Mentre lo ascoltavo, pensavo alle notti di estate passate nel parco del Mavalankar Hall a Nuova Delhi, ad ascoltare i concerti di musica classica e guardare le danze classiche. Era allora che avevo iniziato ad apprezzare il sitar, sopratutto quelle note lente e dolci che si muovano come onde e raccontano storie malinconiche.
Ho parlato con il maestro della sua infanzia, della sua fama e del suo rapporto con la famiglia. Purtroppo, non ho fatto in tempo a tradurre questa intervista in italiano, e stamattina parto per l'India. Lo completerò al mio ritorno alla fine del mese.
In tanto due foto della serata: (1) maestro Shaid Parvez Khan e, (2) sig. e sig.ra Robert Shetkintong, (secondo segretario culturale dell'ambasciata indiana a Roma e sua moglie).
1 commento:
Ciao Sunil,
ho appena approvato il tuo blog e ho anche visitato gli altri, specie Bharata yatra!
Buon Natale:)
Boh/Orientalia4all.net
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