Tutte le sere i telegiornali parlano di deficit del bilancio, del calo del PIL e della bassa crescita economica. Forse sono ingenuo, ma non mi sembra molto logico il sistema che parla sempre di crescita di questa o di quella? Non sarebbe opportuno parlare di equilibrio piuttosto che della crescita? Serge Latouche e Touadi hanno scritto articoli provocativi su questo argomento.
Non possiamo pretendere la continua crescita esponenziale per noi e poi lamentare che i paesi emergenti, Cina, India e Brasile in testa, hanno simili ambizioni e stanno rovinando l’ambiente!
Penso che “salvaguardia della legalità”, ciò è, delle leggi internazionali legate ai brevetti, ai copyright e ai diritti di proprietà intellettuale possono diventare un modo crudele e spietato di salvaguardare le proprie ricchezze e i propri vantaggi, un po’ come le case dei ricchi in Brasile circondate da mura alte, o filo spinato elettrizzato e guardie con le mitragliatrici. Ne anche Bush potrebbe insistere che queste leggi sono basate sui principi di uguaglianza, giustizia e equità. (Invece, se ci penso, lui si che potrebbe insistere, anzi direbbe che sono leggi divine, comandategli direttamente da Dio in persona!).
I governi coloniali varavano le leggi che consentivano la schiavitù e il massimo sfruttamento delle colonie. Quando finalmente la metà del mondo è riuscito a uscire dal colonialismo, queste organizzazioni dei brevetti, erano già pronte con le loro leggi.
Se non si vuole che paesi più poveri usano tecnologie obsolete che inquinano molto di più, forse condivisione delle nuove tecnologie che inquinano meno dovrebbe essere obbligatorio?
Un po’ come i farmaci contro l’AIDS.
Le leggi del mondo “civile” mi sembrano incivili se danno più peso al diritto di vendere e guadagnare piuttosto che al diritto di non morire per malattie che si possono curare facilmente. Le case possono continuare a guadagnare nei paesi ricchi, ma lasciare che le persone povere possono avere accesso ai farmaci salvavita. Milioni di persone muoiono senza ricevere le cure per l'AIDS, e paesi civili continuano a insistere che bisogna rispettare le leggi sui brevetti.
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