venerdì 19 agosto 2011

La chiamata di Anna

Erano forse le 10,30 del 16 agosto quando mi ha chiamato Dhruv, uno dei dottorandi indiani presso l'università di Bologna, era molto agitato, "Hanno messo in prigione Anna!"

"Vogliamo esprimere il nostro dissenso contro queste misure del governo indiano", verso pomeriggio un gruppo di studenti indiani a Bologna mi ha contattato di nuovo per chiedere informazioni, "dobbiamo chiedere autorizzazione alla polizia?"

Non avevo mai organizzato una manifestazione di protesta e non sapevo se anche per riunire pacificamente con dei cartelli in Piazza Maggiore, bisogna avere il permesso della questura?

"Perché non facciamo un comunicato stampa per esprimere nostro dissenso?" era la mia idea.

A Nuova Delhi, il 16 sera 20.000 persone hanno marciato con le candele mentre cantavano "Vande Mataram" (Salute alla madre patria). Ma tante altre città grandi e piccole, in India e all'estero, hanno visto gruppi di indiani radunati in piazze per esprimere solidarietà a Anna Hazare e al suo movimento.

Fino a stamattina, quando Anna è uscito dalla prigione, per quasi tre giorni milioni di indiani sono rimasti incollati alle televisioni e alle radio per sentire quello che stava succedendo nel paese. Fino ad alcuni mesi fa pochi conoscevano chi era Anna Hazare e oggi, migliaia di persone l'aspettavano fuori dalla prigione sotto la pioggia monsonica.

Anna Hazare e la sua protesta in India

Ma chi è Anna Hazare e come mai il governo si è comportato in maniera così maldestra con lui, senza capire quello che esprime il movimento degli indiani contro la corruzione?

Settantaquattrenne Anna Hazare (letteralmente "Fratello Hazare", suo nome completo è Kisan Baburao Hazare), è un ex militare e un seguace di Gandhi, era nato a Bhingar, vicino a Mumbai, nel 1937.

Nel 1962, lui è entrato nel esercito indiano come autista. Nel 1965 durante la guerra con Pakistan, durante un attacco, sono morti tutti gli altri soldati che viaggiavano nel suo camion, e lui era l'unico sopravvissuto del gruppo. Si dice che questo evento l'ha spinto a ragionare sulla vita e sulla morte, e lui ha iniziato a leggere i libri di Vivekanand, un riformatore indù.

In 1978, Hazare fu coinvolto in incidente stradale ma di nuovo riuscì a uscire illeso. Quello stesso anno, lui lasciò l'esercito e decise di dedicare la propria vita al servizio dei più poveri.

Nel 1978, Hazare è tornato al suo villaggio Ralegan Siddhi nello stato di Maharashtra e ha avviato i suoi esperimenti popolari per raccolta dell'acqua piovana, per la salvaguardia degli alberi e della natura, e per le pratiche di agricoltura sostenibile. Nel giro di 10 anni, Ralegan Siddhi, famoso per la siccità e la povertà, è diventato un'oasi verde e Kisan Baburao Hazare è diventato Anna Hazare. I contadini dei villaggi vicini hanno iniziato a venire da lui per adoperare lo stesso miracolo nei loro villaggi.

Anna Hazare e la sua protesta in India

Hazare ha lanciato diverse altre proposte, tra le quali la chiusura dei negozi di alcolici nei villaggi, responsabili della povertà e della distruzione delle famiglie secondo lui. Altre iniziative lanciate da lui comprendono banche dei semi, educazione per le bambine, campagna contro il sistema delle caste, ecc.

Nel 1992, Hazare ha ricevuto Padma Bhushan, il premio civico più alto del governo indiano.

Tra il 1995 e il 2005, Hazare ha lanciato due altre iniziative - prima una campagna contro la corruzione nello stato di Maharashtra e poi la campagna per una legge che garantisce il diritto dei cittadini di avere informazioni sulle attività dei vari uffici governativi. Entrambe le campagne hanno portato all'approvazione di nuovi leggi importanti nello stato di Maharashtra.

Corruzione a livello nazionale: Corruzione e politica sembrano legate da un filo indistruttibile in India. Nonostante questo, i livelli di corruzione negli ultimi anni hanno raggiunto dei livelli mai visti prima. Lo sviluppo economico del paese negli ultimi 2 decenni ha creato nuove opportunità per i politici per intascare somme stratosferiche.

A livello nazionale, anche se il primo ministro Manmohan Singh è considerato una persona onesta, nel suo consiglio di ministri diverse persone sono state oggetto di scandali e il governo non è riuscito a liberarsi di questi personaggi per dei periodi lunghissimi, e ha trascinato queste discussioni per dei mesi.

