sabato 8 agosto 2009

Cuori in Onda

Non avrei mai pensato di ringraziare RAI per aver tagliato delle scene di un film, ma per “Cuori in Onda” (titolo originale “Salaam Namastey”), almeno per una volta è esattamente quello che ho sentito, quando ho visto questo film.

Il film mi era piaciuto quando l’avevo visto nel 2005, ma avevo odiato tutta la parte relativa al attore Javed Jaffery, nel ruolo del indiano bigotto, proprietario della casa che Nick (Saif Ali Khan) e Amber (Preity Zinta) prendono in affitto. In ogni caso, era una parte dove gli spettatori italiani non avrebbero capito il senso del suo modo di parlare perché usava i doppi sensi dei significati delle parole tra hindi e inglese, in italiano avrebbero perso questa funzione.

E poi la parte finale in ospedale, con l’attore Abhishek Bacchan nella parte del dottore, l’avevo trovato insupportabile, era una scena lunghissima e completamente demenziale. Per fortuna, anche questa parte è stata accorciata da RAI.

Invece le canzoni, mi è dispiaciuto non vederli. Pazienza. Potete guardarli su Youtube. Ecco per voi le parole della iprendeva il titolo originale del film, che nel film era durante la parte quando Nick e Amber si incontrano per la prima volta al matrimonio sulla spiaggia: Ik din ik pal ik jaaniya, aaj hai kal phir ud jaaniya, ud jaaniya, aa mil gia fir gale, hanste hanste, salaam namastey (un giorno, un momento, oggi è qui, poi sparirà, sparirà, vieni ad abbracciarmi, sorridi e ridi, saluti saluti)





La parte di questa canzone dove tutti si trovano nell’acqua a ballare, forse andrebbe bene per fare ginnastica sulla spiaggia!


mercoledì 5 agosto 2009

Per gli ammiratori di Hrithik Roshan

Avete guardato “Vogliamo essere amici” e vi è piaciuto il protagonista, Hrithik Roshan e volete saperne di più sul suo conto? Allora questo post è per voi.

Hrithik è un figlio d’arte. Suo nonno paterno, sig. Roshan era un compositore famoso di Bollywood negli anni cinquanta e sessanta, ed è responsabile per alcune delle canzoni più belle di quelli anni.

Il papà di Hrithik, Rakesh Roshan, era un attore negli anni settanta, ma a parte qualche film, non è mai diventato una stella di Bollywood. Ha trovato maggiore successo come regista negli anni novanta. Rakesh Roshan si è sposato con Pinky, la figlia di un altro regista importante di Bollywood, J. Omprakash. Hrithik ha iniziato la sua carriera di attore in un film del nonno (Asha, 1980), quando aveva 6 anni.

Hrithik si è sposato con Susanne, figlia del attore Sanjay Khan, e la sua amica d’infanzia, e hanno due figli.

Il suo primo film da grande era "Kaho Na .. Pyar hai" (Dillo che sei innamorata) nel 2000. Padre di Hrithik era il regista di questo film e Hrithik aveva un ruolo doppio in questo film, il timido e serio Rohit che viene ucciso e il ricco Raj che fa finta di essere Rohit per individuare i suoi assassini. Era il primo film anche dell’attrice Amisha Patel. Il film ha avuto grande successo e ha stabilito Hrithik come uno dei migliori danzatori di Bollywood.

Dopo il primo film di grande successo, i film successivi non hanno trovato il successo commerciale e le persone hanno iniziato a dire che Hrithik era come suo padre, un attore ma senza la possibilità di diventare una stella di Bollywood. L’unico successo di Hrithik di quelli anni era “Kabhi Khushi Kabhi Gham” (Qualche volta felicita, qualche volta tristezza, 2001), un film pieno di diversi attori famosi compreso Shahrukh Khan, Kajol e Kareena Kapoor.

