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La madre del terrorista

La madre del terrorista (1997, un film di Govind Nihalani) India, Calcutta 1970. Sujata Chakraborty (Jaya Bhaduri), ha un sonno agitato, si sveglia quando suona il telefono. Accanto a lei dorme suo marito. Al telefono qualcuno le chiede se conosce Brati Charavorty, “si è mio figlio”risponde lei. “Venga a Kantipokhar per il riconoscimento” dice la voce e interrompe il collegamento. “Che cosa significa” si chiede Sujata, ancora intontita dal sonno, senza capire. La mattina dopo, alla notizia, il marito e il figlio maggior si agitano, vogliono subito attivare i propri contatti con la polizia per cercare di risolvere il problema. Il padre (Anupam Kher) dichiara che in ogni caso, non potrà andare a Kantipokhar con la sua macchina. Solo allora qualcuno spiega a Sujata che Kantipokhar è il mortuario della polizia di Calcutta. E' la polizia che vuole qualcuno per riconoscere il corpo di Brati. Scioccata, Sujata va a Kantipokhar con la moglie del suo figlio maggiore e si trova spinta in una

Non ho ucciso Gandhi

Il titolo del film mi ha molto incuriosito "Maine Gandhi Ko Nahin Mara" (Non ho ucciso Gandhi). Cosa significa “non ho ucciso Gandhi”? Lo so chi ha ucciso Gandhi, si chiamava Nathu Ram Godse e fu impiccato. E’ il primo film del regista Jahnu Barua, prodotto dall'attore Anupam Kher, già conosciuto al pubblico italiano come il padre sikh della ragazza indiana in "Bend it like Beckham". Trama del film : Il film è la storia di un vecchio professore, Uttam Chowdhury (Anupam Kher). Il professore è in pensione e sta perdendo la memoria. Delle volte non si ricorda che è in pensione o che sua moglie è morta un anno e mezzo fa. Delle volte si ricorda quella volta che era finito in un'aula diversa da dove doveva andare a insegnare. Il professore vive con la figlia Trisha (Urmila Matondkar) e il figlio Addi (Karan Chaudhury). Il figlio maggiore Ronu (Rajit Kapoor) vive in America. Trisha è innamorata di Ashish ma per il matrimonio Trisha deve essere “approvata” dai geni

Il mondo piatto

Sto leggtendo il libro del giornalista americano, Thomas Friedman, The Flat World (Il mondo piatto). La teoria di Friedman in questo libro è che dopo la revoluzione copernicana, oggi di nuovo la terra sta diventando piatta per una serie di sviluppi legati alla globalizzazione, allo sviluppo di alcuni paesi come Cina e India, e ai progressi dell'informatica. Secondo Friedman, questo mondo piatto richiede nuovi ragionamenti e nuovi comportamenti, altrimenti i popoli che non sapranno adeguarsi, resteranno in dietro. Lui si rivolge sopratutto all'America ma forse il suo discorso è altrettanto valido, anche per l'Europa. In questo libro lui racconta le sue discussioni con una miriade di persone di diversi continenti per spiegare il proprio pensiero: "Vi sono due cose che mi preoccupano in questo momento", disse Richard A. Rashid, il direttore per la ricerca alla Microsoft. "La prima, il fatto che abbiamo chiuso il passaggio di arrivo in America delle persone intel

Diario Egiziano

29 aprile 2006 Sono alloggiato presso l'hotel Intercontinental Star di Cairo. Dopo i modesti alberghi e semplici villaggi del Nepal e del Mozambico, questa volta sono in un hotel di 5 stelle. E’ un nuovo hotel nella zona di Heliopolis, il sobborgo di Cairo pieno di condomini, centri commerciali e alberghi di lusso. Questo perché questa volta sono ospite dell’ufficio regionale dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per il medio-oriente per una riunione che coinvolgerà 8 paesi. Da una parte questo lusso è molto piacevole, ma allo stesso momento mi dispiace stare in questo hotel, perché diventa una barriera che mi separa dalla vita normale degli egiziani. Questa volta non avrò occasione di andare a visitare i villaggi. Se posso scegliere, preferisco possibilità di conoscere le persone comuni e le loro vite invece degli alberghi di lusso. Invece, mi toccherà restare chiuso nella sala della riunione. Per fortuna, il 1 maggio è festivo anche qui e non dovrei avere altri impe

Donne mozambicane

Ero a Nampula nel nord del Mozambico. Siamo andato a visitare il centro dove un gruppo di vedove ha creato una cooperativa che produce frittelle e poi li vende al mercato. Le storie che raccontavano erano simili alle storie che si raccontano in altre parti del mondo, sopratutto in Asia, che la donna non ha diritti, quando muore il suo marito, la famiglia del marito può cacciarti da casa insieme ai figli. Poi in un incontro con il gruppo di teatro Etary è riemersa la questione del ruolo della donna nella società mozambicana (forse dovrei dire "nella società di Macua" perché eravamo a Nampula dove vivono i Macua). Il gruppo organizza spettacoli di teatro di strada per sensibilizzare la popolazione verso le malattie come la lebbra, la TBC, ecc. Nello spettacolo, la moglie quando scopre che il suo marito ha la lebbra, decide di raccogliere le proprie cose e lascia la casa. Poi, dopo qualche mese quando il marito è sulla via di guarigione, torna a casa e trova che il suo marito si

L'Acqua - nuovo film di Deepa Mehta

Water (L'Acqua) è il terzo film della trilogia del regista Deepa Mehta basata sugli elementi della vita. Lei aveva già girato Fire (Il Fuoco) e Earth (La Terra) come parte di questa trilogia. Deepa Mehta è d'origine indiana ma vive in Canada. Girare questo film non è stato facile. 4 anni fa, mentre si cercava di girare questo film nella città sacra di Varanasi (India), le riprese erano state interrotte da gruppi di indù arrabbiati con Deepa Mehta perché ritenevano che i suoi film fosse denigratori verso la religione. Già il suo precedente film, Fire (Il Fuoco) che parlava di rapporti sessuali tra due donne, aveva sollevato molto scalpore tra alcuni gruppi in India, i quali ritenevano che l'omosessualità fosse estranea alla cultura indiana. Alla fine Mehta fu costretta ad interrompere le riprese del film e a lasciare l'India. Dopo una pausa di 4 anni, questo film è stato girato in grande segreto in Sri Lanka e tutto il cast di attori è stato cambiato per non destare sosp

Bush e Gandhi

Tutti i capi di stato che arrivano a Nuova delhi, sono obbligati a fare una visita al memoriale di Mahatma Gandhi, il luogo dove il suo corpo era stato consegnato alle fiamme. Si chiama Raj Ghat (Raj significa reale ed i ghat sono le zone lungo il fiume dove puoi arrivare fino all'acqua per prendere -l'acqua o per fare un bagno). Non c'è niente di particolare in questo luogo, soltanto un giardino con in fondo un quadrato di cemento coperto da lastre di marmo. Da bambino preferivo visitare il museo di Gandhi vicino dove i suoi vestiti macchiati di sangue mi affascinavano in maniera morbosa e vedere i suoi esili occhiali caduti per terrà quando era stato sparato, mi facevano venire un nodo alla gola. Solo il re saudita, che per motivi religiosi, non voleva andare a Raj Ghat è stato essentato da questo obbligo (personalmente non concordo per niente con questa essenzione). Anche Bush doveva andare a presentare i suoi saluti a Gandhi. Riguardo questa visita di Bush a Rajghat, Ar