Se a livello nazionale, il governo del partito di congresso presentava una pessima immagine, in alcuni stati come il Karnataka, anche il BJP, il principale partito di opposizione a livello nazionale, aveva un governo che aveva toccato il fondo per gli scandali. Il primo ministro statale, Yeddurappa ha sfidato l'opinione pubblica per lunghissimo tempo, nonostante le chiare prove della sua complicità nella corruzione, rifiutando di dimettersi.

Tre mesi fa Hazare è arrivato a Nuova Delhi per lanciare una campagna nazionale contro la corruzione. Il paese stanco degli continui scandali, ha trovato un nuovo eroe e improvvisamente Hazare è diventato una forza da far paura alle forze politiche. All'inizio il governo ha cercato di cacciarlo via, ma il crescente sdegno popolare, l'ha costretto a fare una marcia in dietro.

Personaggi come Kiran Bedi (prima donna direttore generale della polizia in India), Baba Ramdev (un'insegnate eccentrico di yoga e di medicine ayurvediche molto popolare per le sue lezioni di yoga sulla TV) sono diventati la squadra di Hazare.

Anna Hazare e la sua protesta in India

Lui chiedeva una legge Lokpal, un'autorità che può giudicare i casi di corruzione tra gli alti ufficiali, i ministri e i giudici. Alla fine, Hazare aveva detto che aspetterà 3 mesi e se il governo non farà una legge adeguata, lui inizierà la sua protesta con digiuno a Nuova Delhi.

Dopo 3 mesi, puntualmente Hazare è tornato a Delhi il 15 agosto. Era il giorno del 65° anniversario dell'indipendenza dell'India e il primo ministro doveva parlare alla nazione. Tutti si aspettavano una sua dichiarazione contro la corruzione invece la sua risposta che corruzione è qualcosa di endemico e non facile da cancellare, ha lasciato tutti delusi.

E' adesso?

La mattina dopo, il 16 agosto alle 7,30 la polizia ha prelevato Hazare dalla casa dove si era fermato e l'hanno portato in prigione. Tutto il giorno, diversi ministri del governo hanno parlato in TV per giustificare imprigionamento di Hazare, dicendo che è una forza non eletta che vuole imporre la sua volontà al parlamento con la forza, che vuole ricattare il parlamento.

Invece tutta l'India si è indignata, "Un vecchio pacifico di 74 anni non può protestare in maniera non violenta e viene messo in prigione mentre quelli che hanno rubato miliardi girano liberi, e il governo lo giustifica?"

I cappelli bianchi come quelli che portava Mahatma Gandhi con sopra scritto, "Anch'io sono Anna" sono diventati il simbolo della protesta e migliaia di persone sono uscite sulle strade. L'eco della protesta è arrivato tra i gruppi degli indiani all'estero e sono nate nuove proteste anche all'estero.

Soltanto alla sera, il governo ha fatto la marcia in dietro e ha deciso di lasciare Anna, ma lui ha rifiutato di uscire dalla prigione, finché il governo gli garantiva la libertà di protestare con il digiuno.

Alla fine, oggi, il 20 agosto mattina, Anna è uscito dalla prigione e ha iniziato la sua protesta affiancato da migliaia di persone. La gente parla di "Agust kranti" (la rivoluzione di agosto).

Personalmente penso che avere un'autorità per vigilare contro la corruzione da sola non cambierà la situazione in India, dove la corruzione è onnipresente anche nelle cose più piccole della vita. Corruzione di questo tipo dipende dalla complicità di tanti e non solo di alcuni capi. Comunque è altrettanto vero che se i leader e i ministri continueranno ad essere i primi esempi di corruzione, il resto del paese non può che seguire questo esempio.

In ogni caso, la protesta di Hazare è riuscita a mobilitare indiani in un modo non visto dagli anni prima dell'indipendenza dell'India. Alcuni giornali indiani hanno chiamato la protesta, "la protesta per seconda indipendenza".

Se questa protesta sarà l'inizio di una riflessione più ampia per ragionare insieme su come rendere il paese meno corrotto e più equo per tutti, la protesta di Anna Hazare avrà un senso. La mobilitazione popolare di questo tipo è un segnale forte per il governo e per i futuri governi - non possono prendere per scontato l'opinione pubblica.

Più di qualcuno è preoccupato che la sconfitta di congresso sarà la scusa per la vincita del partito conservatore induista BJP, sicuramente non meno corrotto, alle prossime elezioni.

Anna e suoi seguaci non hanno voluto bandiere di nessun partito nella loro protesta, vogliono solo le bandiere nazionali e i vari rappresentanti politici dei partiti sono stati mandati via a suon di fischi. Bisogna aspettare e vedere quali cambiamenti porterà questa protesta nel scenario politico indiano.

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