Come è stato il 2009 per il mondo di Bollywood? E’ stato un anno un po' difficile. A Mumbai, nel mondo del cinema di Bollywood nel centro-ovest dell’India, ogni anno si girano circa 300 film nuovi, quasi un nuovo film per ogni giorno del anno. Nel 2009, i produttori di Bollywood hanno incrociato le braccia e deciso di non far uscire nessun film nuovo finché non si risolveva una disputa sulla condivisione dei profitti con i padroni delle sale cinematografiche. Per questo motivo, per più di 3 mesi, da fine marzo a giugno 2009, non è uscito nessun nuovo film significativo.
Alla fine, quando la disputa si è risolta, molti film avevano già perso il periodo programmato per la loro uscita. Per questo motivo, spesso non c’era tempo per organizzare bene la pubblicità dei film prima della loro uscita nelle sale. Tra luglio e settembre 2009, durante alcune settimane, sono usciti insieme anche 3-4 film nuovi e importanti, quindi i guadagni per i singoli film erano minori. Alcuni dei film che dovevano uscire nel 2009, sono stati rimandati al 2010.
Questa mia analisi dei film più importanti è molto soggettiva – sono i film che io ritengo significativi.
Mi sembra che in Italia, per la maggior parte delle persone interessate al cinema di Bollywood, ciò significa interesse per i film “masala”, ciò è, i film che seguono la classica miscela di canzoni, danze, belli vestiti e storie struggenti di amori impossibili.
Mi sembra che in Italia, per la maggior parte delle persone interessate al cinema di Bollywood, ciò significa interesse per i film “masala”, ciò è, i film che seguono la classica miscela di canzoni, danze, belli vestiti e storie struggenti di amori impossibili.
Forse c’è una parte più piccola di persone in Italia che si interessano anche del cinema d’autore indiano, ciò è, i film che raccontano le storie importanti, in una forma che si avvicina di più al cinema occidentale. Questi film spesso evitano o almeno limitano l’uso degli elementi masala descritti sopra.
Come indiano, qualche volta posso anche giudicare interessanti alcuni dei film di Bollywood, anche se non sono né buon film masala né importanti film d’autore. In questo caso, il mio giudizio dipende dalla particolarità di quel film per il contesto indiano, anche se alcuni di voi, farete fatica a capire che cosa era di particolare in quel film!
Scusate questo lungo preambolo, procediamo subito con la carrellata dei film di Bollywood più significativi del 2009. Questa prima parte del articolo si focalizza sui film usciti nel primo quadrimestre del 2009, ciò è, tra il gennaio e l’aprile 2009.
Chandni Chowk to China (CCC) Era il primo grande film del 2009 con un cast di attori popolari come Akshay Kumar e Deepika Padukone, con il regista Nikhil Advani. Il film era una co-produzione con la casa americana Warner Bros. La storia iniziava nel famoso mercato di Chandni Chowk della vecchia Delhi, affollato e caotico, e finiva in un villaggio della Cina degli arti marziali, con delle scenografie spettacolari. Immaginate le danze di Bollywood sulla muraglia cinese mescolate con le lotte di kung fu a rallentatore, l’idea sembrava infallibile. Invece il film fu un grande flop. Mentre, Deepika Padukone, nella parte delle gemelle indo-cinesi è stata apprezzata, il pubblico non ha gradito Akshay Kumar nella parte di uno zoticone, reincarnazione di un antico guerriero cinese che fa fatica a scoprire le proprie capacità di guerriero.
Il film aveva delle belle immagini e delle belle danze, ma gli mancavano l’anima e le emozioni. Così l’inizio del 2009 non era di grande auspicio per il cinema di Bollywood.
Vi consiglio due canzoni di questo film che potete vedere su Youtube: la canzone del titolo e Tere Naina (i tuoi occhi) che potete guardare su Youtube.
Luck by Chance (Fortuna per caso) era il primo film del regista Zoya Akhtar con suo fratello, Farhan Akhtar, nel ruolo del suo protagonista principale, insieme a Konkana Sen, Isha Sharvani, Hrithik Roshan e molti altri personaggi di Bollywood. Il film era ambientato nel mondo di Bollywood e sull’insicurezza degli attori e l’egoismo necessario per diventare le stelle di Bollywood. Mi è piaciuto molto questo film anche se non ha avuto grande successo del pubblico. (Leggete la recensione completa).
Farhan Akhtar, già conosciuto come il regista di film di grande successo come "Don" e "Dil Chahta Hai", aveva ricevuto apprezzamento come attore e come cantante per il film “Rock On” nel 2008. Personalmente non l’ho trovato molto adatto per il ruolo di un attore emergente.
Se sognate di diventare un attore o una attrice, o magari sognate il mondo di Bollywood, non potete perdere questo film.
Vi consiglio la canzone Baware da questo film, ricca di colori e di costumi con un Hrithik Roshan in grande forma.