Nel 2003, Hrithik ha ritrovato successo con un altro film di suo padre, "Koi Mil Gaya" (Ho incontrato qualcuno), storia di un ragazzo down che incontra un extra-terrestre e acquisisce poteri sopranaturali. Per questa interpretazione, oltre al successo commerciale, Hrithik ha vinto diversi premi.

Dopo questo film, Hrithik è stato consacrato come una delle stelle di Bollywood. La sua danza che mi piace di più è dal film “Lakshya” (Bersaglio, 2004). La canzone si chiama, “Main aisa kyon hoon” (Perché sono fatto così). Non si può importare questo video dentro il blog ma lo potete guardare su Youtube.

Un’altra canzone che potete ammirare su Youtube è dal film Dhoom 2 (Tamburi 2) e la canzone è “Dhoom machale” (Batti i tamburi).

Recentemente, nel 2008, per “Jodha Akbar”, il film sulla storia d’amore tra la principessa Rajput Jodha e l’imperatore Mughal Akbar, Hrithik ha di nuovo vinto diversi premi come migliore attore del anno. In questo film, Hrithik non doveva danzare e così ha convinto i critici che non è soltanto un danzatore, ma è anche un attore serio.

Se volete cercare altri video di Hrithik su Youtube, ricordatevi di scrivere i nomi indiani dei film e ne troverete molti.


martedì 4 agosto 2009

Salaam Namastey – Cuori in Onda

Il prossimo film del ciclo Amori Con ... Turbanti è “Cuori in Onda” (Salaam Namastey, 2005, India) programmato per l’8 agosto. Il film presenta la coppia Saif Ali Khan e Preity Zinta.

Saif Ali Khan è un figlio d’arte. Sua madre, Sharmila Tagore, appartiene alla famiglia del famoso poeta e premio nobel, Ravindranath Tagore, ed è stata un’attrice importante negli anni sessanta e settanta. Suo padre, Mansoor Ali Khan, era il “Pataudi ke Nawab” ciò è, Re di Pataudi, un piccolo principato nel nord est dell’India ed è stato il capitano della squadra nazionale di Cricket per diversi anni. Per questo motivo, Saif è conosciuto anche come il “Chotte Nawab” (il piccolo re) anche se oramai non esistono più i principati nell’India democratica. Anche una delle sorelle di Saif, Soha Ali Khan, è un’attrice.

Saif è apparso nei film di Bollywood nel 1993, ma non ha avuto grande successo fino al 2001, quando è uscito “Dil Chahta Hai” (Il cuore vuole) è Saif ha finalmente trovato successo ed è diventato uno star di Bollywood. Saif si era sposato giovanissimo con l’attrice Amrita Singh, dalla quale ha avuto due figli. Alcuni anni fa, lui si è separato dalla moglie, per un po’ tempo ha avuto una relazione con una ragazza italiana, Rosa e poi, da più di un anno, convive con l’attrice Kareena Kapoor.

Venerdì 31 luglio Saif è diventato un produttore ed è uscito il suo primo film, del quale è anche il protagonista principale, “Love Aaj Kal” (Amore oggi e ieri). Il regista di questo film è Imtiaz Ali, al suo primo film dopo il grande successo di Jab we met (l’Amore arriva con il treno). Sembra che il film ha avuto l’approvazione sia del pubblico che dalla critica.

Gli spettatori italiani avevano già visto Saif Ali Khan con Rani Mukherjee nel 2008, nel film “Io e tu – confusione d’amore”.

Il prossimo film del ciclo, programmato per il 15 agosto è “La Paura nel Cuore” (Titolo originale Fanaa, India, 2006). Con questo film, i film di Yashraj films in questo ciclo di film su RAI Uno diventeranno 5. Forse, RAI uno ha firmato un accordo con Yashraj films per presentare solo i loro film? Non che i film di Yashraj non siano belli, ma sembra strano che RAI presenti così tanti film della stessa casa di produzione, quando esistono centinaio di produttori a Mumbai.

