Sono riuscito ad avere un permesso per andare a sentire lo scrittore americano, John Grisham. L'aula grande di Santa Lucia con tutto il suo splendore era piena. C'era anche il sindaco Cofferati, il quale ha consegnato una targa della città allo scrittore.
Grisham parlò della sua visita a Bologna nel luglio 2004, quando lui cercava una piccola città dove poteva nascondersi l'eroe del suo nuovo libro e disse di essere rimasto comosso davanti al muro della sala Borsa tappezzato dalle foto dei ragazzi morti per la resistenza.
La domanda che io avrei voluto fare relativa all'opinione dei critici riguardo le sue capacità letterarie, arrivò anche se in maniera indiretta ma era l'unico momento che vide Grisham perdere la calma, "I critici possono andare in inferno. Cosa ne sanno della scrittura popolare? Prima mi criticavano che tutti i miei libri hanno la stessa formula, ora criticano che non seguo la formula..."
In tanto si era messo a piovere con lampi e tuoni e quando sono u0cito fuori dall'aula, pioveva forte. Camminai fino alla via Saragozza e pensavo che continuano a parlare del peggioramento dell'ambiente e il bisogno di usare i mezzi pubblici o le biciclette, ma secondo me, oggi a Bologna ci sono meno biciclette di 15 anni fa. Perché non costruiscono più piste ciclabili?
Anche quando fanno le nuove strade, non c'è nessuna attenzione a fare nuove piste ciclabili. E' vero che molti parchi hanno le piste ciclabili ma per non usare la macchina, anche le altre strade devono avere le piste, altrimenti le macchine che sfrecciano così veloci e tutte le nuove giratorie che stanno sostituendo i semafori, rendono la vita dei ciclisti impossibile.
E poi pensavo a tutti i marciapiedi, senza le piccole rampe per salire o scendere! Posso soltanto immaginare come devono sentirsi le persone sulle sedie a rotelle, in mezzo a tutti questi figli di schumacher nelle macchine che si sentono impazienti se devono rallentare per una bicicletta o una sedia a rotelle.
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