Delhi 6 Il secondo film più importante del 2009, è uscito qualche settimana dopo CCC. Anche questo film era ambientato nelle stradine che circondano la zona di Chandni Chowk, la zona 6 di Delhi. Il regista del film era Rakeysh Omprakash Mehra. Il suo ultimo film, Rang de Basanti (Colora mi di arancio, 2006) era stato un grande successo, apprezzato sia dalla critica che dal pubblico, per cui le aspettative da "Delhi 6" erano enormi. I protagonisti principali del film erano Abhishekh Bacchan e la nuova attrice Sonam Kapoor (figlia del attore Anil Kapoor, al sua secondo film dopo “Saawariya”).
Il film raccontava la storia di un ragazzo indo-americano, nato in una famiglia mista indù-musulmana, che accompagna sua nonna alla loro vecchia casa di famiglia in India e si innamora della ragazza della casa accanto.
La musica del film curata da A.R. Rehman è subito diventato molto popolare e dopo quasi un anno, continua ad essere molto apprezzata. Alcuni personaggi del film e l'ambientazione complessiva del film erano delineati molto bene. Tuttavia, il suo modo di affrontare il tema delle diversità religiose tramite il mito della “scimmia nera”, non l'ho trovato molto interessante. Il film è stato giudicato noioso e rifiutato sia dalla critica che dal pubblico.
Mehra ha presentato il film anche al festival di Venezia nell’ottobre 2009, dove sembra che abbia ricevuto dei complimenti (potete leggere i commenti di Nicola Cupperi), ma in India il film non ha ottenuto successo, né della critica né del pubblico.
Dev D del regista Anurag Kashyap era l’ennesimo adattamento del famoso romanzo di Sarat Chandra (Devdas). Nel 2002, il regista Sanjay Leela Bhansali aveva girato un’altra versione di questa storia con gli attori Shahrukh Khan, Aishwarya Rai e Madhuri Dixit.
Il film di Anurag Kashyap aveva attori relativamente nuovi – Abhay Deol, Mahi Gill e Kalki Koechlin.
Il film di Anurag Kashyap aveva attori relativamente nuovi – Abhay Deol, Mahi Gill e Kalki Koechlin.
Questa volta, il film era ambientato nella nostra epoca, era molto più esplicito nella sua esplorazione della sessualità. Questa volta, l’eroe depresso, non si perdeva nel alcol, invece diventava il tossicodipendente e alla fine, invece di morire davanti al cancello della sua amata, riconosceva il suo amore per la prostituta e optava per “vissero felici e contenti”.
Prendere un tema già conosciuto e apprezzato e stravolgerlo può essere rischioso, invece la critica e il pubblico generale, sopratutto i giovani, hanno apprezzato la nuova versione della storia di Devdas.
L’attore Abhay Deol, cugino di attori famosi come Sunny e Bobby Deol e nipote del grande icona degli anni sessanta e settanta, Dharmendra, si è creato uno spazio tutto suo, nel mondo del cinema realistico ed ha molti ammiratori tra i giovani. Questo film ha rinforzato questa sua immagine.
Il regista del film, Anurag Kashyap, si è già fatto un nome per i film onesti – delle volte crudi, delle volte con delle parolacce, delle volte con riferimenti alla sessualità e alla violenza, ed è apprezzato sopratutto dai giovani in India.
Il suoi film e anche Dev D, non fanno parte del mondo di “bollywood masala”, non sono i film con le storie struggenti e tragiche, non hanno le danze multicolori, quindi siete avvertiti. Kashyap era nella giuria del festival di Venezia nel 2009 e Dev D è stato presentato durante il festival (e le recensioni del film erano abbastanza positive).
Il suoi film e anche Dev D, non fanno parte del mondo di “bollywood masala”, non sono i film con le storie struggenti e tragiche, non hanno le danze multicolori, quindi siete avvertiti. Kashyap era nella giuria del festival di Venezia nel 2009 e Dev D è stato presentato durante il festival (e le recensioni del film erano abbastanza positive).
Billu Barber (Il barbiere Billu) del regista Priyadarshan è stato prodotto dall’attore Shahrukh Khan. Priyadarshan ha girato alcuni film davvero belli come “Virasat” (L’eredità, 1997) e nel 2009 ha vinto il premio nazionale del governo indiano per un film in lingua Tamil “Kanchivaram”, sulla vita dei tessitori della famosa seta di Kanchipuram, ma Priyadarshan è conosciuto sopratutto per i suoi film comici senza senso, odiati dalla critica e apprezzati dalle masse indiane.
In “Billu Barber”, lui cerca di mescolare queste sue due personalità, la parte seria e realista con la parte masala di Bollywood. Il film racconta la storia di Billu (Irrfan Khan), un povero barbiere in una piccola cittadina di periferia, che fa fatica a campare con la sua famiglia (moglie Bindiya, interpretata da Lara Dutta). Un giorno si sente dire nella città che sta per arrivare un famoso attore di Bollywood per girare un film e lui dice di aver conosciuto quel attore da bambino, che loro erano amici.
