Ieri sera ho ricevuto i due "
rakhi" mandati dalle mie sorelle per la festa dei fratelli. I
rakhi possono essere anche dei fili semplici, sopratutto i fili rossi. Si possono anche comprare o creare dei
rakhi più elaborati con le forme dei fiori o con i simboli tradizionali. Per la festa dei fratelli in India che si chiama
Rakhi o
Raksha Bandhan (letteralmente "Legame della protezione"), le sorelle legano il
rakhi intorno al polso dei loro fratelli.
La festa trova maggiore risonanza nel nord dell'India. Nelle città odierne, oramai la festa non è associata a grandi cerimonie. Invece nei villaggi e nelle piccole città la festa viene celebrata con maggiore fervore.
Esiste un'altra festa simile in India - il
Bhai Duj (letteralemente "secondo giorno del fratello") che si celebra due giorni dopo la festa della luce (
Diwali), quando c'è una nuova luna di due giorni (la notte di
Diwali è una notte senza luna). La parte nord ovest dell'India dà più importanza a
Rakhi (negli stati di Punjab, Rajasthan, Gujarat, Maharashtra) mentre nel nord est (Uttar Pradesh, Orissa, Bihar) si dà più importanza a
Bhai Duj. Comunque oramai le due feste sono celebrate più o meno in tutta India.
Di solito, la cerimonia tradizionale di
Rakhi si tiene presto alla mattina dopo che i fratelli e le sorelle hanno fatto il bagno e hanno messo su i vestiti nuovi o almeno i vestiti puliti. Le sorelle più vecchie, iniziano con i fratelli più vecchi. Il maschio si siede su uno sgabello basso con le gambe incrociate.
La sorella si siede di fronte con le gambe piegate, con il piatto di
puja (preghiera) nelle mani. Un piatto tipico di
puja dovrebbe avere, una lampada, un po' di
kumkum (il polvere rosso) con i granelli di riso crudo, il filo o il
Rakhi più elaborato, e un po' di dolci.
La sorella prima fa l'
aarti (adorazione cantata o parlata con le parole sacre chiedendo lunga vita per il fratello), mentre gira il piatto di puja di fronte al fratello. Poi metto il segno di
kumkum e riso sulla fronte del fratello e lega il filo di rakhi intorno al suo polso. Alla fine, gli mette un pezzo di dolce nella bocca.
Adesso tocca al fratello. Il fratello dà il suo regalo (vestito, dolci e/o soldi) alla sorella e le rinnova la sua promessa di aiuto e di protezione.
Spesso, finché la sorella non ha legato suo rakhi al polso del fratello, non può mangiare. Quando le sorelle o i fratelli sono sposati e non vivono più nella stessa casa, uno dei due, sopratutto quelli più giovani, vanno alla casa dei fratelli o delle sorella maggiori per completare il rito. Invece se abitano in città diverse, si può anche mandare il rakhi per posta.
Fino ad alcuni anni fa, anche le mie sorelle mi mandavano il rakhi tramite la posta. Invece negli ultimi anni, oramai abbiamo scelto i rakhi virtuali, mandati tramite email, anche perché arrivavano quasi sempre dopo che il giorno della festa era già passato.
Festa per le ragazze: Non esiste una festa proprio uguale per le sorelle. Esiste invece la festa dell'adorazione delle ragazze nubili. Si chiama
Kanjak (Offerta dei dolci) e la si celebra l'ottavo giorno della festa di Dusshera o di Durga Puja (il giorno di
Ashtami), 22 giorni prima della festa di
Diwali.
Per questa festa, le figlie della casa ricevono nuovi vestiti e si invitano loro insieme a tutte le ragazze nubili dei vicini di casa, per mangiare dei dolci e a ricevere regali. Le mamme fanno il loro
aarti (adorazione) con il piatto di
Puja, esattamente come descritto sopra. Così il giorno della festa, spesso piccoli gruppi di ragazze girano tra le case, passando da una casa all'altra, mangiando dolci e raccogliendo soldi e/o regali.
I miti e la tradizione: Vi sono diverse storie sull'origine della festa di
Rakhi nella mitologia indù. Una delle storie più conosciute è l'episodio del poema epico
Mahabharata, quando i principi Pandava perdono la moglie Draupadi in una scommessa legata al gioco d'azzardo. I principi Kaurava cercano di spogliarla pubblicamente, e Draupadi chiama il suo fratello Krishna, il quale copre il corpo di Draupadi con un sari senza fine e così salva la sua dignità.
Nel film
La sposa dell'imperatore (Jodha Akbar) trasmesso su Rai Uno la scorsa settimana, c'era il complotto di Mahamanga, la balia dell'imperatore, per screditare la nuova regina. Nella scena dove arriva Surajmal, il fratello di Jodha, per incontrarla in segreto, lui le dice di aver ricevuto una sua lettera che chiedeva aiuto insieme ad un
rakhi. In questa scena, il
rakhi era per ricordare al fratello la sua promessa per venire in aiuto alla sorella in caso di bisogno.
Comunque, penso che il significato di
Rakhi è legato anche al ruolo della donna nelle società patriarcali.
La percezione popolare vede la donna come un soggetto debole che ha il bisogno del suo fratello per proteggerla. Per questo le sorelle legano il
rakhi, i talismani per proteggere i fratelli durante le guerre, e i fratelli promettono di proteggerle.
In passato, la festa di
rakhi era un modo per tenere i legami tra i fratelli e le sorelle, perché le ragazze sposate diventavano "proprietà" della famiglia dello sposo e potevano avere rapporti con le proprie famiglie soltanto durante alcune feste come il
rakhi.
Ma penso che il concetto tradizionale di "protezione" della sorella è legato anche al concetto di salvaguardare "onore" della famiglia per cui bisognava salvaguardarle dagli occhi indiscreti delle persone di caste più basse e di altre religioni.
Oggi le ragazze indiane lavorano, fanno anche poliziotti, marinai e soldati, ma ancora per molte donne in India, i valori della società patriarcale sono una grande barriera.
Amare una persona di un'altra casta o di un'altra religione, è ancora oggi legato a quello che viene chiamato "honour killing" (uccisione per onore). Alle ragazze violentate, si chiede spesso di non parlarne perché denunciando lo stupro rischiano di "infangare il nome della propria famiglia" e di non trovare mariti.
La società tradizionale ha bisogno di superare questi concetti. Per cui penso che Una delle
sfide oggi in India è come cambiare i valori tradizionali delle feste come la festa di
Rakhi, senza perdere il suo valore di festa e senza negare l'importanza delle tradizioni.
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