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L'altro punto di vista

Non mi piacciono i militari. Se posso, cerco di evitarli, e cerco di non parlarli. Non era sempre così. Due fratelli di mia mamma erano militari e da bambino, mi piacevano molto i loro uniformi, ero orgoglioso di vederli marciare nella parata della giornata della repubblica indiana, anche se non ero attirato dalle pistole e dai giochi di guerra. Il più vicino alle armi che sono andato, erano gli archi e le frecce, costruiti con le bacchette delle spazzole di canne usate per pulire per terrà. La storia del re Dashrath e del giovane Shravan Kumar che portava i suoi genitori ciechi al pellegrinaggio, mi piaceva molto. Dashrath era fiero della sua capacità di arciere, si bendava gli occhi e sparava le frecce solo ascoltando il suono della sua preda. Così aveva ucciso Shravan Kumar durante la caccia ai cervi, mentre Shravan raccoglieva acqua da un laghetto. Come il re Dashrath, mi bendavo gli occhi e lanciavo le mie frecce, e mi arrabbiavo se la persona colpita dalla mia freccia rifiu

I custodi del libro

Ho finito di leggere " I custodi del libro " di Geraldine Brooks. La signora Brooks è originaria di Australia ma ora vive in Stati Uniti e ha già vinto il premio Pulitzer per il suo romanzo L'idealista (Neri Pozza, 2005). Il libro mi è piaciuto abbastanza ma non in maniera eccessiva. La costruzione generale del romanzo mi è piaciuto. I capitoli alternano tra il presente (ciò è, 1996, dopo la guerra in Bosnia) e il passato. Il presente è raccontato in prima persona da Hanna Heath e riguarda il ritrovamento di un antico manoscritto ebreo a Sarajevo. Hanna è esperta del restauro dei libri antichi e questa parte mette insieme spiegazioni dettagliate sulle tecniche di restauro con tecniche di pittura, scrittura e rilegatura dei libri in passato, senza farlo pesare come una lezione, ma intrecciando il tutto dentro la trama degli eventi. I capitoli relativi agli eventi del passato, spiegano il come di qualcosa riguardo la storia del libro che Hanna cerca di capire. Per es

Secondo giuramento

Non ne posso della imprevedibilità della biblioteca della Sala Borsa di Bologna. Ieri sera ero rimasto bloccato nel traffico caotico di Via Lame/Zanardi e quando ero arrivato, il guardiano mi aveva detto che oramai era l'ora di chiusura e che dovevo tornare un'altra volta. Oggi ho preso un permesso e sono arrivato in orario, ma il personale era in sciopero. Fin qui niente di particolare, ma quello che mi ha disturbato è quando ho chiesto se potevo tornare domani mattina, mi hanno detto che potevo provare, ma potevano di nuovo essere in sciopero. Penso che scioperare sia un diritto inalienabile dei lavoratori, ma non vi sono regole per salvaguardare i diritti del pubblico? Devo andare domani mattina e provare, e può darsi che riuscirò a restituire i libri, ma è possibile che non lo potrò fare perché possono scioperare senza preavviso? Le altre biblioteche dei quartieri mandano gli email, avvisano, ma la Sala Borsa non lo fa. Il mese scorso, avevo trovato la biblioteca chiusa

"Mio nome è Khan" uscirà in Italia?

L'ultimo film di Karan Johar (KJo) "My Name is Khan" (Mio nome è Khan) è uscito qualche mese fa ed è stato un discreto successo commerciale. Il film ha la coppia più famosa di Bollywood degli ultimi 15 anni - Shahrukh Khan e Kajol, con film famosi come "Dil wale dulhaniya le jayenge", "Kuch kuch hota hai" e "Kabhi khushi kabhi gham". Kajol è tornata a girare questo film dopo un intervallo di qualche anno, per cui si aspettavano qualcosa di molto speciale da questo film. Di fatto, entrambi gli attori non deludono, sono molto bravi in questo film. Ma ho trovato il film deludente per mancanza di una storia coerente, sopratutto nella seconda parte del film. In diverse interviste, KJo aveva parlato del suo desiderio di uscire dal suo solito giro di film romantici senza grande sostanza e di fare qualcosa di impegnativo. Il suo ultimo film (Kabhi alvida na kehna), nonostante i soliti attori (Shahrukh, Rani, Priety, Abhishekh) aveva un tentativo

Kiran Desai a Torino

Il prossimo 13 maggio a Torino, presso il Salone d'Onore, Castello del Valentino, Viale Mattioli 39, dalle 17,00 alle 20,00 vi sarà Kiran Desai, vincitrice del premio Booker per il suo libro "Eredi della sconfitta". Ci sarà anche Shobha Dé, famosa per i suoi bestseller ambientati nel mondo dei benestanti indiani, punteggiati dalle descrizioni erotiche esplicite molto apprezzate dai giovani indiani. Oltre ai suoi libri, Shobha Dé è una persona brillante, sempre pronta con le battute taglienti, che spesso spiazzano quelli che hanno un'idea stereotipata dell'India e delle donne indiane. Alla fine vi sarà anche una danza sulla storia di Rama e Sita tratta dal libro sacro Ramayana. Ingresso all'evento è gratuito.

La Giornata Mondiale della Danza a Bologna

Bologna offre moltissime opportunità culturali, ma il mio momento culturale preferito è la parata Par Tot che si tiene di solito nel mese di giugno. Da 2 anni, non avevo potuto assistere alla parata di Par Tot, perché ero fuori Bologna per motivi di lavoro. Quest anno, già in gennaio avevo subito deciso che dovevo restare a Bologna nella prima metà di giugno e non andare da nessuna parte. Potete immaginare la mia delusione quando ho scoperto che quest anno, la parata Par Tot non si farà! Comunque, ieri sera ho assistito ad alcune danze che erano state organizzate in diverse piazze del centro di Bologna  in occasione della Giornata Mondiale della Danza, e devo dire che mi sento un po' consolato dalla mia delusione per la parata Par Tot. Era proprio un bel spettacolo e mi sono divertito molto. Grazie a tutti gli organizzatori e i ballerini e le scuole di danza. La danza che mi ha colpito di più era un po' insolita. Di solito, la parola "danza" evoca immagini di ritm

Difficile resistere al consumismo!

Per molti anni ho resistito ai cellulari. Per qualche anno, non l'ho voluto comprare. Poi, l'ho preso ma più delle volte lo dimenticavo a casa o quando era scarico, non lo ricaricavo per dei giorni. Mentre guardavo tutti gli altri intorno a me, tutti presi dai loro cellulari, sentivo un senso di superiorità per il mio vecchio Nokia, comprato durante qualche svendita per 39 Euro. Comunque, alla fine ero arrivato ad avere due cellulari, uno per il lavoro e l'altro personale. Così invece di dimenticare un telefono a casa, cercavo di dimenticarli tutti e due. In ogni caso, quasi nessuno sapeva il numero del mio cellulare personale (ne anche io me lo ricordo). Dall'altra parte, quelli che conoscevano il numero del mio cellulare di lavoro, avevano imparato da tempo che più delle volte non riuscivano a trovarmi con quello. Invece alla fine ho ceduto al fascino dei cellulari. Ero in Vietnam, tornavamo alla città di Hue da una visita nei villaggi, quando il medico che ci ac