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Il coraggio di Taslima

Taslima Nasrin è una scrittrice originaria del Bangladesh. A seguito del suo libro " Vergogna ", alcuni Mullah del Bangladesh avevano decretato il fatwa per la sua morte e lei fuggì prima in India e poi per qualche anno in Scandinavia. Oggi lei vive a Calcutta in India. Questa settimana è apparso un suo nuovo scritto sull'uso del chaddor nelle donne musulmane, nel settimanale indiano Outlook . Qualche tempo fa, la famosa attrice e attivista indiana, Shabana Azmi , insieme ad un gruppo di donne musulmane avevano chiesto alle donne musulmane di non portare il velo perché secondo loro, il Corano non chiede alle donne di coprirsi il corpo. Anzi, secondo loro, i principi dell'Islam sono basati sulla parità tra uomini e donne. Il nuovo scritto di Taslima è in risposta a questo invito di Shabana Azmi. Non è vero che il Corano non chiede alle donne di coprirsi il proprio corpo dalla testa fino ai piedi, dice Taslima in questo scritto, e cita diversi versi del Corano e analiz

L'altro

Ero con Ermanno. Conosco Ermanno da diversi anni, ma soltanto come uno che ci da una mano al magazzino. Non gli avevo mai parlato prima. Così ho scoperto che è un chiacchierone. E' una persona che si interessa di tante cose, è molto disponibile e ha un modo positivo e speranzoso di guardare il mondo, per cui ascoltarlo è molto piacevole. Raccontava della sua vita da allenatore e arbitro delle piccole squadre locali della provincia di Bologna per 25 anni. Poi, quando siamo arrivati a Lagaro, l'ho visto parlare con una ragazzo di 11 anni. "Devi rispettare le regole e devi divertirci. Sport è soprattutto per divertire", diceva. Sarebbe bello per un ragazzo averlo come nonno, pensai. Dovevo parlare ai bambini del gruppo di catechesi e poi, fare una testimonianza durante la messa. Come è il parrocco, gli avevo chiesto. "E' giovane, molto simpatico e molto religioso", mi aveva risposto. "Non creerà problemi che non sono cattolico?" avevo chiesto, sub

Cinema di Bollywood nel 2006

Nuovi sviluppi nel 2006 : L’anno appena trascorso è stato uno dei migliori anni per il cinema di Bollywood per quanto riguarda i guadagni dei botteghini. Erano anni che così tanti film ricevevano un consenso popolare così ampio. L’anno è stato importante non soltanto per i guadagni economici ma anche per la varietà di nuovi film usciti nelle sale cinematografiche. In parte, il merito di questo successo così ampio va all’apertura di nuovi teatri multiplex nelle metropoli, dove le sale sono piccole e possono accogliere i film di nicchia e dove i prezzi dei biglietti di entrata sono relativamente alti. Fino a 5 anni fa, i biglietti di ingresso più costosi nelle sale cinematografiche costavano intorno costavano intorno a 20 rupie (circa 40 centesimi) mentre nelle nuove sale multiplex il prezzo del biglietto arrivo fino a 4 euro. Questo ha permesso l’uscita di nuovi film fuori delle regole del cinema popolare (i masala films), indirizzati ad un gruppo ristretto di persone nelle zone urbane

25 passi per una vita migliore (2)

Secondo il guru la prima cosa da fare è quello di verificare il proprio stato di salute: Salute è ... il corpo libero da malattie il respiro senza sforzo la mente senza stress l’intelligenza senza inibizioni la memoria libera da ossessioni l’ego che comprende tutto l’anima libera da tristezza Inoltre, lui consiglia di riflettere spesso sul senso della propria vita, perché secondo lui soltanto quando uno inizia a farsi queste domande, la sua vita inizia da vero. “Non bisogna avere fretta per trovare le risposte a queste domande. Quelli che le conoscono non vi le diranno, e quelli che vogliono dirvile, non le conoscono.” Ora arriviamo ai suoi 25 passi per migliorare la vita. Riflettere sul contesto della propria vita : Ciò significa riconoscere la brevità della propria vita se paragonata ai milioni di anni durante le quali la vita si è sviluppata sulla terra. Se qualcuno ci guardasse da fuori, i 70-80 anni delle nostra vita sono meno di un’attimo. Visti contro la grandezza dell’universo,

25 passi per una vita migliore (1)

E’ di nuovo il momento di fare il resoconto dell’anno appena trascorso, e di farsi le promesse per il nuovo anno. Anche se poi, spesso le promesse restano soltanto delle parole senza un seguito, ma intanto ci si può sentire buoni e risoluti per qualche giorno! Non voglio pensare alle mie promesse che mi ero fatto l’anno scorso. O, quelle fatte l’anno prima, o prima ancora. Tanto sono sempre le stesse. Devo dimagrire. Devo scrivere il mio romanzo. Devo fare meditazione tutti i giorni. Devo imparare a controllare le mie emozioni. Devo trovare più tempo per stare in famiglia. E così via. Ma capita anche a voi di continuare a fare sempre le stesse promesse anno dopo anno? Invece vi voglio parlare dei consigli di un guru indiano che si chiama Sri Sri Ravi Shanker , apparsi su un settimanale The Week . "I 25 passi per migliorare la tua vita nel 2007". Sono sopratutto gli americani che credono nei manuali che insegnano l’arte di vivere – “Come avere tanti amici”, “Come realizzare i

Concerto del maestro indiano a Bologna

Il maestro di musica classica indiana, Shahid Parvez Khan, è venuto a Bologna per un concerto di sitar il 7 dicembre sera. Erano tanti anni che non ascoltavo un concerto di sitar dal vivo. Il piacere era ancora più grande perché dopo la generazione di artisti come Ravi Shanker e Vilayat Khan, lui è considerato uno dei grandi della musica classica indiana. Mentre lo ascoltavo, pensavo alle notti di estate passate nel parco del Mavalankar Hall a Nuova Delhi, ad ascoltare i concerti di musica classica e guardare le danze classiche. Era allora che avevo iniziato ad apprezzare il sitar, sopratutto quelle note lente e dolci che si muovano come onde e raccontano storie malinconiche. Ho parlato con il maestro della sua infanzia, della sua fama e del suo rapporto con la famiglia. Purtroppo, non ho fatto in tempo a tradurre questa intervista in italiano, e stamattina parto per l'India. Lo completerò al mio ritorno alla fine del mese. In tanto due foto della serata: (1) maestro Shaid Parvez K

Creatività, censura, romanticismo...

Ho questo sogno di scrivere un romanzo un giorno. Volevo scrivere di un ragazzo che torna dal suo padre morente e viene a sapere di un segreto di famiglia. Doveva essere un viaggio alla scoperta di se stesso, un viaggio di riconciliazione. Per giorni vivevo quel libro. I personaggi del libro erano come persone vive che mi giravo intorno e parlavano nei momenti più diversi. Poi, alla fine ho scritto quel libro in inglese, circa 250 pagine, scritte in meno di un mese. L'ho fatto vedere ad una mia cugina scrittrice, anche perché ci tenevo molto al suo giudizio. Si vede che può venire fuori un libro molto bello, mi ha detto, ma ora devi lavorarci sopra bene e riscrivere il tutto e sistemarlo meglio. Mi sentivo in settimo cielo. Alla fine sono vicino al mio sogno di scrivere il mio romanzo, ho pensato. Questo era più di un anno fa e da allora, non sono più stato capace di scrivere giù niente. All'inizio mi bloccava l'idea di dover scrivere questo libro in inglese. L'inglese