Questa è la
seconda parte della rassegna "Film di Bollywood più significativi del 2010".
La prima parte di questa rassegna aveva preso in considerazione i film usciti tra gennaio e aprile, questo articolo prende in esame i film usciti tra maggio e agosto 2010.
A maggio 2010 tutti aspettavano l'uscita del nuovo film di
Hrithik Roshan, "
Kites" (Acquiloni). Diretto dal regista
Anurag Basu, conosciuto per due film innovativi e di grande successo (
Murder e
Life in a metro), il film aveva un'attrice messicana,
Barbara Mori con Hrithik, ed era stato pensato come il film che presenta Hrithik Roshan al mondo di Hollywood. Un film romantico ma noioso, è stato tra i più grandi disastri commerciali del 2010, ed è stato criticato duramente. Tutti concordavano che Hrithik è molto bello in questo film, ma la sceneggiatura del film è stata un disastro. Ho cercato di guardarlo ma dopo 30 minuti, anch'io ho perso la pazienza!
A maggio è uscito anche
Badmash Company (Cattiva compagnia) del regista
Parmeet Sethi con gli attori
Shahid Kapoor e
Anushka Sharma. Il film parlava di una banda di ragazzi che vogliono diventare ricchi, e si mettono nel mondo dei giochi d'azzardo. Invece, dopo diventano onesti per salvare per la ditta del padre di uno di loro. Il film non è stato un grande successo ma è stato gradito dai giovani. Comunque, non ho avuto l'opportunità di guardarlo, per cui non posso parlarvi molto di questo film.
Giugno era il mese di due grandi film - Rajneeti e Ravaan.
Rajneeti (Politica) del regista
Prakash Jha era un film con una lunga lista di stelle di Bollywood (
Ajay Devgan,
Ranbeer Kapoor,
Katrina Kaif,
Arjun Rampal,
Manoj Bajpai e Nana Patekar) ed era un'interpretazione moderna dell'antica storia del Mahabharata, ambientata nel mondo delle lotte tra due rami di una famiglia per il potere politico.
Alcune parti di questo film, mi facevano pensare vagamente alla
saga del Padrino. Il film ha una storia con continui improvvisi colpi di scena e violenza, che dà poco tempo per pensare, ed è stato apprezzato sia dalla critica che dal pubblico. Rajneeti è stato uno dei più importanti successi commerciali di Bollywood nel 2010.
Rajneeti non è il solito film masala romantico di Bollywood e forse, le persone che non conoscono la realtà sociale indiana dello stato di Bihar faranno fatica a capire le sue sfumature. Ciò nonostante, il film merita di essere visto. La parte interpretata da
Katrina Kaif verso la fine del film, una giovane vedova che decide di entrare in politica, sembra ispirata dalla figura di
Sonia Gandhi.
Raavan (Raavan era il re cattivo nella storia di
Ramayana, il libro sacro degli indù) è il nuovo film di
Mani Ratnam con gli attori
Abhishekh Bacchan,
Aishwarya Rai,
Suriya Vikram e Govinda. Il film aveva una vecchia trama, già vista molte volte con un ragazzo povero che per vendicare la morte di sua sorella, rapisce la moglie del cattivo poliziotto.
Il film era innovativo per il trattamento dei due principali protagonisti - la capovolge, creando un certo disagio nello spettatore - presenta il ragazzo povero come il cattivo e il poliziotto come il buono e gioca con i pregiudizi urbani contro le persone rurali, povere, vestite male, e senza buone maniere. Così il film confonde il nostro senso di giusto e di sbagliato. Per la maggior parte dei film, il ragazzo povero è presentato come il cattivo, anche se povero, crudele e un po' matto matto, mentre il poliziotto è presentato come una persona civile, ben educata e buona. Nonostante le apparenze, è il povero più nobile e leale.
Ho trovato il film molto provocatorio, un film che ci costringe a ripensare ai nostri pregiudizi, perché non giudichiamo le persone per quello che fanno, ma per come si presentano e quanto ci assomigliano. Comunque, maggior parte dei critici e il pubblico generale in India, non hanno gradito il film, che è stato tra i disastri commerciali del 2010. Le critiche verso l'interpretazione di Abhishekh Bacchan erano particolarmente feroci, ma personalmente ho apprezzato la sua performance.
