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venerdì 19 ottobre 2012

Traduzioni italiane della letteratura indiana


Nota: Post aggiornato in agosto 2022

Carola Lorea mi ha informato della sua iniziativa di creare un blog INDIASENZAFILTRO per riunire le persone che possono tradurre in italiano la letteratura indiana (scritta nelle lingue indiane).

E' un tema che mi sta molto al cuore. Da hindi a Urdu, da bengalese a tamil, da malayalam a kashmiri, da marathi a oriya, vi sono numerosi scrittori bravi ma quasi sconosciuti fuori dalle loro cerchie locali. Auguro tutto il successo a questa iniziativa e spero che tante persone vorranno collaborare con essa!

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INDIA SENZAFILTRO – call for collaborators!

NON NUOCE GRAVEMENTE ALLA SALUTE

INDIASENZAFILTRO è un blog di letteratura indiana in traduzione italiana, che ospiterà la pubblicazione di un vasto repertorio di traduzioni dalle lingue moderne indiane: hindi, bengali, urdu, eccetera.

INDIASENZAFILTRO ha lo scopo di creare un archivio digitale di traduzioni (letterarie e non: shortstories e articoli di giornale, estratti di romanzi, travelogues, saggi e poesie, canzoni e pièce teatrali) che non passano per il ''filtro'' dell'inglese.

INDIASENZAFILTRO  servirà da piattaforma di lancio per giovani traduttori e da database digitale di letteratura indiana in italiano. L'augurio è quello di garantire ampia visibilità agli aspiranti traduttori sollecitando media e case editrici ad affacciarsi sul mondo, ancora largamente inesplorato, delle pubblicazioni tradotte direttamente dalle lingue moderne del subcontinente indiano.

Prima di mostrarsi in pubblica piazza, la squadra di INDIASENZAFILTRO ha bisogno di nuovi e aitanti collaboratori (AAA max serietà – no perditempo) che possano coprire un ampio raggio di produzioni letterarie in varie lingue dell'India:

sei interessato a contribuire con virtuose traduzioni inedite? Vuoi diffondere i tuoi esercizi di stile fra i curiosi del web? Sistema i tuoi brani e inviali, insieme a una tua piccola biografia, a indiasenzafiltro(at)gmail.com.

Per la protezione dei tuoi contenuti dai più biechi malintenzionati, il blog si tutela con licenza di copyleft (http://www.creativecommons.it).

Ti invito a diffondere il progetto di INDIASENZAFILTRO tra amici, colleghi o chiunque possa contribuire con delle belle traduzioni. Altro che Chetan Bhagat: noi c'abbiamo Premchand.

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Aggiornamento 23 agosto, 2022: Ho cercato sull'internet  per verificare se questa iniziativa continuava e mi dispiace dirlo, non ho trovato niente.

Qualche mese fa, mentre parlavo con un'amica che ha tradotto i libri di molti autori indiani in italiano, lei mi aveva raccontato che non vi sono case editrici che vogliono pubblicare i libri di autori indiani sconosciuti in occidente. Soltanto quando qualche autore è già conosciuto, per esempio perché la traduzione in inglese o in francese di un suo libro è stato un successo o ha vinto qualche premio, le case editrici italiane potrebbero accettare di pubblicare quei libri. Questo significa che non c'è lavoro per le persone che possono tradurre direttamente dalle lingue indiane all'italiano.

Invece, una ricerca sull'internet ha mostrato che Carola Lorea, che aveva lanciato l'idea del progetto IndiaSenzaFiltro, dopo aver finito il suo dottorato presso l'istituto degli studi orientali era andata a lavorare in un'università australiana nel 2018.

martedì 29 settembre 2009

Vita dopo la morte

Ciao sono "Awaragi", il blog italiano di Sunil. Ero nato su questa piattaforma nel giugno 2005. Era solo 4 anni fa, ma per la tecnologia dei blog, erano altri tempi. Inoltre Sunil aveva scelto di ospitarmi sul suo sito Kalpana e aveva deciso di usare un template speciale e molto bello.

