Sono a Nuova Delhi.
La tastiera del computer è diversa e non ci sono i tasti per i caratteri accentati, per cui scrivere in italiano è un po' complicato.
Dopo 4 giorni, comincio a abituarmi all'orario indiano e stamattina mi sono svegliato al mio solito orario, presto alla mattina. Così, stamattina ho un po' di tempo per scrivere qualcosa per il blog.
Qui si sta bene alla mattina e alla sera, quando le temperature scendono a livelli più ragionevoli, ma di giorno quando vi sono 35-36 gradi all'ombra, non riesco a fare niente. In quelle ore, non esco fuori.
Dopo domani, ci sarà la maratona di Delhi e solo l'idea di correre con questo caldo, mi fa venire la sete. Comunque, è vero che per le altre persone, abituate al caldo delle estate, il peggio è già passato e per loro, ormai il caldo del giorno è più sopportabile! Tutti mi guardano con un po' di perplessità quando gli dico che fa ancora troppo caldo per me.
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La Festa di Dusshera
Il 12 ottobre c'era il giorno finale della festa di Dusshera. Questa festa dura 10 giorni, è inizia il primo giorno del mese di Kartik, secondo il calendario indiano denominato Vikram-Samvat. Per quei 10 giorni, tutti i giorni vi sono rappresentazioni teatrali del libro di Ramayana, che racconta la storia di Rama e la sua lotta con Ravan, l'uomo con dieci testi. Il giorno di Dusshera, finisce la guerra e Rama uccide Ravan. 20 giorni dopo la festa di Dusshera, in una notte senza luna, si celebra Divali, la festa della luce.
Per Dusshera, dopo tanti anni, quest'anno sono andato a vedere la cerimonia quando bruciano le grandi figure di cartone del demone Ravan e i suoi fratelli.
Secondo la mitologia indiana, lui non è il demone, è una persona saggia e istruita che perso la retta via temporaneamente. Spesso, le loro figure sono costruzioni enormi, e sono pieni di petardi e altri fuochi di artificio.
Ero andato alla festa insieme a Mika, la figlia di mia sorella. Quando il fuoco divampava e i petardi scoppiavano, per un attimo sembrava il finimondo. Quando ero bambino, andavo a guardare questa cerimonia, ciò è, 35-40 anni fa. Essere li in mezzo alla folla, sentire l'eccitazione delle persone intorno, il rumore stordente dei petardi, l'odore particolare dei fuochi di artificio (dovuto al fosforo?), era molto bello, anche se era sicuramente inquinante.
Prima di dare fuoco a Ravan e suoi fratelli, c'è stata una cerimonia quando i bramini pregavano davanti alle loro figure. Mika era rimasta sorpresa da questa cerimonia di preghiera, e mi chiedeva spiegazioni. Ho spiegato a lei che in India, il concetto del male, non è assoluto come per esempio si fa con la figura di Satana. Invece, mentre si riconosce che Ravan non si è comportato bene e ha commesso crimini, per cui è stato ucciso, si continua a riconoscere che lui era comunque una persona saggia e istruita.
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