Da questo film, qui presento una delle canzoni, "
Thok de killi" (Pianta il chiodo) che parla della ribellione dei diseredati contro i potenti, ma allo stesso momento, nella danza presenta le persone povere come dei diavoli, persone instabili e crudeli, a punto per confondere le nostre idee sul giusto e sullo sbagliato.
Ravaan era stato presentato al festival del cinema di Venezia nel 2010.
Luisa Ceretto aveva scritto di questo film:
Autore tra i più prestigiosi di Kollywood, la Bollywood tamil, Mani Ratnam si cimenta con un testo che trae spunto dall'antico poema epico di Valmiki, Ramayana, uno dei capisaldi della letteratura e cultura indiane. Presentato in doppia versione, tamil, Raavanan, hindi, Raavan, la pellicola sin dalle prime battute coniuga egregiamente l'esigenza di intrattenimento con quella di cinema d'autore. I numeri musicali sono di straordinaria efficacia ed eleganza e non sono mai puro pretesto spettacolare, ma intrinsecamente funzionali alla vicenda. Nel raccontare e adattare la trama di quella preziosa opera (che narra di Rama e della sua sposa, Sita, la quale verrà rapita da Ravana, re dei Demoni), il regista tamil sposta l'azione ai giorni nostri in uno scenario naturale, vero e proprio co-protagonista della narrazione. Un paesaggio ripreso in tutta la sua magnificenza, dove scenari maestosi con specchi d'acqua, una fitta foresta e rapide si susseguono a gole e ponti sospesi, costringendo i protagonisti a procedere con cautela, modificandone profondamente la percezione e le certezze. Se Dev rappresenta il Bene e Veera il Male, nel film non vi è tuttavia alcuna raffigurazione manichea e la battaglia che si svolge è quella interiore, con se stessi, con le proprie paure, in un confronto costante con il punto di vista e la prospettiva dell'avversario, del nemico – è quel che accade, infatti, alla protagonista femminile -, nella possibilità, per dirla con le parole del cineasta, che possa esserci un Raavan, un lato oscuro, dentro ognuno di noi...
Luglio 2010 aveva 4 film significativi - I hate love stories, Udaan, Tere Bin Laden e Once Upon A Time In Mumbai. Inoltre vi erano due film deludenti ma con importanti stelle di Bollywood - Milenge Milenge e Khatta Meetha.
I hate love stories (Odio le storie romantiche) con i giovani attori
Imran Khan e
Sonam Kapoor, del regista
Puneet Malhotra, era una commedia romantica, un po' insipida. Il film parla del romanzo tra due "amici" - lei che fa il costumista nel mondo di Bollywood e sogna il suo Shahrukh Khan, mentre lui che fa l'assistente regista e che non crede nell'amore.
Insieme per girare un film in Nuova Zelanda, i due naturalmente scoprono l'amore. In mezzo c'è la solita incomprensione che allontana i due per un po', seguito dal solito "lieto fine". La storia del film era molto prevedibile.
Entrambi gli attori, sono figli d'arte - Imran è nipote del più famoso
Aamir Khan, mentre Sonam è la figlia di
Anil Kapoor, conosciuto in Italia per i film come
The Millionnaire di
Danny Boyle e per le serie televisive come "24 ore". Entrambi gli attori sono belli e sanno recitare decentemente. La musica del film non era male. Così un film senza grandi pretese, ma sopratutto un passatempo piacevole, ha trovato abbastanza spettatori per diventare un successo commerciale.
Udaan (Il volo) era la vera sorpresa del 2010. Il primo film di un nuovo giovane regista (
Vikramaditya Motwane) allievo di
Anurag Kashyap, con degli attori nuovi o poco conosciuti (
Rajat Marmecha,
Ronit Roy), era lontano dai canoni dei film di Bollywood, con una intensa storia di rapporti tormentati tra un adolescente che sogna libertà e un padre autoritario e violento. Il film ha incantato pubblico e critici.