Purtroppo con tempo, la tecnologia è cambiata e quel template così bello e speciale, è diventato un limite. Non è facile cambiarlo. Non è facile aggiornare il blog. Quello che è stato scritto qui (in 238 post) deve restare chiuso qui dentro, perché non si può importare questi contenuti da altre parti. O, forse dovrei dire che con la sua conoscenza della tecnologia, Sunil non è stato capace di farlo.

Così da tanto tempo brontolavo con lui. Alla fine lui ha ceduto e ha deciso di costruire un nuovo corpo per me, e sono rinato con giovane e leggero, come nuovo awaragi.Ciao vecchio Awaragi, resti in pace. Spero di tornare a rivisitarti qui ogni tanto per vedere quello che era scritto su queste pagine e magari portare i migliori post al nuovo blog. Spero che i miei vecchi lettori verrano a trovarmi nella mia nuova casa.Invece, è arrivato il momento di dire addio a questo corpo di Awaragi. Ciao caro mio, resti in pace.


Non avevo fatto i conti con l'abitudine! Wordpress è una bella piattaforma, ma sono abituato a Blogger. Il problema di template che avevo è stato risolto e alla fine, ne anche un mese, sono tornato in dietro al mio vecchio blog!

martedì 7 marzo 2006

Viaggio in Nepal - Copyright del Mio Blog

Questo scritto riguarda due temi che non hanno niente in comune. La prima parte ha qualche appunto riguardo il mio recente viaggio in Nepal. La seconda parte invece invece parla della possibilità di usare gli articoli di questo blog, senza preoccupare per il copyright.
Gruppo donne, distretto di Okhaldunga, Nepal

Mio Viaggio in Nepal

Il mio viaggio in Nepal è stato molto bello. Sono stato prima nei villaggi del distretto di Okhaldhunga, a nord est di Kathmandu, in mezzo alle montagne. Poi, sono stato nei villaggi del distretto di Lalitpur, non molto lontano da Kathmandu.

Mentre camminavo sui sentieri che giravano su e giù per le montagne, ho avuto paura di morire per infarto, perché non mi ero preparato per fare le scalate sulle montagne alte. In fatti, ogni tanto mi dovevo fermare per ansimare come un asmatico. Avevo vesciche sui piedi.

Il distretto di Okhaldunga è controllato dai ribelli maoisti e durante il viaggio, ho avuto un incontro ravvicinato con un gruppo maoista. Non nascondo di aver avuto paura, perché questi gruppi usano la violenza.

Durante questo viaggio, per mangiare e dormire nei villaggi, spesso c'erano solo le povere case dei contadini. Comunque, non ho mollato e sono contento di averlo fatto.

Robert Chambers parlava di "turismo per lo sviluppo". Lui riferiva alle viste degli esperti stranieri che visitano i paesi poveri ma non hanno tempo di visitare i villaggi lontani e difficilmente raggiungibili. Si limitano a qualche visita in qualche villaggio vicino le città e a qualche casa non troppo lontana dalle strade asfaltate. Invece in questo viaggio, ho cercato di non fare il "Turismo per lo Sviluppo" - non mi sono limitato a percorrere i sentieri facili e comodi!

Copyright for Usare i Miei Scritti

Mentre ero in Nepal, avevo guardato la mia posta e avevo visto un messaggio in italiano di qualcuno dalla Polonia che mi chiedeva l'autorizzazione per tradurre alcuni di miei articoli sul Bollywood in polacco.

Pensavo di rispondergli al mio rientro in Italia.

Ieri, rientrato in Italia, ho scaricato la posta e subito dopo, ho avuto un crash del computer. Così ho perso tutti i messaggi e non posso più rispondere al mio/mia amico/amica dalla Polonia. Mi dispiace. Chissà se quella persona leggerà il mio blog?

Comunque, non ho niente in contrario per la traduzione di miei articoli in polacco o in un'altra lingua - sentitevi liberi di prendere qualunque articolo da questo blog e di tradurlo nella lingua che desiderate - spero che il vostro articolo avrà sempre il mio nome e mi informerete! Condivido i principi di Creative Licence, ciò è, sentitevi liberi di usare i miei articoli e le foto ma datemi credito e se possibile, linkate al mio blog. Grazie.

C'erano più di 250 email che dovevo guardare. Ora li h0 persi tutti e forse tante persone penseranno che non le rispondo perché sono maleducato!

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