“La paura nel cuore” sarà anche il primo film “tragico” del ciclo, legato al tema del terrorismo islamico. I protagonisti principali del film sono Aamir Khan e Kajol. Aamir Khan è già conosciuto al pubblico in Italia per il suo film “Lagaan c’era una volta in India”, mentre Kajol è considerata tra le attrici più brave di Bollywood.

Kajol si era sposata con l’attore Ajay Devgan nel 1999 e dopo il matrimonio aveva deciso di accettare pochi film. E’ apparsa in “La paura nel cuore” dopo un’assenza di 5-6 anni. Il film ha trovato grande successo commerciale anche se la critica non era molto favorevole.

Il film racconta la storia di Zooni, una ragazza musulmana cieca del Kashmir che incontra un guida turistica durante un viaggio a Nuova Delhi con la sua classe universitaria. La guida organizza un intervento chirurgico per i suoi occhi ma poi sparisce, lasciandola in cinta.

Dopo diversi anni, un uomo appare nella valle dove lei abita e chiede il loro aiuto. Poco alla volta, Zooni capisce che l’uomo è la stessa persona, la guida turistica di Delhi, padre del suo figlio e l’uomo le confessa che è sempre innamorato di lei. I due decidono di sposarsi, ma poi Zooni scopre che l’uomo ha un segreto.


In "La paura nel cuore", in una piccola parte, c'è anche l'attrice Tabu, protagonista di "Senza Zucchero" e "Destino nel Nome".

domenica 2 agosto 2009

Un’estate di Bollywood su Rai Uno

Serena aveva scritto che questa estate di Bollywood (Amori con... turbanti) su Rai Uno continuerà fino alla fine di agosto. Il prossimo film, programmato per l’8 agosto è “Cuori in Onda” (Titolo originale “Salaam Namastey, India, 2005). Ma prima di parlare di “Cuori in Onda”, parliamo del film di ieri sera, “Vogliamo essere amici”.


Il film era strapieno dei cliché Bollywoodiani, questi temi, personaggi e situazioni che si trovano solo nel mondo di Bollywood. Alcuni di questi cliché sono diventati così veri a forza di essere ripetuti in film dopo film, che ora si sono apparsi anche nel mondo reale. Il mondo di “Vogliamo essere amici” è l’India dei Pungiabi, di queste famiglie dello stato di Punjab, che portano cognomi come Khanna, Kapoor, Sahani e Varma, ed è il mondo del produttore Yashraj Chopra e del regista Kunal Kohli. Questo gruppo di famiglie sono tra le più influenti di Bollywood e hanno imposto la propria cultura come quella “vera indiana”.


Uno dei cliché dei film di Bollywood è le ricche famiglie di indiani che abitano in Europa o in America e che vivono come i principi, con delle case, piscine e giardini enormi. Era così anche la famiglia Khanna (Kiran Kumar e Smita Jaykar), i genitori di Raj Khanna (Hrithik Roshan) nel film. L’altro cliché è quello dei valori indiani tradizionali, così queste famiglie straricche, anche se permettono ai loro giovani di vestirsi all’occidentale e di sembrare ben integrati nel mondo occidentale, al cuore sono molto rispettosi dei propri valori indiani. Dall'altra parte, nei film di Bollywood, gli emigrati indiani poveri non hanno mai avuto il successo commerciale.


Nel film di ieri, l’idea di far vedere qualche ragazza inglese che fa la pulizia in casa davanti agli ospiti era probabilmente una vendetta contro il regno degli inglesi in India. Yash Chopra, il produttore del film e il regista di molti film romantici, considerati tra i classici di Bollywood, era uno dei profughi, costretti a lasciare le proprie case a Lahore, quando fu divisa l’India e creata il Pakistan.


