Invece Violante Placido ha avuto maggiore fortuna. Ieri è uscito in India il suo primo film in lingua Hindi, "Barah Aana" (12 monete), nel quale si trova in illustre compagnia di attori come Naseeruddin Shah e Vijay Raaj. Il film ha avuto recensioni abbastanza buone e sui siti come Rediff.com e Bollywood Hungama si parla bene della performance di Violante Placido.
sabato 21 marzo 2009
Violante Placido
Dopo Rosa Catalano, finalmente un'altro nome italiano entra nel mondo di Bollywood. Rosa era l'amica-compagna-amante dell'attore Saif Khan e appariva spesso nelle notizie della pagina 3, ciò è, le pagine dove si parla di feste e di pettegolezzi. Dopo la separazione con Saif, il quale ha una storia con l'attrice Kareena Kapoor, Rosa è apparsa in qualche item-number, le danze inserite nei film masala per aggiungere un po' di sex appeal al film. Per qualche strano motivo, le riviste la chiamano Rozza, forse perché lei pronuncia il proprio nome in maniera italiana dove la "s" del nome suona come una "z".
mercoledì 18 marzo 2009
Scoprire Yiyun Li
Era tanto che non avevo letto un libro così bello, come “Mille anni di preghiere” di Yiyun Li. Più gli anni passano, faccio sempre più fatica a finire i libri, anche quelli scritti da scrittori famosi e premiati. Invece, in questi giorni, mi costringo a non leggere i racconti di Yiyun in troppa fretta. Vorrei farlo durare quanto più possibile. Ha la capacità di costruire personaggi complessi e molto umani, coinvolti nelle trame complicate e allo stesso momento semplici e universali.
Yiyun, nata a Beijing ora vive in Stati Uniti e scrive in inglese.
Nel suo racconto "Principessa di Nebraska", che ha qualche elemento che vagamente somiglia alla trama di "Tutto su mia madre" di Pedro Almodovar, lei descrive il personaggio di Yang, l’ex Nan Dan (attore in ruoli femminili) dell’opera di Pecchino così:
Il giovane aveva alzato lo sguardo verso di lei e Sasha aveva visto una strana luce nei suoi occhi. Le ricordavano quelli di un passero ferito che una volta aveva preso con sé durante un rigido inverno in Mongolia. I passeri sono una specie ostinata, e si rifiutano sempre di mangiare e bere una volta in gabbia, le aveva detto la madre. Sasha non le aveva creduto. Aveva tenuto l’uccellino rinchiuso per giorni e quello aveva continuato a lanciarsi contro la gabbia fino a diventare quasi calvo. Ciononostante, lei si rifiutava di liberarlo, ipnotizzata dai suoi occhi, selvatici e allo stesso tempo di una dolcezza inerme.
Anche se penso che i passeri non durano giorni senza acqua a cibo, e muoiono prima, ma mentre leggevo questo passaggio, pensavo che era bello questo modo di far capire la personalità di una persona.
***
Ho letto un altro autore recentemente che mi è piaciuto. Si chiama Yi Munyol ed è Coreano. Ho letto il suo "L’uccello dalle ali d’oro" e la copertina dice che Yi è tra i più importanti scrittori Coreani di oggi.
Non avevo mai letto un autore Coreano prima e ho preso il libro senza grandi aspettative. Invece la storia di un maestro di calligrafia che pensa al suo tormentato rapporto con il proprio maestro di calligrafia, mi è piaciuta.
***
Quest anno sono nella giuria del festival del cinema di Bologna (HRN festival) alla fine di marzo e non vedo l'ora di farmi un'indigestione di film!
lunedì 16 marzo 2009
sabato 7 marzo 2009
Programma: India di Ieri, India di Oggi
Il Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere Moderne dell'Università di Bologna ha organizzato un secono ciclo di incontri-eventi sull'India. Questi incontri sono aperti al pubblico e si terranno presso la sala convegni del Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere Moderne in Via dela Cartoleria 5, Bologna. Ecco il programma degli incontri:
venerdì 6 marzo 2009
Influenze esterne e il cinema indiano
Qualcuno mi aveva scritto:
Degli oltre 600 film nuovi che escono annualmente in India, vi saranno alcuni più o meno occidentalizzati (sarebbe più preciso dire "influenzati dal cinema non indiana" perché l'influenza esterna non viene solo da Europa o America, ma anche da Iran o Giappone o Cina), e penso che siano importanti perché portano elementi nuovi. La maggior parte di queste influenze resteranno marginali, dimenticate e perse, ma alcuni elementi invece troveranno terreno fertile per la loro crescita."