Rajat Barmecha nel suo primo film, nel ruolo del giovane Rohan e
Ronit Roy (un attore che ha lavorato sopratutto nelle serie tv indiane) nel ruolo del padre, erano meravigliosi. Il piccolo attore,
Aayan Boradia, nel ruolo del fratellastro Arjun, era molto naturale.
Udaan, presentato al festival di Caanes nel maggio 2010, sarà sicuramente candidato a diversi premi, sia come migliore film dell'anno che come migliori attori. Se cercate un film intenso e forte, che ispira un messaggio di speranza, non perdete Udaan.
Tere Bin Laden ("Senza di te Laden" o "Tuo Bin Laden") era un'altro piccolo film insolito del 2010 che ha trovato apprezzamento dal pubblico e dalla critica. Scritto e diretto da un altro giovane regista alle prese con il suo primo film,
Abhishekh Sharma, il film è ambientato in Pakistan e il suo protagonista principale, è il cantante rock pakistano,
Ali Zafar, alla sua prima apparizione nel mondo del cinema.
Nel film, Ali è un giornalista televisivo che sogna di immigrare in America, ma non riesce a ricevere il visto americano perché è percepito come un possibile terrorista islamico. Mentre sta girando un servizio sulle lotte dei polli, uno sport molto popolare tra gli uomini rurali in Pakistan, vede casualmente un contadino che è ossessionato dalle galline e che somiglia a Bin Laden. Così Ali elabora un piano per registrare un suo messaggio di minaccia verso gli Stati Uniti, così diventare famoso e riuscire a avere il visto americano.
Il film è di un regista indiano ma è ambientato in Pakistan e girato con il protagonista pakistano, per cui ha suscitato qualche polemica e non è uscito in Pakistan. E' una commedia irriverente e ironico verso la cultura islamica del Pakistan e verso la cultura americana.
Ali Jafar è stato apprezzato come attore e ha già ricevuto altre offerte dal cinema di Bollywood. Il nuovo attore,
Pradhuman Singh, nel ruolo di Noora, il contadino che ama le galline alla follia e che sogna di diventare il campione della lotta dei galli e il commerciante più importante che vende le uova, ha trovato molto apprezzamento e ha ricevuto diverse offerte per continuare a impersonare Osama Bin Laden.
Secondo me, oramai tutti hanno un'idea delle persone musulmane che si vestono in maniera tradizionale - si dice che somigliano ai talibani, sono tutte percepite come possibili terroristi e suscitano un certo disagio in occidente. Il film aiuta a vederle come persone reali, magari delle volte un po' chiuse, magari un po' maschiliste e retrograde, ma comunque delle persone e non dei mostri. Solo per questo fatto, questo film merita di essere visto.
Once upon a time in Mumbai (C'era una volta a Bombay) del regista
Milan Lutharia era ambientato nella Bombay dei primi anni settanta e racconta la storia del capo mafioso Sultan Mirza (
Ajay Devgan), la sua storia d'amore con l'attrice Rehana (
Kangana Ranaut) e il suo rapporto con il giovane Shoaib (
Emraan Hashmi) che un giorno lo sostituirà.
Il film basato sui personaggi realmente esistiti di Haji Mastan e Dawood Ibrahim, due mafiosi di Bombay, è stato apprezzato per la sua accurata ricostruzione dell'era passata, per le ottime interpretazioni e per la musica. Sicuramente questo film sarà tra quelli che vinceranno i premi di Bollywood per il 2010.
Milenge Milenge (Incontreremo) del regista
Satish Kaushik aveva la grande coppia,
Kareena Kapoor e
Shahid Kapoor, conosciuta in Italia per
L'Amore arriva con il treno (Jab we met). Milenge Milenge, è ispirato dal film hollywoodiano,
Serendipity (Quando l'amore è magia), ma il problema principale era che questo film ha messo 4-5 anni per essere completato ed è stato percepito come un film datato e vecchio. Inoltre, nel film mancava la romantica magia di "Jab we met".