Un altro cliché dei film di Bollywood è l’intervento divino. Così alla fine per risolvere la questione dei due amanti, interviene il dio Krishna, quando fa entrare una corrente d’aria al momento opportuno che rovescia la scatolina di Sindoor (vermilione) per farlo cadere tra i capelli di Puja (Rani Muherjee). Versare il vermilione tra i capelli della sposa è uno dei riti conclusivi del matrimonio indù. Dato che il gesto è stato fatto dal destino proprio davanti alla statua di dio Krishna, non può essere messa in discussione.


Il doppiaggio del film ieri sera mi è sembrato perfetto. Anche se mancavano le danze e le canzoni, una piccola dimostrazione delle capacità di ballerino di Hrithik Roshan è stata lasciata dalla RAI nella canzone “Aaj ke ladke, I tell you, kitne lallu what to do” (I ragazzi di oggi, te lo dico, quanto sono scemi, cosa devo fare) per qualche secondo. Hrithik è considerato tra i migliori ballerini di Bollywood. In questo video di Youtube, vi sono i sottotitoli in spagnolo.

Non so perché quando la RAI lascia qualche canzone nel film, perché non aggiunge i sottotitoli, come si fa con i film musicali americani? Ieri sera, RAI aveva lasciato nel film altre due canzoni:


(1) “Jaane kab se dil mein hai tu, jab se main hun, tab se hai tu” (Non so da quando sei nel mio cuore, da quando ci sono io, da allora ci sei tu), che era il tema del film, ripetuto in diverse occasioni, in versioni felice e triste.


(2) “Payar hua, ikrar hua hai, pyar phir kyon darta hai dil” (Sono innamorato, l’ho anche confessato, ma allora perché ho paura dell’amore) che Raj (Hrithik Roshan) canta a Puja (Rani Mukherjee) nella sua camera quando danzano insieme e poi, viene ripetuto verso la fine, quando Raj porta le fritelle ripiene a Puja nel giardino. Questa canzone è da un film Shri 420 (Signor ladro) del 1955, considerato uno dei classici di Bollywood con Raj Kapoor (nonno paterno dell’attrice Kareena Kapoor che ha interpretato Tina in "Vogliamo essere amici") e Nargis.


Cuori in Onda (Salaam Namastey, 2005): Il film è la storia d’amore di due indiani residenti a Sydney in Australia. Amber (Preity Zinta), una studentessa di medicina e conduttrice di un popolare programma su una radio indiana locale e Nikhil o Nick (Saif Ali Khan), un chef, si incontrato e si odiano, ma poi fanno finta di essere sposati per poter affitare una casa da un signore bigota, di origine indiana (Javed Jaffery) che non vuole affittare la casa alle copie non sposate.


I due dovevano soltanto condividere la casa, ma finiscono ad innamorarsi e Amber resta in cinta. Mentre Nick sarebbe felice di continuare a convivere con Amber, è sicuro che non vuole i figli, ma Amber vuole tenersi il bambino.


Nella parte del film, c’è attore Abhishekh Bacchan, (visto recentemente anche in un breve ruolo in “La verità negli occhi”) nel ruolo di un ostetrico pazzo.


Il film è ovviamente “ispirato” dal film inglese Imprevisti d’amore (1995, Hugh Grant e Julianne Moore), e non era male anche se aveva poco di indiano a parte gli attori e il fatto che era girato in Hindi. Entrambi gli attori principali, Saif e Priety erano molto piacevoli, anche non mi era piaciuto l’ultima parte del film, quella girata in un ospedale.


