Avevamo viaggiato in un piccolo aereo in un villaggio vicino a Trinidad. Quella notte avevamo dormito in una casa senza luce e senza porte o finistre, giravano galline e maiali tra i letti, e vi erano anche le formiche rosse. Nonostante tutto ciò, Piergiorgio aveva dovuto fischiare per farmi smettere di russare! Quando era il momento di lasciare quel villaggio, pioveva forte e nel campo correvano le pecore e i cani. Un piccolo ragazzo, bagnato fradicio era venuto per incassare "la tassa aeroportuale". L'aereo che dovevamo prendere era ancora più piccolo e aveva solo due posti - uno per il pilota e l'altro per Piergiorgio. Ho trovato uno sgabello e mi sono aggrappato alla sedia di Piergiorgio. Alla prima prova, l'aereo non è riuscito ad alzarsi, il pilota ha frenato all'ultimo minuto e ci siamo fermati pericolosamente vicino ad un gruppo di alberi. Sono caduto giù dallo sgabello e pilota ha virato per ritentare. Avevo nausea dalla paura.
Un'altra volta p. Filippo ci ha portato in una barca sul fiume Madeira. Il viaggio di andata è andato bene ma al ritorno, la luce ha avuto un guasto e abbiamo viaggiato al buio, su un fiume dove galleggiavano grossi tronchi degli alberi e coccodrilli. P. Filippo disse che nell'acqua c'erano i pesci piranha. Fu uno dei viaggi più lunghi che avevo mai fatto.
Viaggi avventurosi possono essere spiacevoli fin che durano ma una volta finiti, sono tra i ricordi più belli.
Oggi ho letto una bella poesia in un blog in hindi. La poesia si intitola, "Hanno Paura" ed è di Gorakh Pandey:
Hanno pauradi cosa hanno pauranonostante tutte le richezzele pistole, le pallottole ed i poliziotti che li
proteggono?Hanno paurache un giornole persone povere e senza arminon avranno più la loro paura.
Anita ha scritto che le hanno trovato un tumore maligno. E' in ospedale. Forse l'hanno già operato. Eravamo insieme in Ecuador, tre settimane fa. Ho paura.