Povera mucca rossa con le polka dot gialle, come la maga Magò nel film "La spada nella roccia". O, quella con i bicchieri e i tubi per la birra alla spina.
Sono belle ma mi fanno un po' di pena. L'unica che ho trovato che era trattata con rispetto è quella azzurra, stile cielo e mare, seduta tranquillamente. E' quella che avrà l'onore di stare sulla copertina del mio sito web Kalpana in questi giorni. (Ultimamente ho deciso di cambiare le foto sull'homepage di Kalpana ogni settimana, vedremo per quanto tempo continuerò con questo lavoro!).
Queste mucche di Vienna, mi fanno pensare alle mucche di Delhi, sedute in mezzo alle strade, placide e indifferenti, mentre il traffico le passa intorno. Tutti gli automobilisti stanno attenti a non farle del male, ma penso che le ammazziamo lo stesso, con i fumi, con l'inquinamento e con i sacchetti di plastica. Forse, loro preferiranno venire a Vienna per stare in questo parco color verde smeraldo? Forse no, perché qui rischiano di trovarsi sul piatto di qualcuno. Come si fa a scegliere tra il mattatoio e la crudele indifferenza?
Comunque, a ripensarci, non so perché ho pensato che non erano trattate con rispetto, quando le ho viste per la prima volta? Forse perché sembrava che nessuno badava a loro. Invece ho un rapporto diverso con le mucche. Quando sono fuori dall'India, spesso le persone mi chiedono ma perché voi indiani pensate che le vacche sono sacre e non mangiate la loro carne. Mi sono un po' stancato di rispondere a questa domanda.
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Eravamo a Vienna per lavoro. Una sera sono riuscito a andare in città. Dalla cattedrale in Stefanplatz, ho camminato fino all'Opera House, dove suonava Strauss. Il cielo era nuvoloso e freddo.
Nella zona dei negozi, tutto intorno, le persone passavano. Mi sembrava di essere dentro il centro commerciale Lame a Bologna. O potevo essere a Hong Kong. Tutte le zone commerciali del mondo sembrano sempre più uguali. Vetrine, negozi, Mcdonalds, Hugo Boss, Versace ...
Gli edifici barocchi di Vienna mi mettevano a disagio. Sentivo come quando si mette troppo zucchero nel caffè. Aveva troppo tutto. Mi è piaciuta invece la chiesa San Michele con le tombe dei reali.
E mi piaciuta la casa dei gesuiti dove sono stato alloggiato. Nella mansarda al terzo piano. Il sole entrava dentro, impetuoso, dalle piccole finestre già alle 6 di mattina. Accanto, si stavano costruendo un grattacielo. Gli operai erano già al lavoro alla mattina. Dal mio letto guardavo i gru che passavano silenziosi davanti alle finestre della mia camera.
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