Dato che non avrete la possibilità di vedere le danze e le canzoni di “Cuori in Onda”, vi presento una canzone del film che appare quando Amber, rimasta in cinta, si sente molto sola e spera che Nick tornerà da lei: “Tu jahan, mein vahan, sang sang yun chaloon tere jaise tera aasman” (Sarò sempre vicino a te, camminerò accanto a te come il tuo cielo)


Altri articoli sul ciclo Amori Con ... turbanti

lunedì 27 luglio 2009

Le canzoni della pace

Tutto è partito da una canzone che non avevo sentita da più di 10 anni. Ero sulla bici e mi ha emozionato. Quasi, non me la ricordavo più. Poi, quando l’ho sentita, ho iniziato a pensare alle altre canzoni che parlano della pace. "Pace" nel senso più ampio della parola, canzoni contro la violenza, canzoni che parlano di fratellanza e di rispetto della natura.

Ho pensato che mi piacerebbe raccogliere una lista delle canzoni più belle sul tema della pace in diverse lingue del mondo. Per cui se conoscete una canzone, o una poesia, che parla della pace e della fratellanza, e che ha toccato il profondo del vostro cuore, non importa in quale lingua del mondo, fatemi sapere.

Per iniziare presento le cinque canzoni della pace che mi piacciono di più:

(1) La mia prima canzone preferita che parla della pace è “Imagine” di John Lennon. Potete pensare che sia una scelta scontata, ma non importa quante volte l’ho già sentita, ha le parole così semplici e allo momento così profonde, che mi emozionano ogni volta.

Imagine there's no countries,
It isn't hard to do,
Nothing to kill or die for,
And no religion too,
Imagine all the people
living life in peace...


Immagina che non ci siano le nazioni,
Non è difficile farlo,
Nulla per cui uccidere o morire,
E nessuna religione,
Immagina che tutti i popoli
Vivano la vita in pace..

(2) La seconda canzone di questa mia lista è quella che ha iniziato tutta questa riflessione - Krishna ni begane baaro (Krishna vieni presto), una canzone in 2 lingue – la maggior parte in inglese e alcune parole in Kannada, una lingua del sud dell'India. La canzone è del gruppo Colonial Cousins (Cugini coloniali), un gruppo composto da due cantanti - Hariharan, un cantante indiano e Leslie Lewis, un cantante inglese di origine indiana, e la canzone è un appello alla pace alle varie religioni del mondo.

Darkness coming around,
And every body fight with the brother
Every body wants control,
Don't hesitate to kill one-another
So come back as Jesus
Come back and save the world
Bless all the future of every boy and girl
Come back as Rama,
Forgive us for what we've done
Come back as Allah,
Come back as anyone


Il buio incombe
Persone lottano contro i fratelli
Tutti vogliono il controllo
e non esitano a uccidere uno o l'altro
Per cui torna come Gesù
Torna e salva il mondo
Benedici il futuro di ogni ragazzo e ragazza
Torna come dio Rama
Perdonaci per quello che abbiamo fatto
Torna come Allah
Torna come chi vuoi


(3) La mia terza canzone favorita è in italiano, cantata dal cantante italo-spagnolo Miguel Bose nel 1993-94, “I cieli dell’est”. L'idea di un sogno di un colore che non ha bandiere, lo trovo bellissima.

Sogna una Terra che guerre non ha

che ama la libertà

Sogna un colore che bandiere non ha
che ama la libertà sogna forte amore
E se senti gridare lontano

non avere paura perché

giuro che ci sarò io con te
sotto i cieli dell'est


(4) La quarta canzone della mia lista si chiama “Gurus of Peace”, (i guru della pace) ed è stata cantata da un cantante pakistano, Nusrat Fateh Ali Khan, e un cantante indiano, A. R. Rahman, insieme ad un coro di bambini. Le parole di questa canzone sono in 3 lingue - hindi, urdu e inglese e le trovo bellissime. Il contrasto tra il richiamo dei bambini (What are you waiting for – cosa aspettate?) insieme alla voce ruvida di Nusrat Fateh Ali, mi piace molto. Questa canzone chiede di dimenticare il passato delle guerre e di costruire un futuro di pace tra le nazioni.


