sabato 22 novembre 2008

Ambizioni per un nuovo secolo

Ogni anno il quotidiano indiano di lingua inglese, The Hindustan Times, organizza un “leadership summit”, durante il quale alcuni personaggi “leader” indiani e stranieri provenienti da diversi ambiti sono invitati a parlare di uno specifico tema che riguarda India. Ieri è iniziato il summit 2008 che ha per tema, “Ambitions for a new century” (Ambizioni per un nuovo secolo).

Quest anno il leadership summit ha come ospite principale Tony Blair e la moglie Cherie Blair. Veramente non so cosa può insegnare Tony Blair agli altri!

Comunque, ieri sera guardavo alcuni webcast di questo summit e così guardai le relazioni di alcuni personaggi indiani.

La relazione che mi è piaciuta di più è quella di Sonia Gandhi. La avevo sentito parlare altre volte 5-6 anni fa e la mia impressione era quella di una persona poco sicura che non sapesse parlare molto bene. Invece ieri sembrava di vedere tutta un’altra persona, una persona sicura di sé che parlava molto bene. Mi è piaciuto anche quello che lei ha detto a proposito delle riforme economiche pensando alle persone povere. Durante la sua relazione più volte lei ha parlato di “noi indiani”, “miei concittadini”, “nostri contadini”, “nostra India”. Potete guardare questo webcaste.

Per fortuna, in India non esiste il sistema di denigrare e chiamare le persone di origine straniera, “gli extracomunitari”, e nessuno ha parlato di “Sonia Gandhi di origine italiana” come fanno quasi sempre i giornalisti italiani quando parlano di “extracomunitari”. Mentre ascoltavo Sonia Gandhi pensavo che anche le persone più improbabili possono avere una forza e un’energia dentro di loro ma hanno bisogno di una possibilità per crescere e affermarsi. Un paese saggio deve saper valorizzare tutte le persone affinché esse contribuiscono al suo benessere e sua ricchezza e armonia.


Ho sentito alcuni altri leader politici per la prima volta, come il primo ministro indiano, Manmohan Singh. Ha fatto una bella relazione ma non è un bravo oratore. Preferisco leggere il suo intervento piuttosto di sentirlo parlare. Ha parlato della necessità di uscire da considerazioni egoiste e locali che si chiudono nella propria comunità, nel proprio gruppo religioso e pensare al bene di tutta la comunità indiana. Mentre parlava del bisogno di convivenza armoniosa tra le fedi religiose e la tradizionale via indiana di rispetto di tutte le religioni ha accennato anche agli attacchi contro i cristiani. Potete guardare questo webcast.

Invece mi è piaciuta molto la relazione di ministero delle ferrovie indiane, Laloo Prasad Yadav. Lui parla in Hindi e fa le battute che si possono sentire tra i contadini, semplice e immediato, ma capace di provocare e far riflettere. Invece l’altro leader regionale, Chandrababu Naidu dall’Andhra Pradesh, conosciuto come la persona delle nuove tecnologie e del progresso, mi ha deluso. Non ha detto niente di interessante e non aveva carisma.

1 commento:

Silvia Merialdo ha detto...

Ho guardato i video di Sonia Gandhi e di Manmohan Singh. In effetti lei mi e' sembrata piu' convincente.
E' senz'altro ammirevole che si voglia cercare l'armonia fra i vari gruppi religiosi.
Volevo farti una domanda su un argomento su cui invece sono un po' scettica: secondo te, quando questi leader politici dicono che bisogna pensare ai piu' poveri del paese, e' solo retorica o ne sono convinti?
Da molte scelte che fanno sembra che dei poveri non interessi piu' di tanto, o veramente sono convinti che basta far crescere l'economia per fare stare tutti meglio?

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