Ieri era il giorno di Makkar Sankranti in India, la festa per celebrare l'arrivo di sole nel segno di Makkar (capricorno).
Nelle comunità contadine in India, ciò significa che il raccolto invernale è pronto, che tre giorni dopo, gli otto venti della terra cambieranno direzione, che il ciclo della terra e della natura continuerà. E' il momento di grande festa per i contadini.
Qualcuno preferisce andare ad un fiume sacro come ganga (Gange) o kaveri, per le preghiere e il bagno annuale di purificazione. Altri vanno al mare durante la notte per aspettare il sorgere del sole per porgergli le loro preghiere.
I ragazzi venuti dalle campagne tornano a casa e le famiglie si riuniscono per i quattro giorni di festività. Ogni giorno avrà i suoi riti da rispettare, le case da pulire e da imbiancare, i piatti tipici da preparare, i primi chicchi di grano da offrire ai dei.
Invece nelle grandi città le festività sono più limitate. A Delhi, dove sono cresciuto, si celebra sopratutto il rito di Lohri, con il grande fuoco alla sera prima di Makkar Sankranti, in uno spazio aperto, dove i vicini si riuniscono, abbrustoliscono il choliya (ceci verdi) e le makke (chicchi di granoturco), entrambi comprati al mercato, e li mangiano insieme ai revari (dolci fatti con i semi di sesamo).
I ragazzi delle grandi città non capiscono cosa c'è di speciale se il sole è entrato in capricorno. Che differenza fa, chiedono, ma nessuno sa risponderli. E poi, chi se ne frega! Abbiamo un giorno festivo, godiamocelo con cinema o videogame, e possiamo andare a mangiare al Macdonalds.
E' la macchina commerciale si mette in moto per vendere le confezioni speciali da regalare per Makkar Sankranti, le confezioni dei ceci verdi e dei chicchi di granoturco già abbrustoliti da distribuire alla festa, le confezioni pronte per offrire le preghiere ai dei e i biglietti di auguri da mandare agli amici. Il mercato è pieno di bellissime statuine di dei, fatte in Cina, e che costano poco.
C'erano feste contadine simili anche in Italia? Celebravano quando si raccoglieva il raccolto? Sono le sagre che si celebrano nei paesetti ogni tanto? C'era qualcosa di simile al Makkar Sankranti anche in Italia?
Il mondo sta cambiando. E' già cambiato molto. Quel senso di attaccamento alla terra, al cambiamento delle stagioni, il contatto quotidiano con la natura, è già cambiato per tutti quelli che si sono allontanati dal mondo dei contadini.
Forse un giorno cambierà anche in India, è solo una questione di tempo!
***
Nelle comunità contadine in India, ciò significa che il raccolto invernale è pronto, che tre giorni dopo, gli otto venti della terra cambieranno direzione, che il ciclo della terra e della natura continuerà. E' il momento di grande festa per i contadini.
Qualcuno preferisce andare ad un fiume sacro come ganga (Gange) o kaveri, per le preghiere e il bagno annuale di purificazione. Altri vanno al mare durante la notte per aspettare il sorgere del sole per porgergli le loro preghiere.
I ragazzi venuti dalle campagne tornano a casa e le famiglie si riuniscono per i quattro giorni di festività. Ogni giorno avrà i suoi riti da rispettare, le case da pulire e da imbiancare, i piatti tipici da preparare, i primi chicchi di grano da offrire ai dei.
Invece nelle grandi città le festività sono più limitate. A Delhi, dove sono cresciuto, si celebra sopratutto il rito di Lohri, con il grande fuoco alla sera prima di Makkar Sankranti, in uno spazio aperto, dove i vicini si riuniscono, abbrustoliscono il choliya (ceci verdi) e le makke (chicchi di granoturco), entrambi comprati al mercato, e li mangiano insieme ai revari (dolci fatti con i semi di sesamo).
I ragazzi delle grandi città non capiscono cosa c'è di speciale se il sole è entrato in capricorno. Che differenza fa, chiedono, ma nessuno sa risponderli. E poi, chi se ne frega! Abbiamo un giorno festivo, godiamocelo con cinema o videogame, e possiamo andare a mangiare al Macdonalds.
E' la macchina commerciale si mette in moto per vendere le confezioni speciali da regalare per Makkar Sankranti, le confezioni dei ceci verdi e dei chicchi di granoturco già abbrustoliti da distribuire alla festa, le confezioni pronte per offrire le preghiere ai dei e i biglietti di auguri da mandare agli amici. Il mercato è pieno di bellissime statuine di dei, fatte in Cina, e che costano poco.
C'erano feste contadine simili anche in Italia? Celebravano quando si raccoglieva il raccolto? Sono le sagre che si celebrano nei paesetti ogni tanto? C'era qualcosa di simile al Makkar Sankranti anche in Italia?
Il mondo sta cambiando. E' già cambiato molto. Quel senso di attaccamento alla terra, al cambiamento delle stagioni, il contatto quotidiano con la natura, è già cambiato per tutti quelli che si sono allontanati dal mondo dei contadini.
Forse un giorno cambierà anche in India, è solo una questione di tempo!
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6 commenti:
E' molto interessante quello che scrivi... In Sardegna, il 16 di gennaio nei paesi dell'interno vengono fatti tantissimi fuochi per celebrare la festa di Sant'Antonio, che coincide con la prima uscita delle maschere tradizionali, fino al Carnevale (vedi: http://sardegna.blogosfere.it/2011/01/fuoco-di-santantonio-in-sardegna-scintille-dal-cuore-2011-programma-completo-del-16-e-17-gennaio-201.html)
Caro sunil. Anche in abruzzo si celebra un rito contadino simile. Si celebra la punta massima dell'inverno prima dei nuovi lavori in campagna. Si chiama misciarill. Ogni giorno corrisponde ad un mese dell'anno dal primo gennaio al 12. Poi si torno indietro fino al 24. È una tradizione legata alla metereologia.
La festa di cui parli si celebra tra ieri e oggi anche in nepal. Me ne ha scritto proprio. Pochi minuti fa un mio amico da kathmandu
Buona domenica
Grazie Pina, è vero che spesso le tradizioni non spariscono, assumono nuovi nomi, cambiano forma, ma continuano ...
Hai ragione Sonia, è una grande festa anche in Nepal. In India, ogni parte lo celebra in modo diverso. Per esempio, in Tamilnadu, la chiamano Pongal e si collega con il raccolto di riso.
Bella la festa contadina di Abruzzo! :) Delle volte penso che con l'età gli anni iniziano a passare velocemente, sarebbe bello passare l'anno in 12 giorni! :)
Ciao Sunil! Complimenti per le tue foto così esotiche e colorate! Come hanno già spiegato altre persone prima di me, in ogni cultura contadina ci sono questo genere di feste con i falò e momenti di convivialità per ringraziare per il raccolto. Invece dai miei amici nel Gujarat, ho saputo del festival degli aquiloni ad Ahmedabad. Sembra che quest'anno la manifestazione abbia richiamato molte persone dai diversi angoli della terra e che nel cielo lo spettacolo degli aquiloni danzanti sia stato straordinario ! Magari il prossimo anno potresti postare qualcosa al riguardo!
Ciao Sherazade. Grazie per i complimenti.
Queste feste contadine sembrano aver perso il loro carattere popolare diffuso in tutta la comunità, in tante parti del mondo.
Mi piacerebbe andare a Ahmedabad per la festa degli aquiloni - l'ho visto solo nelle foto! :)
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