Chanda suraj laakhon taarehain jab tere hi yeh saare

Kis baat par hothi hai phir thakraarein


Keenchi hai lakkeere is jameen pe par na keencho dekho
Beech mein do dilon ke yeh deewaarein
Duniya mein kahin bhi, dard se koyi bhi…
Duniya mein kahin bhi, dard se koyi bhi
Thadpe to humko yahan pe
Ehsaas uske zakhmon ka ho ke
Apna bhi dil bhar bhar aaye roye aankhein

Luna, sole, migliaia di stelle
quando sono tutte vostre
Allora cosa avete da litigare
Le linee tracciate sulle terre,
non tracciate li tra i vostri cuori
Non importa chi nel mondo ha male
Il tuo cuore dovrebbe sentire il suo dolore
Che sei consapevole delle sue ferite
Che il tuo cuore si riempie con le sue lacrime

(5) Al quinto e ultimo posto in questa lista, vorrei scegliere una canzone di Michael Jackson. Lui ha diverse canzoni che possono entrare nella categoria delle canzoni di pace. Per esempio, "The earth song" (La canzone della terra) o "Heal the world" (Guarisci il mondo). Comunque, per questa lista ho scelto Black or White (Bianco o nero) perché parla delle discriminazioni sulla base del colore della pelle e allo stesso momento, ha un bel ritmo.



They Print My Message In The Saturday Sun
I Had To Tell Them I Ain't Second To None
And I Told About Equality An It's True
Either You're Wrong Or You're Right
But, If You're Thinkin' About My Baby
It Don't Matter If You're Black Or White


Hanno pubblicato il mio messaggio sul giornale Saturday Sun
Ho dovuto dirli che non ero secondo a nessuno
e ho raccontato a loro dell'uguaglianza, ed è vero
che sei giusto o sei sbagliato.
Ma se stai pensando alla mia bambola
Non importa che sei bianco o nero.


Allora cosa pensate dalle canzoni che ho scelto? e al mio posto, cosa avreste scelto voi? Quali canzoni di pace vi piacciono di più?

domenica 26 luglio 2009

Vogliamo essere amici

Sembra che il prossimo sabato, 1 agosto, sia il giorno del ultimo appuntamento con il ciclo Amori Con.. Turbanti 2009.

Ieri sera, non ho guardato “La Verità negli occhi” (titolo originale, “Laaga chunari mein daag”, Yashraj films, India 2007) nonostante la bella Rani Mukherjee. Per molto tempo avevo un’immagine di questo film come lo sfondo per il computer e il 2007. Era uno dei film più attesi di quel anno. Ma ieri sera non avevo voglia di riguardare questo film, avevo già fatto a guardarla la prima volta.




Il 2005 era stato l’anno di Rani Mukherjee, quando l’attrice era apparsa in 3 dei film più importanti, apprezzati dal pubblico e dalla critica – (1) Black, la storia di una ragazza cieca e sorda e del suo insegnante affetto da alzheimer, in parte ispirata dalla storia di Helen Keller; (2) Banti aur Babli, la storia di due ladruncoli simpatici; e, (3) Paheli (Il rompicapo), la storia di un fantasma che si innamora di una sposa.

La parola “Rani” significa regina, e nel 2005, Rani era la regina, l’attrice più importante di Bollywood.

Dal 2006 in poi, nessun film di Rani ha trovato successo – Babul (La casa del padre, 2006), Tara Rum Pum (2007), Thoda Payar thoda magic (Un po’ d’amore e un po’ di magia, 2008), ma tra tutti i film, la delusione più grande era proprio, “La verità negli occhi”.