E' vera la questione dei plagi o dei remake, ma penso che più il cinema di Bollywood diventerà accessibile in occidente, ciò diventerà meno problematico, se non altro per dover pagare i diritti d'autore per il film copiato! Il mondo del cinema è dominato dai mercati e per questo rischiamo di essere sommersi dalle culture dominanti, che ci fanno dimenticare le nostre peculiarità, i nostri modi di espressione. Ma non penso che questo sia un rischio reale per il cinema indiano.
Ho notato che in alcuni casi, soprattutto nei film d'azione, Bollywood si sta un po' troppo occidentalizzando, scopiazzando gli action movies americani, per non parlare dei veri e propri remake se non proprio plagiHo risposto: "Secondo me l'occidentalizzazione del cinema indiano non è un vero pericolo anche se alcuni gruppi radicali autonominatisi "i guardiani della cultura tradizionale indiana" vorrebbero pensare diversamente! Dall'inizio, da quando avevano girato il primo film indiano muto all'inizio del ventesimo secolo, il cinema indiano sempre stato aperto alle influenze occidentali, basti pensare all'influenza del cinema neorealistico italiano. Dall'altra parte, il cinema indiano ha sempre saputo indianizzare tutte le influenze straniere, farle proprie, amalgamarle dentro affinché non si capisce più dove stava la parte straniera.
Degli oltre 600 film nuovi che escono annualmente in India, vi saranno alcuni più o meno occidentalizzati (sarebbe più preciso dire "influenzati dal cinema non indiana" perché l'influenza esterna non viene solo da Europa o America, ma anche da Iran o Giappone o Cina), e penso che siano importanti perché portano elementi nuovi. La maggior parte di queste influenze resteranno marginali, dimenticate e perse, ma alcuni elementi invece troveranno terreno fertile per la loro crescita."
E' vera la questione dei plagi o dei remake, ma penso che più il cinema di Bollywood diventerà accessibile in occidente, ciò diventerà meno problematico, se non altro per dover pagare i diritti d'autore per il film copiato! Il mondo del cinema è dominato dai mercati e per questo rischiamo di essere sommersi dalle culture dominanti, che ci fanno dimenticare le nostre peculiarità, i nostri modi di espressione. Ma non penso che questo sia un rischio reale per il cinema indiano.
lunedì 9 febbraio 2009
Luck by chance (Destino per caso)
"Luck by chance" è il primo film del regista Zoya Akhtar ed è ambientato nel mondo del cinema di Bollywood. Il film racconta due storie parallele, quella dei 2 protagonisti (Sona e Vikram) che girano intorno al mondo di Bollywood e quella del film che si sta girando. Dopo il film “Effetto Notte” di Françcois Truffaut (1973) e il film “Guddi” di Hrishikesh Mukherjee (1971), è il primo film ambientato nel mondo del cinema che mi è veramente piaciuto.
Un altro film recente di grande successo, "Om Shanti Om" (OSM) era ambientato nel mondo di Bollywood ma in OSM, il mondo di bollywood non era reale, per cui anche se il film era piacevole, non penso che sia giusto chiamarlo "un film sul mondo di Bollywood".
Il film "Luck by Chance" (LBC) prende in giro il sistema delle mega stelle di Bollywood, dove i “figli di arte”, ciò è i figli degli attori e delle attrici, ma anche i figli dei registi e dei produttori di Bollywood, tutti tentano la loro fortuna come attori ed è difficile per i giovani che non hanno parenti e amici nel mondo di Bollywood, di trovare opportunità importanti. Anche Zoya Akhtar, il regista di LBC, rappresenta una delle famiglie più influenti di Bollywood e forse senza il sostegno di suoi parenti, non avrebbe avuto l’occasione di girare il suo film!
I collegamenti familiari di Zoya Akhtar: Allora cominciamo proprio dai collegamenti familiari di Zoya. E’ la sorella di Farhan Akhtar, il regista di film come Dil Chahata hai, Lakshya e Don e l’attore di un film recente di grande successo critico e commerciale, “Rock on”. E' lui il produttore e il protagonista principale di LBC. La loro madre è Honey Irani, una delle famose sorelle Irani degli anni cinquanta e sessanta, i quali hanno regnato come gli Shirley Temple indiane nel mondo di Bollywood. Il loro papà è famoso sceneggiatore e poeta, Javed Akhtar, il quale si è divorziato da Honey Irani per sposare la famosa attrice Shabana Azmi. Il padre di Javed Akhtar, Jaan Nissar Akhtar, era un poeta famoso degli anni cinquanta e sessanta, e aveva scritto le canzoni per diversi film importanti.
