Ho letto qualche articolo di giornalisti indiani, tutti contenti perché la Francia ha bocciato la costituzione europea. Pensano che questo spianerà la strada al secolo asiatico. Bush porta l'America alle guerre inutili e dannose mentre l'Europa si frammenta tra localismi e xenofobia, dicono, è arrivata l'ora del loro declino.
Nel frattempo, i vari gruppi Indiani si sorgono contro questa o quella offesa alla dignità della loro religione. Gli indù rifiutavano che omosessualità fosse un tratto indiano e così protestavano contro i registi "influenzati dall'occidente". I cattolici indiani chiedono che sia fermato la proiezione del film "Sins" (Peccati), storia di un prete che ha una relazione con una donna. I sikh hanno esploso le bombe nei cinema dove si proiettava "Jo Bole so Nihal", perché secondo loro il titolo del film è offensivo alla loro religione. Mira Nair, il suo film "Water", sulla situazione delle vedove nell'India del 1930, l'ha girato in Sri Lanka per sfuggire dalle proteste indù. Ogni mese che passa, i vari gruppi indiani sembrano diventare più suscettibili alle reali o presunte offese.
Il secolo asiatico, non lo so quando arriverà, per il momento mi sembra si scorgere, almeno in India, un senso di insicurezza e smarrimento.
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Stamattina al parco, durante la passeggiata con il cane, mentre mangiavo le moro, scure e succose, Brando mi ha tirato il guinzaglio e il ramo del albero che avevo tirato giù per prendere le more, mi è sfuggito dalle mani. Una pioggia di more è venuto giù sulla mia testa, macchiando la mia camicia.
All'improvviso, mi ha fatto pensare ad un ricordo di infanzia, avevo sei anni ed eravamo alla casa di un amico di mio Papà a Hyderabad, ero uscito a mangiare i Jamun, che hanno la polpa viola che somiglia alle more. La mia camicia si macchiata viola con i frutti di Jamun che si cadevano dagli alberi e poi mia mamma mi aveva sgridato.
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