Una mia collega ha avuto il terzo figlio quest'anno. Lei abita in un piccolo comune, che calcola le tasse dei rifiuti sulla base dei componenti dei nuclei famigliari in una casa. Così, quest'anno, lei con i 5 componenti della sua famiglia ha superato la soglia e dovrebbe pagare 38% in più per queste tasse. Si parla tanto che l'Italia non fa figli, ma quando qualcuno rischia e li fa, lo stato ti da una bella martellata per ricordarti di non farlo mai più, vero?
Sono molto efficienti e efficaci gli amministratori. Misurano totale dei rifiuti e li distribuiscono equamente tra le unità famigliari sulla base dei componenti di ciascuna famiglia. Ma ciò incentiva riduzione dei rifiuti da parte delle famiglie? Li aiuta a migliorare il proprio comportamento con la raccolta differenziata? No, non importa quanti rifiuti produci, tanto pagherai sulla base dei componenti del nucleo famigliare. Penso che una persona sola o una coppia, può produrre tonnellate di rifiuti e si può avere una famiglia di 5 persone, che ne producono molto meno.
Ma lo stato non può stare dietro a tutte queste complessità! In Svizzera si fa così, o almeno si faceva così a Basilea 10 anni fa - pagavi le tasse sulla base del tuo volume di rifiuti. Forse è complesso e difficile da attuare in Italia con il continuo taglio delle risorse. Ma forse possiamo calcolare solo i componenti delle famiglie con più di 18 anni, se si vuole aiutare le famiglie con i bambini piccoli?
Penso che la complessità umana fa paura ai contabili, agli
amministratori, alle persone che misurano le cose in numeri. Per loro, è
meglio se si può semplificare, ridurre la complessità, e identificare
alcuni elementi essenziali applicabili universalmente. Per loro è
importante che tutto è razionale,logico, efficiente, efficace, e reale,
per questo preferiscono la riduzione della complessità ai semplici
numeri, facili da capire.
Purtroppo, il mondo reale insiste per continuare ad essere piena di complessità, imprevisti e persone poco logiche.
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In ufficio, tutto il nuovo personale è assunto con contratti a tempo determinato. Solo dopo questa prova, qualche volta, si procede ad un contratto a tempo indeterminato. Ogni volta che ciò succede, le donne neoassunte rimangono incinta.
Vuol dire che molte donne vorrebbero fare i figli, ma l'incertezza del lavoro le blocca. Cosa si fa per ridurre questa incertezza e insicurezza delle famiglie per aiutarli a fare più figli? Si fa il contrario, assicurando che non vi siano sufficienti asili nidi per i figli così se per sbaglio hanno osato avere un figlio, possono pentirsene?
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Anche in India si fanno meno figli oggi. Magari tra i poveri, tra le famiglie rurali, ancora oggi, fare tanti figli è normale, ma in città, con crescente numero di nuclei famigliari sempre più piccoli senza il sostegno della famiglia allargate, e con l'impossibilità di avere un minimo di comfort se la donna rinuncia al lavoro, si fanno meno figli.
Nessuno dei miei amici di scuola e di università ha avuto più di 2 figli. Ci ho pensato molto, ma non sono riuscito a pensare ad uno di loro che abbia avuto tre figli. Purtroppo, la maggior parte di loro non ha nipotini. Forse i dati demografici non lo mostrano ancora, ma il giorno arriverà anche per loro quando tutti diranno che bisogna fare più figli.
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