La matrigna di Zoya, Shabana Azmi è zia di due attrici famose, Farah (che si è sposata con Vindoo, figlio del attore Dara Singh e ha lasciato il mondo del cinema) e la bella Tabu. Il fratello di Shabana, Baba Azmi è un bravo cinematografo, la cognata Tanvi Azmi è un’attrice, il padre Kaifi era un poeta e madre, Shaukat, un’attrice.
Molti membri di questa importante famiglia di Bollywood appaiono come fugaci cimparse in LBC.
Trama del film: Ora torniamo al film. Sona Mishra (Konkana Sen Sharma), la protagonista principale del film, vuole diventare un’attrice ma si lascia incantare dalle false promesse del regista Satish Chowdhary (Alyy Khan) e diventa la sua amante in cambio di piccoli ruoli e nell’attesa di avere un ruolo importante.
Vikram Jai Singh (Farhan Khan) arriva da Delhi con il sogno di diventare un attore, vive da sua zia e passa tempo insieme al vecchio amico di scuola Abhimanyu (Arjun Mathur). Così Vikram conosce Sona, la vicina di Abhimanyu, e tra loro nasce una storia.
Romy Rolly (Rishi Kapoor) sta girando un film con il famoso attore Zaffar Khan (Hrithik Roshan) e una nuova attrice Nikki (Isha Sharvani), figlia 17enne di Nina (Dimple Kapadia) famosa attrice degli anni ottanta. Zaffar non è molto contento del suo ruolo nel film, ha paura che il suo personaggio nel film sia contraria alla sua immagine pubblica e quando riceve un'offerta di lavoro per un film di Karan Johar, lascia il film di Romy. Nessun altro attore famoso vuole lavorare nel film lasciato da Zaffar Khan e così alla fine Rolly decide di cercare un nuovo attore.
Sona scopre che il regista Satish con il quale lei ha una relazione, ha iniziato un nuovo film ma non è previsto nessun ruolo importante per lei in questo film. Così scopre l'amara verità - non potrà avere mai un ruolo importante perché per Bollywood è considerata una faccia già conosciuta nelle piccole parti. Senza saperlo, Sona aiuta Vikram a diventare il protagonista del film di Romy.
Ormai, Vikram è famoso e non vuole più farsi vedere con un’attrice fallita come Sona e inizia una storia d’amore con Nikki. Il film esce e diventa un grande successo commerciale, ormai Vikram è una stella di Bollywood, e così scopre l’insicurezza di essere circondato sempre da leccapiedi e fans.
Un giorno Vikram incontra l’attore Shah Rukh Khan, il quale lo consiglia, “Il destino ti ha scelto e sei diventato famoso, ma ora stai attento a ogni passo che farai. In questo mondo di Bollywood sei in cima finché pensano che hai successo, ma il giorno che non avrai successo, ti butteranno fuori. Non puoi fidarti di nessuno perché non ti diranno mai la verità, le uniche persone delle quali puoi fidare sono quelle che conoscevi prima di diventare famoso.”
Sempre più insicuro, Vikram torna da Sona per chiedere il suo perdono, ma Sona non ne vuole sapere. “Vuoi me perché pensi che puoi fidarti di me. Hai bisogno di me, ma non ti interessa se personalmente io trovo soddisfazione come persona e come attrice, non ti interesso come persona.”
Sona ha scoperto che bravi attori trovano sempre lavoro a Bollywood, anche se non sono mai molto famosi come le grandi stelle.
Commenti: Che il mondo di Bollywood sia un mondo falso, dove tutti ti dicono qualcosa davanti e l’esatto contrario appena ti girono le spalle, viene fuori bene. Il caos, le superstizioni, la confusione che regnano in questo mondo, sono presentate bene.
Come sempre, Konkana Sen Sharma nel ruolo di Sona Mishra è brava e credibile.
Anche Farhan Khan nel ruolo di Vikram è abbastanza valido, anche se meno credibile come nuovo attore arrivato a Mumbai per cercare la fama. Sembra un po' vecchio per la parte della nuova stella di Bollywood.
Tra gli altri attori, Dimple Kapadia, Rishi Kapoor, Isha Sharvani, tutti sono bravi. E’ un film pieno di personaggi con tante piccole storie parallele e la sceneggiatura del film è scritta bene perché ogni personaggio ha una sua propria storia e non è trattato come una comparsa per fare da contorno alla storia dei protagonisti principali.
