domenica 10 novembre 2013

L'India che cambia

Eravamo a casa di un cugino per la festa di "Bhai-duuj", letteralmente "il secondo giorno della luna per il fratello", la festa durante la quale le sorelle pregano per la lunga vita dei loro fratelli. Due giorni prima, in una notte senza la luna, avevamo celebrato la festa della luce (Diwali), quando le case erano state addobbate con le lampade e le candele.

Negli altri giorni precedenti e successivi a Diwali, vi sono altre feste del calendario indù come il Dhanteras e il Vishwakarma puja. E' infatti il periodo festivo più importante in India.

A casa di mio cugino, per celebrare la festa del fratello eravamo in 33 - mio cugino, sua moglie, sua figlia, suo figlio con la moglie, e altre 28 persone, tra i quali altri miei cugini e diversi parenti con i loro figli.

Nella nostra famiglia, come nella maggior parte delle famiglie indiane, tradizionalmente, tutti i cugini e le cugine sono considerati fratelli e sorelle, sia per le festività ma anche per i diritti e i doveri sociali e culturali. Per cui, la cerimonia della festa di Bhai-duuj aveva coinvolto quasi tutti, ad iniziare con la "sorella" più anziana e il "fratello" più anziano.

Un piatto di aarati era stato preparato per il rito con incenso, una lampada e il polvere di roli (polvere di curcuma arrostito affinché diventa quasi marrone-rosso) mescolato con i chicchi di riso. La sorella doveva girare il piatto in un movimento circolare intorno alla testa del fratello, ripetere la preghiera per la salvaguardia del fratello, poi, con il dito indice della mano destra, applicare una punta di roli e di riso sulla fronte del fratello, e alla fine offrire un po' di dolce al fratello. In cambio, il fratello doveva offrire un po' di dolce alla sorella e poi darle un regalo (di solito, soldi) con la promessa di assistere e aiutare la sorella in caso di bisogno.

Bhaiduuj, festa del fratello, Delhi, India - immagini di Sunil Deepak, 2013

Il cugino che ci ospitava quest'anno per la festa del fratello, gli era stato diagnosticato un tumore qualche mese prima. Da quando aveva iniziato la chemioterapia, era dimagrito e aveva perso la maggior parte di suoi capelli. Un altro cugino venuto per la cerimonia, era stato sottoposto recentemente alla chirurgia cardiaca. Per cui, nella gioia di rivedere tante persone che non avevo visto da tanto tempo, c'era anche un po' di malinconia e paura per il futuro.

Partecipavo in questa cerimonia famigliare dopo più di 25 anni. Con alcuni di miei cugini, dall'ultima volta che eravamo stati tutti insieme per questa cerimonia,  erano passati 40-50 anni. Mentre guardavo i loro figli e ascoltavo le loro storie, pensavo a come erano cambiati i tempi.

Soltanto uno dei miei cugini ha avuto un nipotino - nessun altro dei figli e delle figlie di miei cugini ha avuto dei figli. L'età dei circa 20 giovani riuniti quel giorno variava da 25 a 40 anni, ma tranne uno di loro, nessun altro aveva voluto avere dei figli. Voleva dire che i giovani della nostra famiglia erano simili ai giovani in Europa o in America. Penso che 20 anni prima, trovare un simile gruppo di giovani indiani senza figli sarebbe stato difficile.

Uno dei giovani del nostro gruppo convive con una ragazza cristiana di origine cinese mentre un altro si è sposato qualche anno fa con una ragazza di religione sikh. Una delle ragazze che lavora per una multinazionale in India, era accompagnata dal suo compagno cattolico, e mi aveva raccontato che non avevano ancora deciso se e quando volevano sposarsi. Uno dei figli di una cugina convive con una donna divorziata che aveva avuto una figlia dal suo primo matrimonio. Comunque, nessuno di questi fatti aveva creato dello scandalo in famiglia.

Infatti, tutti sembravano accettare questo cambiamento tranquillamente. Durante la serata, una delle giovani ragazze single aveva scherzato che forse avrebbe preferito avere una relazione omosessuale e né anche questo aveva creato un grande scompiglio tra i miei cugini. Invece, un cugino, chiaramente arrivato alla disperazione, aveva sollecitato i giovani a fare dei figli anche se non avevano intenzione di sposarsi!

Forse i miei cugini e i loro figli non sono un campione rappresentativo dell'India. Loro rappresentano la classe educata, molti sono professionisti, altri lavorano per le grandi corporazioni, qualcuno di loro vive all'estero. Tutti sono benestanti e fanno parte della borghesia medio-alta dell'India. Per cui non si può generalizzare il loro mondo per capire come è cambiata l'India.

Tutta via, sono rimasto molto colpito da questo cambiamento generazionale.

***

4 commenti:

Unknown ha detto...

I tuoi post sono sempre piacevoli da leggere e interessanti.E' sempre bello passare da qui :-)

Sunil Deepak ha detto...

Grazie Chandana :))

Elisa Chiodarelli ha detto...

ciao Sunil, grazie di questa testimonianza. Anche l'India cambia, piano piano. E' inevitabile! E rimanere in equilibrio sui sistemi in movimento, questa è la parte più impegnativa.
Ma ce la faremo (?)
:-)

Sunil Deepak ha detto...

Grazie Elisa. Quando uno si trova in mezzo, non riesce a fare altro che andare avanti meglio che si può, ma se sei fuori, puoi guardarlo con un po' di distacco. Mi sentivo un po' così, un estraneo. Capisco il significato di questo cambiamento per i diritti delle persone, sopratutto delle donne, ma l'ho percepito come una trasformazione da un mondo dove la famiglia e l'appartenenza al gruppo era la cosa più importante ad un mondo dove i singoli sono più importanti..

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