Passa ai contenuti principali

Le poesie indiane “Gazal”

Conoscete una forma specifica di poesia orientale? A questa domanda, penso che molti di voi penserete subito agli Haiku giapponesi. Invece penso che quasi nessuno parlerà di Gazal, una forma specifica di poesie del subcontinente indiano. Come gli Haiku, anche il Gazal è una forma di poesia specifica con le sue regole e la sua architettura interna molto precisa.

Gazal (scritto anche Ghazal) è una poesia fatta di tante piccole poesie tutte sullo stesso tema. Ciascuna piccola poesia è composta di due righe ed è chiamata “sher” (pronunciata Scer). Ogni sher è una poesia completa in se stessa e può essere paragonata ad un Haiku. Per capire, ecco un “sher” da un Gazal scritto da Bahadur Shah Zafar, l’ultimo re Mughal dell’India il quale morì solo e isolato nel 1862 in una prigione inglese in Birmania (invece, il re di Birmania fu mandato prigioniero in India e questa storia è raccontata da Amitav Ghosh nel suo libro Palazzo di Cristallo):

Baat karni mujhe mushkil, kabhi aisi to na thi
jaisi ab hai teri mehfil kabhi aisi to na thi

(Parlare non mi era mai difficile così / le tue feste, non erano mai tristi così)

Queste due righe del primo sher di un gazal spiegano le 3 regole fondamentali di questa forma della poesia. Ogni sher deve rispettare queste regole:

(1) Beher: le due righe devono avere lo stesso Beher (lunghezza di suoni)
(2) Radif: entrambe le righe del primo sher devono finire con la stessa parola chiamata radif. Nel esempio di sopra, “thi” è il radif. In tutte le altre sher del Gazal, la seconda riga deve finire con il radif. Ciò è, nel esempio di sopra, dopo le prime due righe ogni altra riga finirà con “thi”.
(3) Kaafiya: è la rima del primo sher – entrambe le righe del primo sher devono avere la stessa rima. In tutte le altre sher del Gazal, solo la seconda riga deve rispettare la stessa rima (vedete l’uso delle parole “mushkil” (difficile) nella prima riga, “mehfil” (festa) nella seconda riga sopra e “o dil” (o cuore) nella quarta riga sotto.

Vediamo le successive due righe di questo Gazal:

Le gayaa chhin ke kaun aaj tera sabr-o-karar
Be-karaari tujhe ai dil kabhii aisi to na thi

(Qualcuno ha portato via la tua pazienza / mio cuore, non eri mai impaziente così)

In questo secondo sher, la prima riga rispetta la regola del Beher (lunghezza di suono) ma non ha il radif e non usa la stessa kaafiya che sono ripresi dalla seconda riga. Il primo sher è chiamato “Matla” di un Gazal.

C’è una quarta regola che oggi non viene sempre rispettata ed è la regola di “Makta”, ciò è una parola scelta dal poeta come il proprio pseudonimo, deve far parte dell’ultimo sher di ogni Gazal. Infatti la maggior parte di poeti di Gazal famosi sono conosciuti dal loro pseudonimo e spesso non si conosce bene il loro nome vero. In questo esempio, Zafar era lo pseudonimo scelto dal re Bahadur Shah. Per concludere questo esempio, vediamo l’ultimo sher di questo Gazal:

kya sabab tu jo bigarta hai Zafar se har baar
Khu teri hur-e-shama’il kabhi aisi to na thi

(Continui a scompigliare la ragione di Zafar /la natura dell’angelo della fiamma, non era mai così)

La poesia scritta da Zafar nella prigione mentre guardava la fiamma della candela è malinconica come tutti i Gazal. Non vi sono i Gazal felici, sono sempre tristi. Amore, solitudine, vino, sentimenti sono i temi più comuni nei Gazal. Gazal è nato come una forma di arte letteraria nelle corti dei re Mughal ed i più famosi poeti di Gazal erano musulmani i quali scrivevano in lingua urdu. Oggi i poeti di Gazal scrivono in molte lingue indiane, ma spesso scelgono il proprio pseudonimo dalla lingua urdu.

