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Visualizzazione dei post da settembre, 2011

Stregato dalle donne di Villa Spada

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Oggi ho visitato la Villa Spada per la prima volta e sono rimasto stregato dalla fila delle statue delle donne di terracotta ai bordi del suo giardino all'italiana. Le loro espressioni, i loro vestiti, le loro diverse età e pose, sono meravigliose. Avevo già visto le famose Marie di Nicolò dell'Arca in centro di Bologna e sono molto belle, ma mi sono piaciute ancora di più le statue di Villa Spada, perché sono all'aperto e sono rimaste esposte agli elementi per circa due secoli, per cui hanno cambiato i colori, alcune sono scrostate, su alcune statue piccole piante crescono sulle loro teste, e tutto questo le rende ancora più belle. Tornato a casa dalla visita, ho subito cercato informazioni su queste statue sull'internet, ma sembra che non esistono. Che nessun altro le abbia trovato belle, mi sembra impossibile. Diversi siti parlano dei belli giardini all'italiana che fanno da cornice a queste statue. Qualche sito parla della statua di Ercole che si trova i

Il mondo dei Tam-Brahms

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I Tam-Brahms sono i bramini Tamil, un gruppo considerato chiuso e conservatore. Negli ultimi decenni, è anche uno dei gruppi che si sono affermati come "gli intelligenti indiani" che dominano gli istituti di alta formazione in tutto il mondo, soprattutto in campi tecnologici e le scienze. Il loro incontro e scontro con il resto dell'India e con le altre culture è stato oggetto di diversi film e libri - per esempio il film " Knock knock I am looking to marry " (2004) e il libro Two States (Due stati) di Chetan Bhagat. I Tam Brahms (diminutivo di Tamil Brahmans ovvero i bramini tamil) è uno dei temi caldi anche sulla blogosfera. Per esempio, se non avete difficoltà con l'inglese, potete leggere - i matrimoni Tam Brahms , come discutere con i tam brahms ,   di cosa parlano i tam brahms tra di loro , intervista con un tam brahm , perché le persone odiano i tam brahm , come riconoscere un tam brahm , ecc. " La Sposa Bambina " di Padma Vishwanath

L'inglese e la sua elefantessa

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Per circa un anno non riuscivo a leggere i libri. Cominciavo a leggerli, ma difficilmente li finivo. Spesso, leggevo qualche pagina e poi mi addormentavo. Prendevo i libri dalla biblioteca e poi li riportavo in dietro senza averli letti. Dopo un po', per diversi mesi, avevo smesso di andare in biblioteca. Poi, circa un mese fa la voglia di leggere è tornata all'improvviso. E sono tornato in biblioteca per cercare i libri nuovi. " Viaggio in India in groppa al mio elefante " (di Mark Shand , editore Neri Pozza, 2005, traduttore Daniele Morante) racconta la storia di Mark, un inglese, che decide di comprare una elefante e di viaggiare sul suo dorso per circa 1.300 km, dal tempio di Konark in Orissa fino alla fiera annuale degli animali di Sonepur, vicino alla capitale Patna dello stato di Bihar. Non ci avevo mai pensato a che cosa poteva significare comprarsi un elefante. Non pensavo che si può affezionarsi ad un elefante come si può affezionarsi ad un cane o ad

Dieci anni dopo

Quel giorno dovevo partire per Libano, ma pensavo a mia mamma. Quella mattina anche lei era in viaggio. Stava andando a Washington e durante la notte doveva aver cambiato il volo a Londra. Avevo pensato di farla venire a Bologna per qualche giorno, ma  l'ambasciata italiana a Delhi non l'aveva rilasciato il visto. Era uscita una nuova legge e bisognava fare una fidejussione presso una banca per farla avere il visto e le procedure per fare la fidejussione erano un po' complicate. Quando avevo capito che lei non poteva venire, avevo accettato la proposta di partecipare alla riunione in Libano. Avevo il volo della linea austriaca per Vienna e poi da Vienna dovevo andare a Beirut. Ma quella mattina, l'aereo per Vienna aveva dei problemi e alla fine avevano cancellato il volo. La linea aerea mi aveva proposto un altro giro - andare a Milano Malpensa e poi prendere il volo per Beirut quella stessa sera. Ero a Malpensa quando erano arrivate le notizie degli attacchi terro