Il parere dei critici era - “La verità negli occhi” poteva andare bene negli anni settanta e ottanta, ma nell’India degli anni novanta con le liberalizzazioni, il boom economico e l’arrivo dell’informatica e dei call centre, non era molto credibile parlare di “difficoltà di trovare lavoro per le persone educate” e di dover prostituirsi per mancanza di alternative. Diversi film del genere avevano avuto grande successo in passato, e le tre attrici principali del film, Rani Mukherjee, Konkana Sen (nel ruolo della sorella più giovane) e Jaya Bhaduri (nel ruolo della madre) erano brave, ma il film fu rifiutato dai critici e dal pubblico in India.

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L’ultimo film del ciclo Amori con ... turbanti, programmato per il sabato 1 agosto 2009, “Vogliamo essere amici” (Mujhse dosti karoge, Yashraj films, 2002) è il primo film del ciclo che ha tradotto il titolo originale letteralmente, e avrà le due attrici insieme – Kareena Kapoor di “l’Amore arriva in treno” e Rani Mukherjee.



Il film non aveva trovato grandi consensi in India quando era uscita, ma aveva una trama tipicamente Bollywoodiana, con un intreccio complicato di persone che si amano, ma non riescono a dirlo o che decidono di sacrificare il proprio amore per un senso di dovere o d’amicizia. I protagonisti principali del film erano vagamente ispirati dai 3 personaggi del fumetto americano “Archie”, con il ragazzo simpatico e bello che corre dietro alla bella ma egoista Veronica mentre la più semplice e genuina Betty è innamorata di lui. Nel film, questi tre personaggi diventano Raj (Hrithik Roshan), Tina (Kareena Kapoor) e Pooja (Rani Mukherjee).

Il film ha altri elementi tipici di Bollywood – per esempio, in alcuni film indiani, i dei giocano un ruolo importante e quando tutto sembra oramai perso, combinano qualche miracolo per arrivare a una conclusione felice del film. Anche “Vogliamo essere amici” ha un intervento divino alla fine. E come molti film indiani, ha anche una danza “medley” – ciò è, una danza dove diverse persone cantano qualche riga delle canzoni vecchie e famose.

La canzone più famosa del film era “Jaane kabse dil mein hai tu” (Non so da quando sei dentro il mio cuore).

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Altri articoli sul ciclo Amori con...turbanti, li potete trovare su Kalpana.

domenica 19 luglio 2009

Per gli ammiratori di Shahid Kapoor

"Ishq Vishk" ("Amore Sciamore" 2003, è un modo indiano di allegare una seconda parola senza senso che rima con la parola per darla più enfasi) era il primo film di Shahid Kapoor come attore, ed ha ottenuto un discreto successo commerciale. Il film presentava le avventure sentimentale di un ragazzo universitario. 

Shahid è un bravo danzatore, per diversi anni ha frequentato una scuola di danza e prima di fare attore, ha ballato in alcuni film. Secondo me, essere un danzatore troppo bravo è un problema perché in quasi ogni film, lui ha più o meno la stessa danza!

Dopo il primo film, per qualche anno, i film di Shahid non hanno trovato grandi consensi. Tra questi vi erano 3 film con Kareena Kapoor - China Town, Fida (Innamorato pazzo) e Chup chup ke (Di nascosto). Quest ultimo film Chup Chup ke (2006), con Kareena Kapoor nei panni di una ragazza muta, ha avuto un discreto successo.

All'ultima settimana del 2006 è uscito Vivah (Il matrimonio), la storia di un matrimonio combinato che segue il processo di innamoramento dei due promessi sposi, ed ha trovato grande successo. In questo film, Shahid era di nuovo con l'attrice Amrita Rao. 

Poi il successo di "Jab we met" (L'amore arriva con treno) ha consolidato la posizione di Shahid in Bollywood e ora lui è considerato tra gli attori più popolari. "Kaminey" (Bastardi), il nuovo film che uscirà fra qualche settimana, avrà Shahid in doppio ruolo di due gemelli, uno un ragazzo semplice e l'altro, un buono a nulla. In questo film, Shahid fa la coppia con Priyanka Chopra, con la quale, si dice, che ha una storia sentimentale. 


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