Uno sher di Zafar che mi piace molto è:

Na thi haal ki jab hum apni khabar, rahe dekhte auron ke aebo-hunar
padhi apni buraiyon par jo nazar, to nigah mein koi bura na raha

(Quando non ero consapevole di me stesso, guardavo i tratti buoni e cattivi degli altri / Quando ho capito me stesso, non riesco a vedere nessuno cattivo)

Recentemente ho letto un Gazal di Alok Srivastav dal suo libro Aamin (pubblicato da Rajkamal editore, Nuova Delhi, 2007) che mi è piaciuto molto. Il poeta scrive del padre:

Tumhare khoon se meri ragon mein khwab roshan hain
Tumhari aadataon mein khud ko dhalte meine dekha hai


(Tuo sangue illumina i sogni nelle mie vene / mi sono trovato a ripetere gli stessi tuoi gesti)

Lo scrittore di Gazal più famoso dell’India è Mirza Ghalib il quale viveva a Delhi ai tempi del re Bahadur Shah Zafar. Per concludere, ecco uno sher famoso di Ghalib (è l’ultimo sher di un Gazal per cui riporta il nome del poeta):

Ishk par zor nahin, hai yeh aatish Ghalib
Jo lagaye na lage aur bujhaye na bujhe

(Ghalib, non puoi controllare il fuoco dell’amore / non si riesce a appiccarlo e se c’è, non si riesce a spegnerlo).


La tomba di Ghalib a Nuova Delhi vicino Nizamuddin

Commenti

Raj ha detto…
Un bellissimo posto! anche la traduzione è molto piacevole. Il mio poeta preferito (a parte Ghalib) è Farhat Shahjad. Qui sono uno di suoi poesia

konpalen phir phoot aai
shakh par kehana usey
woh na samajha hai na samajhegaa
magar, kehana usey
Sunil Deepak ha detto…
Grazie Raj per la bella poesia di Farhat Shahjad. A questo punto penso che sia opportuno la traduzione del Sher citato da Raj:

"Le nuove foglie si spuntano sul ramo, diglielo / Non ha mai capito, ne capirà, ma lo stesso diglielo"
Silvia Merialdo ha detto…
Molto bello questo post sui Gazal. Interessante il sistema di rime e di metrica.
Se ho ben capito, le prime righe di ogni sher (a parte quella del primo sher) non hanno quindi rime, ma "solo" la regola del Beher?
Immagino che la traduzione, per quanto ben fatta, non riesca a dare la musicalita' dei suoni della lingua originale... pero' sono molto suggestivi, intrisi di malinconia e di sospiri del cuore.
Significa qualcosa la parola "Gazal"?
Sunil Deepak ha detto…
Grazie Silvia. E' giusto quello che dici, la prima riga di un sher, a parte il primo sher, deve solo rispettare il Beher.
Vi sono persone in Italia che scrivono Haiku in italiano. Forse qualche poeta italiano potrà cimentarsi con un Gazal, rispettandone le regole ma apportando dentro la propria sensibilità! Quandto ne so, Gazal significa poesia, ma non ne sono sicuro.
Silvia Merialdo ha detto…
Grazie mille.
Si', sarebbe bellissimo che qualcuno scrivesse dei gazal in italiano, mi piacciono le "contaminazioni" poetiche...
Conosci qualche raccolta di gazal urdu tradotta in italiano? O anche in inglese?
Questa cosa mi ha interessato molto, mi piacerebbe leggerne un po'!
Sunil Deepak ha detto…
Silvia, ecco un Gazal scritto in inglese:
"Tribulations do torment me
But their burden has not bent me.

Flowers had I scattered in your path,
With thorns, why do you present me?

How can I thank nature enough?
Moments of peace has she lent me.

Pain to no soul have I given,
But from joy, does fate prevent me.

Why should I fear the day of death?
He but calls me back, who sent me.

“Mona”, mirrors merely reflect,
Do reflections represent me?"