Il film è pieno di facce conosciute di Bollywood in piccole parti. Tre attori in particolare meritano attenzione –Hrithik Roshan nel ruolo di Zaffar Khan (qui sopra), Sanjay Kapoor nel ruolo del regista e l'ex attore fallito del film (è veramente considerato un attore fallito) e Juhi Chawla, nella parte della moglie del produttore Romy Rolly. Anche Shah Rukh Khan, nella sua breve apparizione lascia un segno.
Il film lodato dalla critica, non ha trovato il successo di grande pubblico, ed è un peccato! E’ un film che merita di essere visto.
A tutte le persone che sognano una carriera a Bollywood, il film lascia due messaggi. Il primo messaggio è per le persone che sognano fama e soldi, e in questo senso il messaggio del film non è molto incoraggiante - se sei scelto dal destino, forse troverai fama e soldi, ma saranno padrini crudeli e spietati, e vivrai in un mondo pieno di insicurezze.
Invece alle persone che cercano espressione creativa come attori, il film lascia un messaggio positivo, che nel mondo di Bollywood, c'è sempre posto per bravi attori, anche se questi devono accettare che non saranno mai grandi stelle, e dovranno imparare a convivere in un mondo caotico e confuso, che gira intorno al megastar del turno.
Alcune battute del film sono veramente belle, come quando il produttore Romy Rolly (Rishi Kapoor), dopo un incontro con la bella attrice Nina (Dimple Kapadia) dice, "E' un coccodrillo vestito in un sari di chiffon." Loro due, Rishi Kapoor e Dimple Kapadia, erano una delle coppie più importanti una volta nel mondo di Bollywood con alcuni film di grande successo come Bobby e Sagar, ma oggi, più maturi, possono vestire i panni di personaggi meno mielosi ma molto più interessanti.
Il film fa riferimento ad un altro mito di Bollywood. Si dice che i ruoli rifiutati da famosi attori del tempo, hanno dato le opportunità alle nuove facce di entrare nel mondo di Bollywood e di diventare famosi. Era successo nel 1973 con il film Zanzeer, quando il ruolo del poliziotto serio e arrabbiato,era stato rifiutato da tutti i più famosi attori dell'epoca e fu dato a nuovo attore emergente, Amitabh Bacchan e diventò il suo primo grande successo. Così era successo anche nel 1993, il ruolo del anti eroe ossessionato da una ragazza nel film Darr, rifiutato da tutti i più importanti attori di allora, fece la fortuna di Shah Rukh Khan. LBC riprende questo mito di Bollywood quando il ruolo rifiutato da tutti gli attori famosi, permette al protagonista Vikram di diventare la nuova stella di Bollywood.
Il film è pieno di molti altri deliziosi riferimenti simili al mondo di Bollywood. Se vi piace il mondo di Bollywood, non perdete questo film.
domenica 8 febbraio 2009
Protesta per Eluana
Le macchinazioni intorno al caso di Eluana Englaro continuano. Faccio fatica a spiegarlo agli amici in India che tutto questa tragicommedia-farsa di disperazione si fa intorno al corpo di una ragazza che sta su un letto da 17 anni in coma vegetativo, ciò è senza attività cerebrale.
Ieri sera durante il telegiornale su Rai 1, parlavano con un medico di Roma, il quale ha spiegato e ha detto che "sarà indolore", perché Eluana non può sentire. Ma subito dopo, la giornalista voleva sapere, "Ma secondo lei quanto durerà l'agonia di Eluana?" Forse voleva dire l'agonia della politica italiana?
E Presidente del Consiglio, Berlusconi ha detto che 50% delle persone si risvegliano dal coma vegetativo, per cui non poteva permettere che Eluana sia lasciata a morire. Forse è tutta colpa di rapporti sbagliati dati al capo di governo, come era successo con le armi di distruzione di massa di Saddam Hussein? Per quanto ne so, le probabilità di una persona in coma vegetativo che si risvegli dopo 17 anni sono ne anche 0,00050%!
Poi ho letto che negli ultimi 5 mesi, da quando si è aperta la stagione della caccia in Italia, sono morte 24 persone per incidenti di caccia! Se proprio vogliamo difendere la vita, forse vi sono altre fronti che aspettano che qualcuno si accorge di loro?
Comunque, ecco per voi, qualche foto dalla piazza maggiore di Bologna di ieri.
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