L'ultimo film di Karan Johar (KJo) "My Name is Khan" (Mio nome è Khan) è uscito qualche mese fa ed è stato un discreto successo commerciale. Il film ha la coppia più famosa di Bollywood degli ultimi 15 anni - Shahrukh Khan e Kajol, con film famosi come "Dil wale dulhaniya le jayenge", "Kuch kuch hota hai" e "Kabhi khushi kabhi gham". Kajol è tornata a girare questo film dopo un intervallo di qualche anno, per cui si aspettavano qualcosa di molto speciale da questo film. Di fatto, entrambi gli attori non deludono, sono molto bravi in questo film.
Ma ho trovato il film deludente per mancanza di una storia coerente, sopratutto nella seconda parte del film.
In diverse interviste, KJo aveva parlato del suo desiderio di uscire dal suo solito giro di film romantici senza grande sostanza e di fare qualcosa di impegnativo. Il suo ultimo film (Kabhi alvida na kehna), nonostante i soliti attori (Shahrukh, Rani, Priety, Abhishekh) aveva un tentativo di sostanza, e aveva cercato di toccare aspetti che spesso il mondo di Bollywood evita - per esempio, l'adulterio.
Quando avevo letto che in MNIK, Shahrukh Khan era nel ruolo di un signore musulmano Rizvan Khan affetto da una disabilità intellettuale (sindrome di asperger), e la pubblicità del film con un Shahrukh Khan che diceva, "Mio nome è Khan e non sono un terrorista", avevo pensato che finalmente KJO aveva deciso di cambiare strada sul serio ed ero curioso di vedere il film.
Il film è una storia d'amore ambientata negli Stati Uniti, tra Rizvan e Mandira (Kajol), una ragazza indù con un figlio da un precedente matrimonio. I due si incontrano e dopo qualche intoppo si sposano. L'attacco terroristico alle torri gemelle cambia il loro mondo, e alcuni loro amici li guardano con sospetto. I ragazzi della scuola prendono di mira il figlio di Mandira perché ha un cognome musulmano e il ragazzo muore. Disperata e arrabbiata, Mandira non vuole più vedere Rizvan. Lui pensa che se riuscirà a dire al presidente degli Stati Uniti che lui è musulmano ma non è un terrorista, forse Mandira lo amerà di nuovo e così lui parte alla ricerca del presidente.
La prima parte del film che riguarda la storia tra Rizvan e Mandira, è bella e coinvolgente. Shahrukh Khan nel ruolo del signore disabile è bravo e Kajol è naturale come sempre. Zarina Wahab, in una piccola parte, nel ruolo della mamma di Rizvan, è molto brava. La seconda parte del film, invece diventa una caricatura, ha delle scene lunghissime che vanno dal ciclone Katrina fino alla guerra del Iraq, troppo melodrammatiche e poco credibili.
Si dice che il film ha trovato grande successo nei paesi islamici - per esempio, in Egitto dove il film è in nelle classifiche da 4 settimane, un film indiano non scuoteva un successo così importante da molto tempo.
Domani, una versione ridotta del film con i sottotitoli in inglese, creata sopratutto per il mercato occidentale, uscirà negli Stati Uniti. Secondo il Fox Films, distributore del film in Europa, prossimamente MNIK dovrebbe uscire al cinema anche in Francia, Germania, Spagna e Italia (si parla di settembre 2010 in Italia). Saremmo a vedere se effettivamente sarà così - forse sarà disponibile in DVD!
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5 commenti:
ciao Sunil, anzitutto auguri per il tuo nuovo blog, o meglio per il traferimento in questa nuova sede! Fra non molto tempo anche il mio blog MilleOrienti dovrà cambiare indirizzo...e i traslochi sono sempre faticosi...:-)
A parte ciò, My name is Khan a me è piaciuto abbastanza (tranne il finale troppo mieloso) e sarei felice se uscisse in Italia. Speriamo che sempre più film indiani vengano distribuiti qui. A risentirci presto,
Marco/MilleOrienti
Ciao,sono appassionata di film indiani,sai per caso se quest'estate trasmetterano amori con turbanti?
Ciao e grazie.
Ciao anonima. Non so se Rai 1 trasmetterà di nuovo altri film indiani questo estate. Appena lo saprò vi darò la notizia. Pensando al grande successo dell'iniziativa nel 2009, spero di si, magari questa volta con qualche canzone e danza in più!
ok,grazie e speriamo bene :)
film straodinario.
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