Troverai alcune riflessioni sulla traduzione dei gazal e su scrivere Gazal in altre lingue a:
http://www.museindia.com/showcont.asp?id=199

Vi sono tradizioni di Gazal anche in Iran. Le poesie Gazal di Rumi sono state tradotte in inglese, ma non ti so dire, con quale successo!
Silvia Merialdo ha detto…
Molto bello. Grazie per le segnalazioni!
Zady ha detto…
mia cognata è iraniana e si chiama Ghazaal ('gasòl' con la g tipo 'khata') e dice che nella sua lingua vuol dire gazzella, ma forse anche poesia. Mi ha detto anche che molte parole indiane sono le stesse in persiano farsi, come italiano e spagnolo. Come Fanaa!! eheh

I Post Popolari

Le canzoni della pace

Tutto è partito da una canzone che non avevo sentita da più di 10 anni. Ero sulla bici e mi ha emozionato. Quasi, non me la ricordavo più. Poi, quando l’ho sentita, ho iniziato a pensare alle altre canzoni che parlano della pace. "Pace" nel senso più ampio della parola, canzoni contro la violenza, canzoni che parlano di fratellanza e di rispetto della natura. Ho pensato che mi piacerebbe raccogliere una lista delle canzoni più belle sul tema della pace in diverse lingue del mondo. Per cui se conoscete una canzone, o una poesia, che parla della pace e della fratellanza, e che ha toccato il profondo del vostro cuore, non importa in quale lingua del mondo, fatemi sapere. Per iniziare presento le cinque canzoni della pace che mi piacciono di più: (1) La mia prima canzone preferita che parla della pace è “ Imagine ” di John Lennon . Potete pensare che sia una scelta scontata, ma non importa quante volte l’ho già sentita, ha le parole così semplici e allo momento

La sposa dell'imperatore

Alla fine, ieri 6 agosto sera, il ciclo dei film di Bollywood sul Rai Uno è iniziato con La Sposa Dell'Imperatore (titolo originale "Jodha Akbar", regista Ashutosh Gawarikar, India 2008) e non potevano scegliere un film migliore per iniziarlo. Finalmente sembra che le persone che curano l'organizzazione della presentazione dei film di Bollywood hanno capito come farlo funzionare e il film presentato ieri sera ne era un buon esempio - non hanno tagliato tutte le canzoni e le danze del film. Il film "La sposa dell'imperatore" presentato ieri sera sulla TV italiana era molto diverso dal film originale " Jodha Akbar " uscito in India e che aveva vinto diversi premi nazionali ed internazionali. Il film originale durava 3 ore e 33 minuti, mentre la versione italiana durava intorno a 1 ora e 45 minuti, per cui nella versione italiana mancava circa il 50% del film. Soltanto questa differenza può dare un'idea della diversità tra i due film.

I due fratelli - Gil Rossellini e Raja Dasgupta

Alcune persone nascono nel segno del destino, che le prende e poi disegna per loro delle vite improbabili che sembrano inventate dalla fantasia di qualche scrittore. Anche la storia dei fratelli Raja e Gil sembra scritta da uno scrittore. Circa 9 mesi fa, il 3 ottobre 2008, Gil è morto a Roma. Non aveva ancora compiuto 52 anni. Con la notizia della sua morte, i giornali italiani hanno parlato di lui come il “ figlio adottivo di Roberto Rossellini, che fu compagno della donna indiana Sonali Dasgupta ”. Insieme, vi erano poche righe sulla sua malattia a causa della rara patologia che l’aveva costretto su una sedia a rotelle negli ultimi anni e sull’ultimo episodio del suo documentario riguardo alla sua malattia, “Kill Gil volume 2 e ½”. Non ho mai avuto l’occasione di conoscere Gil Rossellini, ma conosco suo fratello maggiore, Raja Dasgupta, che fa il regista e vive a Calcutta in India con sua moglie, l’attrice Chaitali e con suo figlio e giovane regista, Birsa Dasgupta. Inizio de

Amori Con Turbanti 2009 (2)

