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Visualizzazione dei post da gennaio, 2008

Bilancio finale

Domani partirò per l’India. Penso che sia il momento giusto per fare un bilancio dell’esperienza di Torino. Ero tornato da Torino con una testa in subbuglio, e avevo bisogno di un po’ di tempo per calmarmi e per lasciar sedimentare i pensieri. Ora penso di aver digerito le esperienze e posso tentare di farne un bilancio finale. Alessandro del Premio Grinzane mi aveva contattato verso il 20 novembre 2007. Zahoor gli aveva dato il mio nome. Zahoor è originario del Kashmir. Lui insieme alla sua moglie, Renata, ha scritto il libro Storie dell’India , pubblicato da Edizioni Progetto Cultura di Roma. E’ un libro molto particolare. Quando l’avevo letto, mi aveva fatto pensare alla mia vita da bambino negli anni sessanta. I racconti di questo libro sono un po’ retro , ciò è scritti in uno stile che somiglia alle storie dei libri popolari di quelli anni, quelli che allora erano trattati come libri “pulp fiction”. Rispecchiavano la semplicità di quei giorni, quando le scelte erano limitate, non

Il Mahatma e il Mercato

Sono tornato da Torino, dopo 3 giorni intensi. Penso di aver fatto un'indigestione degli scrittori. Era così bello incontrare diversi scrittori. Quando leggi un autore, ne crei un'immagine interna e poi, quando hai occasione di incontrare la persona, scopri le differenze tra il personaggio della tua creazione e la persona. Comunque, per il momento, ho una tempesta di pensieri nella testa e bisogna che aspetti che si calmi per capire il significato di queste esperienze e eventualmente, di parlarne. Vorrei dire soltanto che oltre agli scrittori indiani, il viaggio a Torino è stato bello anche per incontrare autori come Tahar Ben Jalloun e Luis Sepulveda. E, vi presento qui un articolo, pubblicato in parte sul quotidiano, La Stampa del 18 gennaio 2008, "Il Mahatma e il Mercato". Le foto sbiadite del passato Ero piccolo. Forse avevo cinque anni. Era la prima volta che visitavo il museo memoriale di Mahatma Gandhi, vicino a Rajghat dove lui fu cremato nel 1948, e dove

Lo scrittore

Quando sono stato presentato agli ospiti come “uno scrittore che vive in Italia”, sono rimasto scioccato per un po’. Ero a casa di Om Thanvi, responsabile di Jansatta , uno dei maggiori quotidiani nazionali in India. Tra gli ospiti c'erano diversi scrittori, artisti, musicisti. Qualcuno lo conoscevo già. Altri li conoscevo perchè avevo letto di loro nelle riviste indiane. Ogni volta che Om mi presentava a qualcuno sentivo una strana sensazione di piacere, disagio e senso di colpa. Non volevo diventare uno scrittore. L’avevo deciso quando ero piccolo. Forse avevo cinque anni quando scrissi un piccolo racconto per Parag , una rivista indiana per bambini. Il racconto parlava di un grande topo e di dolci laddu . L’avevo fatto vedere a una delle mie zie. Mi aveva detto: “Sei proprio bravo, diventerai uno scrittore come il tuo papà”. Allora forse non sapevo cosa volesse dire “essere uno scrittore”, ma mi erano piaciute le sue parole perché aveva detto “come il tuo papà”. Eravamo circonda

Bollywood 2007: I film più significativi

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Alla fine dell’anno, forse vale la pena di parlare dei film indiani del Bollywood più significativi del 2007. Guru del regista Mani Ratnam , uscito nel gennaio 2007 era ispirato dalla vita del famoso industriale Dhirubhai Ambani, scomparso alcuni anni fa. Un elogio alla libera impresa e al capitalismo, il film segue la lotta di Gurubhai (Abhishekh Bacchan) per uscire dalla povertà, la sua amicizia con un giornalista (Mithun Chakraborty) e il suo rapporto con la moglie (Aishwarya Rai) e con la figlia disabile del giornalista (Vidya Balan), durante la sua ascesa come industriale più importante dell’India neo indipendente. Salaam-e-ishqe (Saluti all’amore) del regista Nikhil Advani, uscito subito dopo era un film collage con diverse storie legate al tema dell’amore, pieno di stelle di Bollywood, a partire da Salman Khan e Priyanka Chopra. Il film fu un grande flop della critica e del pubblico nonostante le performance appassionate di Vidya Balan e John Abraham. Il film segnò anche il rit

Auguri indiani di capodanno

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Forse l’India è l’unico paese del mondo dove il 1 giorno dell’anno non è un giorno festivo. Forse ciò dipende dal fatto che gli indiani pensano che quello che succederà durante il primo gennaio influenzerà tutto l’anno. Per questo gli indiani consigliano di fare tutte le cose che vorresti fare durante l’anno in questa giornata – svegliare presto, ma poi tornare a letto per dormire ancora, farsi un bel massaggio rilassante seguito da un bel bagno, portare qualcosa di nuovo, fare tante coccole e possibilmente anche un po’ di sesso, tanti baci, cucinare una ricetta nuova insieme alla persona che amate, leggere un buon libro, guardare un bel film nuovo, ascoltare un po’ di musica, ridere molto, litigare un po’, dormire in pomeriggio, mangiare un dolce, fare una passeggiata o magari una nuotata, scrivere sul vostro blog, fare un po’ di lavoro che vi piace, un po’ di meditazione, una preghiera o magari un buon libro spirituale, … Datevi da fare subito, tutto quello che volete da questo 2008!