Khatta Meetha (Amaro dolce) del regista
Priyadarshan aveva
Akshay Kumar con una nuova attrice Trisha. Il film parlava della corruzione che si è infiltrata nella vita quotidiana in India, e con il quale bisogna fare i conti anche per le cose più banali. Si dice che il film ha sofferto perché era stato percepito come una commedia mentre era un film serio. Comunque è stato rifiutato dal pubblico e dalla critica.
Anche il mese di
agosto aveva diversi film importanti - Aisha, Peepli Live, Lafangey Parindey, Aashayein e We Are Family.
Aisha del nuovo regista
Rajshri Ojha con il suo primo film, era basato sul romanzo
Emma di
Jane Austen e aveva
Sonam Kapoor con
Abhay Deol. Ambientato nell'alta società di Delhi, il film parlava della giovane Aisha, delle sue ricche amiche e delle loro confusioni romantiche. Presentato come il primo "chick-flick" (film per le regazze) di Bollywood, il film era una passerella di belle facce, belli vestiti e grandi marche, senza molta sostanza.
La parte romantica, tra Aisha (Sonam) e Arjun (Abhay) non era molto convincente, nonostante la bellezza di Sonam e la naturale simpatia di
Abhay Deol.
Una delle canzoni del film, "
Gal mithi mithi bol" (Dimmi parole dolci dolci) è diventato molto popolare e la si sentiva in tutti i matrimoni indiani della ultima stagione!
Peepli Live (In diretta da Peepli) è un piccolo film del neoregista
Anushka Rizvi, prodotto da
Aamir Khan, con attori quasi sconosciuti e ambientato in un piccolo villaggio. Il film toccava il tema del suicidio dei poveri contadini indebitati e del sensazionalismo delle notizie da parte delle televisioni in cerca di spettatori. Il film affrontava un tema serio in vena leggera, più come una commedia che alla fine lascia un sapore amaro in bocca e che fa pensare.
Dopo
Udaan e
Tere Bin Laden,
Peepli Live era il terzo film piccolo del 2010, diretto da un nuovo regista senza le grandi stelle di Bollywood, a trovare il grande successo di critici e di pubblico. In questo senso penso che possiamo dire che per il Bollywood il 2010 era l'anno di nuovi registi e piccoli film.
Gli altri tre film di agosto 2010, non hanno avuto molto successo.
Lafangey Parindey (Ragazzi perditempo) del regista
Pradeep Sarkar, parlava del pentimento di Nandu (
Neil Nitin Mukesh) un giovane boxer che fa anche il malvivente nel tempo libero, per aver investito e reso cieca Pinky (
Deepika Padukone), una ragazza che sognava di partecipare ad un concorso di pattinaggio. Nandu decide di aiutare Pinky a realizzare il suo sogno, nonostante la sua cecità, e nel processo i due si innamorano affinché Pinky scopre la verità che è Nandu il responsabile del suo incidente.
Il film non era male anche se Neil non è molto appropriato per il ruolo del boxer rozzo proveniente da un barraccopoli.
Aashayein (Speranze) del regista
Nagesh Kuknoor aveva
John Abraham, ma era un film astratto e confuso sugli ultimi mesi di vita di un giovane che si chiama Rahul, quando lui scopre di avere un cancro ai polmoni e va a vivere in un centro dove incontra altre persone in attesa di morire.
We are family (Siamo una famiglia) del regista
Sidharth Malhotra, prodotto da
Karan Johar, aveva 3 attori/stelle importanti di Bollywood -
Kajol,
Kareena Kapoor e
Arjun Rampal ed era tra i film più attesi del 2010.
Basato sul film americano
Stepmom (con
Susan Sarandon e
Julia Roberts), il film "We Are Family"era ambientato in Australia, ma non ha avuto molto successo, forse perché sembrava un film occidentale. Nelle famiglie allargate indiane con l'omnipresenza dei parenti vicini e lontani nella vita quotidiana, l'idea di una donna che cerca una nuova madre per i figli quando scopre di avere cancro per non lasciarli soli, era un po' strana.
E così finisce la seconda parte di questa analisi dei film più importanti del 2010. Nella prossima (ultima) puntata di questa rassegna, vi saranno i film usciti negli ultimi 4 mesi del 2010.
Potete leggere anche
la prima parte di questo articolo, se l'avevate persa.