Alla fine è iniziato il ciclo di film indiani su Rai 1, Amori con-turbanti. Il film di ieri sera era “Sposerò mia moglie” (Namastey London). Il film originale durava 2 ore e 17 minuti mentre il film presentato alla TV è durato 1 ora e 49 minuti, percui circa il 30 minuti del film erano stati tagliati – sopratutto le danze e le canzoni, ed è un peccato. Per quanto riguarda il doppiaggio, mi è sembrato molto meglio da quello eseguito nel 2008, tranne che per Akshay Kumar, che non è stato doppiato bene. Alcune frasi brevi e una parte dei dialoghi erano stati lasciati in Hindi o in Pangiabi (Punjabi), ma i doppiatori che li recitavano non avevano idea di come pronunciarli, per cui erano quasi incomprensibili. Non so dove viene eseguito il doppiaggio, ma diverse città italiane, tra le quali Torino, Milano, Venezia, Bologna, Roma, ecc. hanno corsi universitari di lingua Hindi e forse possono coinvolgere loro per avere un aiuto sulla pronuncia (o magari coninvolgere qualcuno della comuni

Mortalità in Italia 2021-2022

Avevo iniziato a guardare il programma di John Campbell su YouTube nei primi mesi dell'epidemia di Covid-19 nel 2020. Da quando l'emergenza Covid è finita, non lo guardo molto spesso. Invece, stamattina per caso ho guardato il suo video di ieri (11 febbraio 2023) e ho trovato una notizia inaspettata - Europa ha continuato ad avere un alto tasso di mortalità, superiore alla media Pre-Covid, per tutto il 2022. Hanno messo insieme i dati sulla mortalità dai vari paesi del mondo e l'hanno confrontato con la media della mortalità settimanale nei 5 anni prima del Covid. Secondo John, Inghilterra ha avuto il 9% di mortalità in più nel 2022, ciò è, intorno al 60.000 morti in eccesso. Secondo i dati, le percentuali dell'eccesso di mortalità in alcuni dei paesi sviluppati sono le seguenti: Danimarca +30%, Francia +25%, Germania +43%, Irlanda +20%, Olanda +37% e Regno Unito +20%. Mortalità Eccessiva in Italia L'analisi di John non comprende l'Italia. Sono andato sul sit

Continua la serie Stelle di Bollywood su Rai Uno

Un Pizzico d'Amore e di Magia, 14 agosto 2010 La serie estiva di Rai Uno con i film di Bollywood in prima serata di sabato continua e il prossimo sabato 14 agosto, il prossimo film della serie sarà Un Pizzico d'amore e di magia (Titolo originale Thoda Pyar thoda Magic , India, 2008). Il primo ciclo di Bollywood su Rai Uno (Amori Con ... Turbanti 2008), aveva il film " Io e te: confusione d'amore " del regista Kunal Kohli con gli attori Saif Ali Khan e Rani Mukherjee . Il prossimo film "Un Pizzico d'amore di magia" ha di nuovo Kunal Kohli come regista, e Saif e Rani come i protagonisti principali. Il film è una commedia romantica e racconta la storia del ricco e annoiato Ranbeer ( Saif Ali Khan ), il quale è la causa di un incidente stradale nella quale perdono la vita due persone, i genitori di 4 bambini (3 bambini naturali e un bambino sikh adottato). Come punizione, il giudice chiede che sia Ranbeer a occuparsi dei bambini. Bella e supe

Taare Zameen Par – Stelle Sulla Terra

Ho ricevuto il seguente messaggio qualche giorno fa: “ Sono una insegnante di scuola primaria e mi dedico a tempo pieno all'accoglienza degli alunni stranieri e alla ricerca di materiali utili per promuovere il dialogo interculturale.Due mie allieve mi hanno prestato il dvd del film Taare Zameen Par: pur essendo in hindi, lingua a me non nota, penso di aver compreso quasi tutto. Le immagini parlavano da sole. Per me è un ottimo film e mi ha emozionato ed entusiasmato. Quando uscirà in Italia ?” Le ho risposto: “ Non le so rispondere quando e se mai uscirà in Italia. Magari se candidata alle Oscar dal governo indiano e riuscisse a vincerlo, può darsi che qualche casa di distribuzione italiana lo farà uscire in Italia, ma ho dubbi che ciò accadrà. Purtroppo i meccanismi della distribuzione dei film rendono difficile uscita di film stranieri in Italia .” Anche se parlo spesso dei film indiani, non ho idea di cosa si può fare per migliorare l’accesso a questi film in Italia