martedì 18 aprile 2006

Donne Mozambicane

Ero a Nampula nel nord del Mozambico.

Eravamo andati a visitare il centro dove un gruppo di vedove aveva creato una cooperativa che produceva frittelle e poi li vendeva al mercato. Le storie che queste donne raccontavano erano simili alle storie che si raccontano in tante altre parti del mondo - che le donne vedove non hanno diritti, quando muore il marito, la famiglia può cacciarti da casa, insieme ai tuoi figli.

Teatro di Strada, Nampula, Mozambico

Alcuni giorni dopo, abbiamo avuto un incontro con un gruppo di teatro comunitario, il gruppo si chiamava Etary. Durante questo incontro è riemersa la questione del ruolo della donna nella società mozambicana (forse dovrei dire "nella società di Macua" perché eravamo a Nampula dove vivono le persone dell'etnia Macua).

Il gruppo organizza spettacoli di teatro di strada per sensibilizzare la popolazione verso le malattie come la lebbra, la TBC, ecc. Nello spettacolo che ho visto, la moglie quando scopre che il suo marito ha la lebbra, decide di lasciarlo e a abbandonare la casa. Poi, dopo qualche mese, quando il marito è sulla via di guarigione, lei torna a casa e trova che il suo marito si è risposato ed ha organizzato una festa con gli amici. Questa volta, lei viene cacciata da casa perché era stata cattiva, aveva osato lasciare il suo marito perché era un malato di lebbra.

Ho chiesto al gruppo se si poteva invertire i ruoli - ciò è, se la donna avesse la lebbra e il marito la lasciasse, potrà lei risposare e poi cacciare da casa il marito quando tornerà?

No, mi hanno spiegato, le donne non possono comportarsi così.

Penso che tutta la storia del teatro era stata scritta dal punto di vista maschile. La donna premurosa che insisteva che il suo marito dovrebbe farsi vedere in ospedale, e la donna che vendeva le sue capulane (scialli per legare i bimbi alla schiena) per la cura del marito, all'improvviso diventava cattiva perché aveva paura della lebbra. E poi, quando sapeva che il marito era guarito, tornava a casa ma doveva essere cacciata perché non si era comportata bene.

Lo spettacolo mi ha disturbato anche perché secondo me aveva un immagine un po' stereotipata della lebbra tramite il personaggio del vecchio malato.

Alla fine non avevo insistito che dovevano cambiare la storia del loro pezzo teatrale, ma speravo che la nostra discussione farà riflettere loro, sopratutto alle ragazze che partecipano in questi ruoli.

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