Fu la mia amica Mariangela a introdurmi al mondo di Luigi Pintor.
Quando ho sentito che Harold Pinter ha vinto il premio nobel 2005 per la letteratura, il mio cervello ha ignorato ignorato il suo nome "Harold" e ha convertito il suo cognome "Pinter" in "Pintor".
Wow! Lo scrittore preferito di Mariangela aveva vinto il premio nobel! Ero proprio contento e volevo dirlo a lei. Alla sera, a casa, ne parlavo con mia moglie che era strano che non se ne parlava di più in Italia, non è ogni giorno che uno scrittore italiano riceve il premio nobel. Per quanto ne so, l'unico altro vincitore italiano di questo premio (per la letteratura) è Dario Fo.
Comunque andai al sito del premi nobel per leggere il suo intervento di accettazione e fu soltanto allora che capì che il vincitore del premio è Harold Pinter, scrittore per il teatro, sceneggiatore e attivista politico. Già un anno fa in un'intervista sulla BBC, lui fu molto duro nella sua denuncia di Bush e Blair per aver cercato e creato la guerra in Iraq e chiedeva che entrambi fossi trattati per i crimini di guerra. Potete leggere questa intervista .
Il suo intervento di accettazione del premio nobel, è stato altrettanto duro. Da una parte lui ha parlato del proprio processo creativo e come i personaggio di suoi scritti assumono la propria vita e non "obbediscono" sempre all'autore. Dall'altra lui ha esposto i propri pensieri politici. Secondo lui, le storie di repressione, crudeltà e morte in Unione Sovietica e sotto i regimi comunisti, sono stati ampiamente studiati e commentati, ma dall'altra parte, è stato ignorato dagli studiosi, il ruolo giocato dall'America contro i governi che volevano promuovere educazione e salute per i propri cittadini. Ha detto che essi si sono trovati marchiati "comunisti" e l'America ha fatto di tutto per distruggere questi governi, spesso sostituendoli con i dittatori disposti ad ammettere multinazionali americane.
E' stato un intervento molto duro e chiaro, non basato sulle emozioni, ma con degli esempi ragionati e razionali. Sicuramente, qualcuno l'avrà già tradotto in italiano, ma in tanto potete leggerlo anche in inglese al sito dei premi nobel.
Secondo me, comunque, c'è spesso una differenza i regimi Russi e Cinesi da una parte, e gli Stati Uniti dall'altra, che in America, si può sentire molte voci dei dissidenti, mentre in Russia e Cina, queste voci sono rare o assenti.
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