Subito la notizia si diffonde in tutta la cittadina che il barbiere è un grande amico del famoso attore. Tutti vogliono che Billu gli aiuti ad incontrare il loro idolo (Shahrukh Khan). Ma l’idolo è circondato dalle sue guardie di sicurezza e nessuno riconosce Billu. Alla fine tutti credono che Billu è un bugiardo, non era mai stato un amico del attore. Anche i suoi figli pensano così. Tutto cambia quando l’attore in un incontro pubblico parla del suo amico d’infanzia.
Il film è basato sull’antica storia mitologica di amicizia tra Krishna, il re di Dwarka, e suo povero amico d’infanzia, Sudama. Il film ha dei momenti belli anche se nel mio parere, dedica troppo tempo a far vedere l’attore che canta canzoni e gira con diverse attrici famose (attrici come Kareena Kapoor, Deepika Padukone, Priyanka Chopra appaiono per qualche minuto). Forse gli ammiratori di Bollywood apprezzeranno proprie questi momenti del film!
Gulal (Colore) era il secondo film di Anurag Kashyap nel 2009. Il tema del film è la manipolazione degli studenti da parte dei politici per i propri fini. Il film racconta la storia di alcuni studenti (Raj Singh Chaudhary e Abhimanyu Singh) che a loro malgrado, si trovano coinvolti nelle guerre dei gang degli studenti-malviventi. Questo coinvolgimento li porta nel mondo di Dukey Bana (K.K. Menon), un leader di estrema destra che sogna una terrà indipendente per i Rajput (i popoli del Rajasthan). Kiran, la figlia illegittima di un leader politico (Ayesha Mohan) sogna il potere e usa gli studenti ai propri fini. Gli studenti che si lasciano coinvolgere in questo gioco, sono traditi dai politici mentre Kiran, nonostante il suo sacrificio scopre di essere solo una pedina nel gioco politico.
Il film, complesso, crudo e violento, è diventato un film di culto in alcuni ambienti studenteschi del nord dell’India, ed è stato apprezzato dalla critica indiana, ma non dal pubblico generale. Anch’io ho trovato il film complesso e difficile da seguire, ma in parti molto coinvolgente. Tuttavia se cercate un film passatempo con le danze di Bollywood, questo film non fa per voi.
Gli attori di questo film sono molto bravi, sopratutto Abhimanyu Singh, che è stato chiamato l’attore rivelazione del film. KK, ormai è già riconosciuto come uno degli attori più bravi di Bollywood e lui non delude.
Una particolarità del film sono le sue canzoni scritte da attore-poeta-musicista Piyush Mishra. Nella tradizione della musica popolare indiana, Mishra prende gli eventi internazionali recenti e li usa nelle parole delle sue canzoni – così, il bombardamento delle due torri, l’attacco delle forze americane in Iraq e in Afghanistan, il dominio di multinazionali come la Coca Cola, il rapporto tra Bush e Blair, tutti eventi diventano metafore per parlare di rapporti interpersonali tra le persone, parte della mitologia e delle tradizioni orali locali.
Anche Gulal era stato presentato al festival di Venezia, ma il giudizio dei critici non era molto positivo: Marco Bellano conclude la sua recensione con le seguenti parole - "l’esperimento, tuttavia, non sembra avere esito felice, producendo infine un film visivamente aggressivo ma sostanzialmente confuso nell’esposizione degli eventi e nella caratterizzazione dei personaggi".
Conclusioni: Il primo quadrimestre del 2009 era un po' deludente per il cinema di Bollywood. Nessun film è riuscito a diventare un block-buster. Luck by chance, Billu Barber e Dev D hanno trovato limitato successo.
Anche Gulal era stato presentato al festival di Venezia, ma il giudizio dei critici non era molto positivo: Marco Bellano conclude la sua recensione con le seguenti parole - "l’esperimento, tuttavia, non sembra avere esito felice, producendo infine un film visivamente aggressivo ma sostanzialmente confuso nell’esposizione degli eventi e nella caratterizzazione dei personaggi".
Conclusioni: Il primo quadrimestre del 2009 era un po' deludente per il cinema di Bollywood. Nessun film è riuscito a diventare un block-buster. Luck by chance, Billu Barber e Dev D hanno trovato limitato successo.
2 commenti:
grandiose le canzoni, come sempre. mi mettono sempre allegria.
l'esperienza unica però è vedere questi film in un cinema indiano...quando meno te lo aspetti cominciano tutti a ballare. che bello! mi sono sempre divertita molto
A me Delhi 6 è piaciuto molto (ammetto soprattutto per le canzoni - e perché mi ha riportato un po' a Delhi).
Billu Barber l'ho trovato carino e scoppiettante, ma non entusiasmante.
Ora voglio vedere "Luck by chance"!
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