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mercoledì 3 ottobre 2018

L’Uomo di Dio: Pregheria Preferita di Gandhi

Ieri, il 2 ottobre 2018 era il centocinquantesimo anniversario di nascita di Mahatma Gandhi. In quest'occasione molti artisti indiani e stranieri hanno voluto ricordare il Mahatma cantando la sua preghiera preferita – “Vaishnav Jan to” (L’Uomo di Dio).


Conoscete questa preghiera e il suo significato? La preghiera fu scritta da un poeta mistico indiano del quindicesimo secolo, Narsimha Mehta, nello stato di Gujarat nel nord-ovest dell’India.

In questo post, voglio presentare il significato di questa poesia e 2 versioni cantate di questa preghiera che mi piacciono (i video sono su YouTube).

Il Mondo Canta La Preghiera di Mahatma Gandhi

Iniziamo con una versione cantata di questa preghiera, nella quale i cantanti sono persone di diversi paesi, ognuno delle quali ne canta un pezzo.



Le parole e il significato della preghiera


(1)

Vaishnav gian to tene kahiye, ge pir parai giane re
È l’uomo di Dio, colui che capisce il dolore degli altri

Par dukhe upkar kare to ye, man abhiman na mane re
È colui, che aiuta gli altri che soffrono, senza vantarne


(2)

Sakal lok ma sahune bande, ninda na kare keni re
È colui che pensa bene degi altri, non parla male di nessuno

Vach kach man niscecial rakhe, dhan dhan gianini teri re
È gentile nelle sue parole, azioni e cuore, fa onore al nome di suoi genitori

(3)

Samdrisceti ne triscena tyaghi, paristri gene maat re
Considera tutti i suoi pari, è senza attaccamenti, tratta tutti con rispetto

Givhya na thaki asatya na bole, pardhan nav jhale hath re
Non dice bugie, non desidera i beni degli altri

Bambini Indiani Cantano la Preghiera di Gandhi

Il secondo video che vi presento ha un'insegnante di canto che si chiama Kuldeep Pai, che lo canta insieme ad alcuni suoi discepoli – sono molto bravi!



Alla Fine

Questa preghiera mi piace molto, forse perché la conosco da quando ero un bambino e ho diversi ricordi associati ad essa. Mi piacciono il suo ritmo e la sua musica. Mi piace anche il suo primo verso, che fa da ritornello. Invece il resto della preghiera non la trovo particolarmente significativa.

Invece voi, cosa pensate di questa preghiera?

venerdì 19 ottobre 2012

Traduzioni italiane della letteratura indiana


Nota: Post aggiornato in agosto 2022

Carola Lorea mi ha informato della sua iniziativa di creare un blog INDIASENZAFILTRO per riunire le persone che possono tradurre in italiano la letteratura indiana (scritta nelle lingue indiane).

E' un tema che mi sta molto al cuore. Da hindi a Urdu, da bengalese a tamil, da malayalam a kashmiri, da marathi a oriya, vi sono numerosi scrittori bravi ma quasi sconosciuti fuori dalle loro cerchie locali. Auguro tutto il successo a questa iniziativa e spero che tante persone vorranno collaborare con essa!

***
INDIA SENZAFILTRO – call for collaborators!

NON NUOCE GRAVEMENTE ALLA SALUTE

INDIASENZAFILTRO è un blog di letteratura indiana in traduzione italiana, che ospiterà la pubblicazione di un vasto repertorio di traduzioni dalle lingue moderne indiane: hindi, bengali, urdu, eccetera.

INDIASENZAFILTRO ha lo scopo di creare un archivio digitale di traduzioni (letterarie e non: shortstories e articoli di giornale, estratti di romanzi, travelogues, saggi e poesie, canzoni e pièce teatrali) che non passano per il ''filtro'' dell'inglese.

INDIASENZAFILTRO  servirà da piattaforma di lancio per giovani traduttori e da database digitale di letteratura indiana in italiano. L'augurio è quello di garantire ampia visibilità agli aspiranti traduttori sollecitando media e case editrici ad affacciarsi sul mondo, ancora largamente inesplorato, delle pubblicazioni tradotte direttamente dalle lingue moderne del subcontinente indiano.

Prima di mostrarsi in pubblica piazza, la squadra di INDIASENZAFILTRO ha bisogno di nuovi e aitanti collaboratori (AAA max serietà – no perditempo) che possano coprire un ampio raggio di produzioni letterarie in varie lingue dell'India:

sei interessato a contribuire con virtuose traduzioni inedite? Vuoi diffondere i tuoi esercizi di stile fra i curiosi del web? Sistema i tuoi brani e inviali, insieme a una tua piccola biografia, a indiasenzafiltro(at)gmail.com.

Per la protezione dei tuoi contenuti dai più biechi malintenzionati, il blog si tutela con licenza di copyleft (http://www.creativecommons.it).

Ti invito a diffondere il progetto di INDIASENZAFILTRO tra amici, colleghi o chiunque possa contribuire con delle belle traduzioni. Altro che Chetan Bhagat: noi c'abbiamo Premchand.

***
Aggiornamento 23 agosto, 2022: Ho cercato sull'internet  per verificare se questa iniziativa continuava e mi dispiace dirlo, non ho trovato niente.

Qualche mese fa, mentre parlavo con un'amica che ha tradotto i libri di molti autori indiani in italiano, lei mi aveva raccontato che non vi sono case editrici che vogliono pubblicare i libri di autori indiani sconosciuti in occidente. Soltanto quando qualche autore è già conosciuto, per esempio perché la traduzione in inglese o in francese di un suo libro è stato un successo o ha vinto qualche premio, le case editrici italiane potrebbero accettare di pubblicare quei libri. Questo significa che non c'è lavoro per le persone che possono tradurre direttamente dalle lingue indiane all'italiano.

Invece, una ricerca sull'internet ha mostrato che Carola Lorea, che aveva lanciato l'idea del progetto IndiaSenzaFiltro, dopo aver finito il suo dottorato presso l'istituto degli studi orientali era andata a lavorare in un'università australiana nel 2018.

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