pelle e allo stesso momento, ha un bel ritmo.



They Print My Message In The Saturday Sun
I Had To Tell Them I Ain't Second To None
And I Told About Equality An It's True
Either You're Wrong Or You're Right
But, If You're Thinkin' About My Baby
It Don't Matter If You're Black Or White


Hanno pubblicato il mio messaggio sul giornale Saturday Sun
Ho dovuto dirli che non ero secondo a nessuno
e ho raccontato a loro dell'uguaglianza, ed è vero
che sei giusto o sei sbagliato.
Ma se stai pensando alla mia bambola
Non importa che sei bianco o nero.


Allora cosa pensate dalle canzoni che ho scelto? e al mio posto, cosa avreste scelto voi? Quali canzoni di pace vi piacciono di più?

domenica 26 luglio 2009

Vogliamo essere amici

Sembra che il prossimo sabato, 1 agosto, sia il giorno del ultimo appuntamento con il ciclo Amori Con.. Turbanti 2009.

Ieri sera, non ho guardato “La Verità negli occhi” (titolo originale, “Laaga chunari mein daag”, Yashraj films, India 2007) nonostante la bella Rani Mukherjee. Per molto tempo avevo un’immagine di questo film come lo sfondo per il computer e il 2007. Era uno dei film più attesi di quel anno. Ma ieri sera non avevo voglia di riguardare questo film, avevo già fatto a guardarla la prima volta.




Il 2005 era stato l’anno di Rani Mukherjee, quando l’attrice era apparsa in 3 dei film più importanti, apprezzati dal pubblico e dalla critica – (1) Black, la storia di una ragazza cieca e sorda e del suo insegnante affetto da alzheimer, in parte ispirata dalla storia di Helen Keller; (2) Banti aur Babli, la storia di due ladruncoli simpatici; e, (3) Paheli (Il rompicapo), la storia di un fantasma che si innamora di una sposa.

La parola “Rani” significa regina, e nel 2005, Rani era la regina, l’attrice più importante di Bollywood.

Dal 2006 in poi, nessun film di Rani ha trovato successo – Babul (La casa del padre, 2006), Tara Rum Pum (2007), Thoda Payar thoda magic (Un po’ d’amore e un po’ di magia, 2008), ma tra tutti i film, la delusione più grande era proprio, “La verità negli occhi”.


Il parere dei critici era - “La verità negli occhi” poteva andare bene negli anni settanta e ottanta, ma nell’India degli anni novanta con le liberalizzazioni, il boom economico e l’arrivo dell’informatica e dei call centre, non era molto credibile parlare di “difficoltà di trovare lavoro per le persone educate” e di dover prostituirsi per mancanza di alternative. Diversi film del genere avevano avuto grande successo in passato, e le tre attrici principali del film, Rani Mukherjee, Konkana Sen (nel ruolo della sorella più giovane) e Jaya Bhaduri (nel ruolo della madre) erano brave, ma il film fu rifiutato dai critici e dal pubblico in India.

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L’ultimo film del ciclo Amori con ... turbanti, programmato per il sabato 1 agosto 2009, “Vogliamo essere amici” (Mujhse dosti karoge, Yashraj films, 2002) è il primo film del ciclo che ha tradotto il titolo originale letteralmente, e avrà le due attrici insieme – Kareena Kapoor di “l’Amore arriva in treno” e Rani Mukherjee.



Il film non aveva trovato grandi consensi in India quando era uscita, ma aveva una trama tipicamente Bollywoodiana, con un intreccio complicato di persone che si amano, ma non riescono a dirlo o che decidono di sacrificare il proprio amore per un senso di dovere o d’amicizia. I protagonisti principali del film erano vagamente ispirati dai 3 personaggi del fumetto americano “Archie”, con il ragazzo simpatico e bello che corre dietro alla bella ma egoista Veronica mentre la più semplice e genuina Betty è innamorata di lui. Nel film, questi tre personaggi diventano Raj (Hrithik Roshan), Tina (Kareena Kapoor) e Pooja (Rani Mukherjee).

Il film ha altri elementi tipici di Bollywood – per esempio, in alcuni film indiani, i dei giocano un ruolo importante e quando tutto sembra oramai perso, combinano qualche miracolo per arrivare a una conclusione felice del film. Anche “Vogliamo essere amici” ha un intervento divino alla fine. E come molti film indiani, ha anche una danza “medley” – ciò è, una danza dove diverse persone cantano qualche riga delle canzoni vecchie e famose.

La canzone più famosa del film era “Jaane kabse dil mein hai tu” (Non so da quando sei dentro il mio cuore).

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Altri articoli sul ciclo Amori con...turbanti, li potete trovare su Kalpana.

domenica 19 luglio 2009

Per gli ammiratori di Shahid Kapoor

"Ishq Vishk" ("Amore Sciamore" 2003, è un modo indiano di allegare una seconda parola senza senso che rima con la parola per darla più enfasi) era il primo film di Shahid Kapoor come attore, ed ha ottenuto un discreto successo commerciale. Il film presentava le avventure sentimentale di un ragazzo universitario. 

Shahid è un bravo danzatore, per diversi anni ha frequentato una scuola di danza e prima di fare attore, ha ballato in alcuni film. Secondo me, essere un danzatore troppo bravo è un problema perché in quasi ogni film, lui ha più o meno la stessa danza!

Dopo il primo film, per qualche anno, i film di Shahid non hanno trovato grandi consensi. Tra questi vi erano 3 film con Kareena Kapoor - China Town, Fida (Innamorato pazzo) e Chup chup ke (Di nascosto). Quest ultimo film Chup Chup ke (2006), con Kareena Kapoor nei panni di una ragazza muta, ha avuto un discreto successo.

All'ultima settimana del 2006 è uscito Vivah (Il matrimonio), la storia di un matrimonio combinato che segue il processo di innamoramento dei due promessi sposi, ed ha trovato grande successo. In questo film, Shahid era di nuovo con l'attrice Amrita Rao. 

Poi il successo di "Jab we met" (L'amore arriva con treno) ha consolidato la posizione di Shahid in Bollywood e ora lui è considerato tra gli attori più popolari. "Kaminey" (Bastardi), il nuovo film che uscirà fra qualche settimana, avrà Shahid in doppio ruolo di due gemelli, uno un ragazzo semplice e l'altro, un buono a nulla. In questo film, Shahid fa la coppia con Priyanka Chopra, con la quale, si dice, che ha una storia sentimentale. 


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